prima che iniziate a leggere vorrei dire che la lettura sarà accompagnata dalla canzone qua sopra ↑ ovvero 'Attention di Charlie Puth' .
Yoongi's p.o.v
subito dopo che Juliette è andata, ricevo un messaggio dalla stessa persona di prima.
'sono l'amica di Juliette'
spengo il telefono e sbuffo appoggiandomi al muro freddo.
i miei occhi vengono catturati dal brutto tempo che c'è all'esterno che in questo momento rispecchia un po' il mio umore.
un tuono si scaglia non troppo lontano dalla finestra della cucina.
forse è ora che io mi metta le idee in chiaro
non capisco cosa provo.
non so cosa voglio.
vorrei solo iniziare a essere felice.
quindi mi dovrei fare avanti?
non riesco a ragionare in questo momento per colpa dei miei due fratelli che ovviamente fanno bordello in sala accompagnati dalla tv.
posso anche sentire la sua voce pacata cercare di calmarli.
poi sento di nuovo solamente i bambini e il tonfo di una porta chiusa.
non posso più aspettare.Juliette's p.o.v
il rumore di un lampo mi fa sussultare.
la tv frastuona tutti i miei mille pensieri girovaganti per la testa.
I miei occhi si chiudono e la testa va a finire sul palmo della mia mano.
tutto è confuso.
sembra che il mio umore sia condiviso anche dal cielo.
chen e irene litigano sul telecomando nuovamente.
'Dai ragazzi perfavore.
non litigate anche oggi' li supplico.
'Unnie... stai bene?' irene scende dal divano e mi affianca.
mi alzo non riuscendo più a reggere la situazione.
'no. non sto bene' sussurro.
apro la porta e la chiudo.
la pioggia inizia a bagnare i miei vestiti e capelli subito dopo essere uscita dalla tettoia.
apro il cancello e inizio a correre. le mie lacrime mi bagnano il volto confondendosi con la pioggia.
le strade sono vuote.
vuote come me.
spoglie di tutte le persone che hanno deciso di rintanarsi in casa per proteggersi.
il loro posto dove sanno che possono esprimere loro stessi senza minima preoccupazione.
io non ho una casa.
o almeno si. ma non la considero una casa.
non posso esprimere la vera juliette.
io non sono così.
non sono dura, stronza e non sono neanche molto forte.
ma ci sono state tante cose che mi hanno fatto cambiare e quindi tramutarmi in un'altra personalità o persona.
stavo iniziando a provare qualcosa per lui ma preferisce stare con chi vuole solo usarlo per scopi personali.
una mano mi ferma il braccio
sospiro.
sento il suo fiatone.
'ti prego. non andartene' sento la sua voce.
'non lasciarmelo fare' dico piangendo.
lui mi gira verso di sé e appoggia la sua fronte sulla mia.
la sua mano va a finire sulla mia guancia bagnata che viene accarezzata.
chiudo gli occhi e così fa anche lui.
i nostri respiri si uniscono e lui appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie.
le mie ultime lacrime e la pioggia vanno a finire sulle nostre labbra mescolandosi.
circondo il suo collo con le mie braccia.
lui inserisce la sua lingua nella mia cavità ma senza essere troppo rude.
sembra quasi esservi una cupola che ci protegge da tutto il resto.
le cosiddette 'farfalle nello stomaco' svolazzano felici.
mi stacco per respirare e lo guardo intensamente negli occhi.
semplicemente non diciamo nulla perché sappiamo che non avremo niente da dirci.
lui mi prende la mano e corre trascinadomi verso la strada principale di Daegu.
si toglie la giacca e la mette sopra le nostre teste per non bagnarci.
è strano vedere yoongi dolce.
adagio la mia testa sulla sua spalla.
'vieni' mi dice solamente.
prende di nuovo la mano.
il suo contatto scatena un brivido di piacere in me.
siamo sotto al tendone di un negozio che ci ripara dalla pioggia che sta diminuendo.
la mia domanda è: è tutto vero oppure è frutto della mia fantasia.
'yoongi' pronuncio il suo nome come se fosse zucchero per le mie labbra.
'Tu sei il mio sugar'
'il tuo suga?' mi guarda accigliato
ridacchio lasciando perdere.
'si, sei il mio suga'
ora voglio solo godermi il mio momento e pensare che questo sia vero. che yoongi provi veramente qualcosa verso di me.
gli stringo la mano.
eppure non mi basta.
'suga, tu provi qualcosa per me?'
lo guardo speranzosa.
il mio cuore batte e intanto ho paura.
'è qualcosa di indefinito'
queste parole non mi accontentato ma non mi feriscono neppure.
pensavo stesse giocando.
poi mi viene in mente una cosa.
la mia mano si appoggia sulla sua guancia.
lo riguardo un attimo.
i suoi capelli biondi bagnati gli circondano il viso incorniciandolo.
le sue labbra sono rosse e gonfie.
I suoi occhi sono misteriosi e mi infondono curiosità.
vorrei saperli decifrare oppure anche saperli conoscere.
'cosa vuoi fare?'
'voglio trasformare quell'indefinito'
appoggio le mie labbra sulle sue passionalmente.
lui sorride e stringe i miei fianchi facendomi sussultare.
le cose sembrano essersi capovolte.
non pretendo che ci sposiamo l'indomani ma che almeno lui sia accorga di me.
non sarebbe successo tutto questo se non ci fosse stato la pioggia e un mezzo temporale.
sta ancora piovendo ma meno di prima e ne sono felice.
yoongi mi morde il labbro inferiore.
'Hei lo so che sono irresistibile ma tratteniamoci.
c'è una vecchietta che ha osservato il tutto' indica la vecchia seduta su una pacchia sotto un albero che ci guarda ma poi gira la testa facendo finta che non sia vero.
scoppio a ridere e mi faccio trasportare dal braccio di yoongi che corre verso non so dove.
riguardo la vecchietta che mi sorride e la congedo.
poi corro raggiungendo yoongi.
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𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎
Fanfiction"dove yoongi viene affidato ad una babysitter particolare" 161022 170704