Correva. Allison Argent correva nel bosco.

Non sapeva bene come fosse riuscita a scappare dalle grinfie di Theo, dato che dopo il suo racconto aveva capito che non era una persona di cui poteva sicuramente fidarsi.

Come aveva potuto fare certe cose? E come poteva avere in mente tutti quei progetti così assurdi e malvagi?

Doveva assolutamente avvisare Scott.
Sebbene non avesse la più pallida idea di come o dove cercarlo, sapeva che lui l'avrebbe sicuramente ascoltata e avrebbe fatto qualcosa a proposito.

Ma ora doveva preoccuparsi di ben altro: era da sola, nel buio della notte e in un bosco di cui sembrava impossibile trovare l'uscita. La testa, per giunta, le pulsava da morire e non sentiva più le gambe.
Forse essere morta non le aveva creato dei vantaggi, ma solo dei svantaggi: non era più abituata a sentir l'aria entrare così velocemente nei suoi polmoni, come non era più abituata a provare delle emozioni quali la paura e il disorientamento (cioè ciò che stava provando proprio in quel preciso istante).

Cercò per un attimo di eliminare le preoccupazioni e la paura dalla sua mente.
Provò a vedere se qualsiasi cosa intorno a lei potesse esserle d'aiuto per ricordare qualcosa: un albero, un tronco, delle piante, dei profumi. Insomma, qualsiasi cosa.
Ma neanche sta volta la sua mente ebbe la meglio.

Dopo qualche chilometro decise di fermarsi.
Doveva capire fino a che punto si era spinta. Inoltre doveva assolutamente recuperare fiato, altrimenti sarebbe svenuta da un momento all'altro.

Decise di sedersi vicino ad un albero abbastanza robusto.
Non capiva se fosse un pino o qualsiasi altro arbusto. C'era troppo buio per vedere.
Appoggiò la schiena e la testa all'albero e poi chiuse gli occhi: per quasi cinque minuti buoni respirò ed espirò. Respirò ed espirò.
Decise che quella era la sensazione più bella di sempre.

Le era mancato veramente tanto essere viva.

Quando riaprì gli occhi si ritrovò una scena mozzafiato. La luna era proprio di fronte a lei, che risplendeva in quella notte buia e piena di misteri.
Allison non ricordava fosse così immensa, così pura.
Constatò che le era mancata pure la luna.

Per un attimo si sentì bene con se stessa, dimenticando che Theo la stava inseguendo per un bosco che lei non conosceva.

Proprio mentre le sembrò di essere in pace con qualsiasi cosa, ecco che sentì un suono, molto probabilmente provenire da lontano: una specie di ruggito, ma molto più aggressivo.

Era un ululato.

Allison, spaventata e inconsapevole che ci fossero lupi in quella zona, si alzò di scatto e ricominciò a correre.
Questa volta, però, non arrivò lontano.
Qualcuno la prese dai fianchi, facendola cadere e sbattendo la testa. Per fortuna non perse conoscenza, in compenso sentì un dolore atroce sulla gamba destra: qualcosa di appuntito era riuscito a trafiggere la carne.
La ragazza si mise subito seduta. Non vedendo il suo aggressore, indietreggiò fino a ripararsi dietro ad una roccia.
Anche se non lo vedeva sapeva che non poteva essere molto lontano.

«Lo sai che non puoi sfuggirmi, vero?»

La voce di Theo rimbombava tra gli alberi, quasi come se riuscisse a essere ovunque e da nessuna parte allo stesso tempo.

«Esci fuori Allison. Io e te potremmo essere una bella squadra.
E poi, non ho intenzione di farti del male. Per ora.»

I suoi passi decisi risuonavano sopra le foglie secche sul terreno.

Ad un tratto Allison ricordò qualcosa.
Era nel bosco, camminava lentamente e sentiva le foglie sotto di sé far rumore, sebbene cercasse di evitarlo.
Si accorse, inoltre, che in mano teneva qualcosa. Era ancora troppo sfocato per vedere, ma era abbastanza sicura che fossero dei coltelli, o almeno una specie. Forse erano dei pugnali. E li faceva roteare con una maestosità assoluta.
Non riusciva a credere di essere lei.

Poi la scena cambiò di colpo e ricordò di aver ferito gravemente qualcuno, anche se non sapeva chi, usando sempre lo stesso tipo di pugnale.
Era veramente brava a usare degli oggetti così appuntiti e affilati. Sicuramente doveva aver fatto molta pratica.

Lo scatto veloce di Theo la mise in guardia, facendola tornare alla cruda realtà. 

« Allison, rifletti.» pensò.

Lei era sicuramente più leggera e agile, ma Theo era decisamente più forte.
Doveva assolutamente trovare qualcosa con cui difendersi.

Si, ma come?

Argent || (What if) ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora