twenty-two;

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Il mio sguardo resta incatenato dentro al suo. percepisco insistenza nel suo sguardo.
I miei occhi si chiudono qualche secondo mentre Yoongi si è abbassato fino a far combaciare le nostre labbra.
Il bacio è lento.
Ma sento che tutto questo sia sbagliato, come se non fosse giusto.
Sento di essere il rimpiazzo di Haru ma la differenza sta che io non sono una riserva.
"Forse è meglio aspettare" dico con un leggero sospiro non troppo pronunciato.
Il mio cuore ritorna a battere con un ritmo regolare.
Le mie guance sono rosse e accaldate.
Yoongi si gira verso la finestra con il corpo
In un primo momento resta immobile, poi con una spinta si alza dal letto.
Cammina fino alla porta e se ne va sbattendo la porta.
Lo rincorro e lo prendo per la mano.
"Yoongi che diavolo fai? Solo perché ti ho detto no, tu te ne vai?"
"No, è diverso. Ho un problemino da risolvere ora e visto che tu non sei disposta ad aiutarmi, dovrò fare da solo"
...
"Oh... Beh allora vai pure e poi ritorna da me. MA LAVATI LE MANI"

daddy provocatore.
lo chiamerò decisamente così d'ora in poi.
Nella mia testa si ripetono le scene, quello che è accaduto solo qualche minuto fa.
Mi mordo il labbro inferiore, come mia solita abitudine.
Non riesco proprio a spiegarmi perché io debba essere insicura e sdolcinata con lui.
Continuo a prendere i vestiti dalla valigia restando con il pensiero su Yoongi.
Ormai perdo metà della mia giornata pensando a lui.
Sento bussare alla porta.
"Avanti"
La cameriera della festa entra con un po'di fatica e dice "il signorino Min" mi aspetta al Gyeongbokgung alle ore 15:30.
Il signorino Min però non ha calcolato che ora sono le 15:03.
Ha fatto presto a sistemare il suo problemino.
la cameriera guarda l'orologio sul suo polso.
"Corra Juliette!"
Percorro le scale leggermente correndo.
Devo dire alla cameriera di mettere più luce perché sembra di stare senza luce.
Esco dalla casa e mi dirigo alla prima fermata.
Non mi capisco certe volte.
L'autobus passa due minuti dopo, non ho nessun biglietto e non mi importa neanche. Non sono mai stata beccata dai controllori, perché proprio oggi?
Trovo un posto a sedere dopo che una vecchietta se ne è andata.
Io sono incoerente. Prima mi ero promessa che non l'avrei più seguito e ora mi ritrovo a capire dove è Gyeongbokgung, solo per lui.
L'autobus, dopo una decina di fermate, si blocca per me facendomi uscire velocemente.
Qui ci venivo con mia madre e mio padre, in vacanza, venivamo sempre qua.
Cammino osservando le foglie rinsecchite come scrocchiano sotto i miei passi, un rumore fastidioso ma piacevole allo stesso tempo.
Osservo che qua le persone possono rilassarsi e fare ciò che gli piace; una persona si è pure addormentata sotto un albero.
Capelli biondi, pelle bianca cadaverica, broncio...
Yoongi.
Mi chino in ginocchio e vorrei urlargli in faccia perché mi ha fatto venire di corse quando sto osservando lo spettacolo dormiente in persona
'Sei fortunato che dormi o ti avrei spaccato le ossa' sussurro scocciata.
Osservo come si rotola sull'erba, come il piccolo rivolo di saliva gli scenda dalla bocca, come faccia dei gemiti incomprensibili.
Yoongi sucks.
I passanti mi guardavano sorridendo, intendendo una relazione possibile tra noi due.
Si sbagliano.
Yoongi mi tira la maglia e mi stringe il braccio.
Riesco a percepire, anche se in un sussurro "...Juliette"

𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora