Mentre cammino penso che quest'anno se continuo a non andare a scuola potrei essere bocciata e ci sarebbe una possibilità di dover recuperare gli esami; oggi penso che andrò a scuola tanto è appena iniziata la prima ora.
Arrivata a casa sfreccio in camera, prendo la divisa, la indosso in tempi brevi e corro verso la scuola lasciando casa in condizioni pessime.
Entro dal cancello secondario e busso alla mia classe.
La classe è sorpresa a vedermi persino il prof di inglese, so che è un miracolo vedermi qua.
Mi siedo vicino a Sehun essendo l'unico posto libero.
Dopodiché il prof riprende il discorso che stava spiegando.
Sehun inizia ad agitarsi e scrive sul suo libro aperto a matita.
'Juliette ho scoperto qualcosa sul tuo stalker'
Il mio stalker! Quasi me ne dimenticavo...
Prendo l'unico quaderno che ho nello zaino e la mia penna.
'Cosa aspetti a dirmelo allora?'
'ha meno di trent'anni ed ha sempre vissuto qui a Daegu'
Rispondo a Sehun ma mi blocco quando una segretaria entrata in classe chiama il mio nome.
'Jung Juliette. Sei richiamata in presidenza'
Il prof di inglese sembra essere felice che io possa aver combinato qualcosa.
Mi alzo dalla sedia e sento i miei compagni fare commenti da impiccioni come 'chissà cosa avrà mai combinato'.
La segretaria tiene una mano sulla mia spalla e mi sorride. Alquanto inquieta.
Ci fermiamo davanti alla porta della preside, la segretaria si schiarisce la voce e bussa con finezza alla porta.
'Avanti, si accomodi signorina'
La segreteria si inchina e ci congeda.
Mi siedo senza il permesso sulla sedia di pelle di fronte alla preside.
Mi appoggio allo schienale.
Rilascio un sospiro e "allento" la presa sui miei muscoli.
'Ho saputo che lei non è accompagnata da un genitore a casa sua'
'Già'
'Lei, signorina Jung non ha pensato mai al fatto che la potremmo assegnare ai servizi sociali?'
'Cosa??' mi slancio dallo schienale.
'e succederà proprio così se lei non trova qualcuno in ottime condizioni economiche e sociali che la ospiti a casa sua entro tre giorni'
'Tre giorni ??? Ma vogliamo scherzare? Io sto benissimo a casa mia non ho bisogno di niente. Mio padre mi manda soldi ogni uno o due mesi.'
'Non mi importa. La nostra scuola non permette che simili eventi possano accadere.
Lei mi presenti il suo tutore legale e io la lascerò andare.'
Si alza dalla sedia rivelando il suo completo in seta grigio.
Mi alzo anche io dalla sedia.
'Mi scusi, in tre anni che sono qua non l'avete mai notato?'
'Oh, ma certo. Ma c'era sempre una persona che ci pagava per non arrecarle problemi.'
'...come? Ma di chi diavolo sta parlando?'
'Prima di tutto non si permetta di parlarmi così. Secondariamente sono informazioni segrete che non possiamo rivelare per via di un patto'
'Lei mi prende in giro? Stiamo parlando letteralmente della mia vita e lei mi sta dicendo che non lo posso sapere? E poi perché tutto ad un tratto?'
La preside mi guarda. Nei suoi occhi percepisco l'insicurezza e sa benissimo che ho ragione.
'tre giorni. ne uno un più né uno un meno. Al termine di questi voglio la persona qui a scuola che mi mostri che potrà mantenerla o la daremo in affidamento. Detto ciò vada via'
A passo dritto e svelto esco dalla presidenza e ritornando in classe.
~~~~~~~
Per il resto delle ore sono rimasta incantata o forse sorpresa e sicuramente con tutto quello che è successo ultimamente penso di aver toccato il fondo.Nota allo scrittore della mia vita:
c'è qualche altro evento tragico che devo superare o posso tornarmene ad amsterdam?
devo stare per forza qui, mh?
tra la rapina, yoongi che non sa che cosa vuole, mia madre che è veramente morta, io che non riesco a rapportarmi con joe, la scuola, i servizi sociali, haru, mio padre,
e la vita in generale...
penso che il mio tempo qua sia finito.Uscendo da scuola vedo che c'è gente ovunque e guardano tutti Yoongi per di più con una macchina costosissima(?)
nota al mio scrittore della mia vita:
non la smetti mai di sorprendermi.
Sento una persona accollarsi al mio braccio, guardo male la persona e mi accorgo che è Rina.
'Rina, quello è Yoongi'
'Come lo conosci?'
'Tutti conoscono la famiglia Min'
'Comunque penso voglia te'
Yoongi cammina verso me e io già muoio di imbarazzo.
Cos'è? Adesso sono la sua nuova conquista?
Odio Min Yoongi.
Yoongi mi dà un bacio sulle labbra e mi prende lo zaino mettendoselo in spalla.
Mi prende la mano e si tira letteralmente facendo staccare Rina dal mio braccio..
"che cazzo stai facendo?"
Mi fa un occhiolino ed entra in macchina chiudendo la portiera.
'Eh quindi dovrei venire con te, eh?'
Ok, oggi sono proprio al mio limite.
Poi penso che non ho voglia di andare a casa a piedi da sola quindi per una volta rinunciare al mio solenne orgoglio non guasterebbe nulla.
Roteo gli occhi ed entro anche io.
'Alleluia'
'Sai non è da tutti i giorni che tu faccia così'
Sbuffa e accelera.
'Non pensavo che tu avessi una macchina' continuo
'E invece...' dice sarcastico
'cosa è successo oggi a scuola?'
Appoggia una mano sulla mia coscia scoperta.
Vedo la mia x fatta dalla gang di quei clown ricchi.
Yoongi la guarda e non sembra così sorpreso.
Traccia la croce con un dito mentre guarda la strada.
un brivido di adrenalina mi scorre in tutta la schiena.
'È successo solo un casino... La mia preside è magicamente venuta a sapere che sono minorenne e abito da sola. Il mio stupendo fa schifo, mio padre è ad amsterdam a godersi la vita che dovevamo fare insieme'
'Ho una domanda' mi guarda.
farfalle nello stomaco.
il suo sguardo è tormentato ma nello stesso tempo è travolgente.
'Spara'
'Cosa ci fai qui? È palese che non è il tuo posto'
Una frase così semplice ma ha riaperto una ferita interiore mai chiusa.
'Sai Yoongi, lo penso anche io.
Mio padre mi ha mandato qua perché Amsterdam iniziava a soffocarmi.
Avevo tutti i miei ricordi, la mia infanzia, la mia vita, la mia mamma.
Lei è morta lì.
Ma non si è mai capita l'origine della morte.
Abitavamo in campagna in un cottage molto carino.
Mia madre era una bellissima donna, ma era sofferente.
In una giornata di tempesta la nostra casetta crollò.
Io e mio padre eravamo al campo di fiori.
Stavamo cercando di raccogliere i suoi fiori preferiti.
I tulipani gialli.
Era il suo compleanno.'
Le lacrime iniziano a scendere sempre più velocemente.
"Non sei costretta a dirmi tutto"
"No, voglio farlo"
Mi asciugo le lacrime.
"Eravamo tutti convinti fosse stato a causa di quella maledetta tempesta. Ma recentemente mio padre mi ha telefonato e mi ha detto che mia madre assunse dei pesticidi.
Voleva suicidarsi e mi ha lasciato da sola.
Io ho perso tutto e dovuto iniziare tutto qua.
Mio padre ha mandato con me mio cugino Joe e in teoria dovrei stare con lui ma non riesco a parlare troppo con lui perché i suoi occhi mi ricordano mia madre e..."
scoppio a piangere.
"e adesso quella preside di merda vuole che io trovi qualcuno che mi possa prendere in affidamento quando poteva dirmelo tre anni fa.
Qualcuno ha pagato per far tacere questa informazione e non capisco nemmeno perché.
Cosa farei adesso perché qualcuno mi aiutasse'
'Qualsiasi persona?' Stringe la mia coscia.
'Si qualsiasi persona' blatero senza rifletterez
'Bene, fai le valigie e vieni da me'
'Si certo...' mi metterei a ridere se non fosse per la situazione.
'Dove sta il problema?'
'Non mi possono affidare a te.
Ok, hai diciannove anni però non vedo come sia possibile e poi tua madre non sarà d'accordo' obietto
"Mh, mia madre non è mai a casa, figurati se si accorgerà di te"
'Yoongi, qua è come l'inferno"
'Sarai la mia regina a casa mia, te lo assicuro"
"Io non ho bisogno di nessun re"
"Questo lo vedremo"
Ora starà a me vedere cosa accadrà.
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𝖇𝖆𝖇𝖞𝖘𝖎𝖙𝖙𝖊𝖗 → 𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎
Fanfiction"dove yoongi viene affidato ad una babysitter particolare" 161022 170704