Il giorno seguente fu un risveglio traumatico. E imbarazzante.
Alquanto imbarazzante.

Per fortuna di Scott e di Allison, Melissa si svegliò tardi, non avendo neanche il tempo di entrare in camera di suo figlio urlando (come al suo solito) di alzarsi dal letto.

«Scott, sono in estremo ritardo!» 

Urlò la donna dalla sala da pranzo, lasciando venti dollari sul tavolo e correndo velocemente da ogni lato della stanza per radunare le sue cose.

«I soldi per il pranzo sono sul tavolo. Evita di rimanere a letto fino a tardi!» urlò e, non ricevendo alcuna risposta, sbuffò e uscì sbattendo la porta di casa.

Scott non sentì niente di ciò che le disse sua madre. O almeno non tutto.
Ricordò dei mugugni e qualcuno che respirava. Poi sentì sbattere la porta e capì di essere lucido, ma ancora troppo pigro per svegliarsi.

Passarono un paio d'ore, quando sia Allison che Scott furono svegliati da qualcosa.
O, per meglio dire, da qualcuno.

Stiles e Lydia fecero irruzione in casa McCall (non a caso Stiles aveva fatto le copie di tutte le chiavi) e, dopo aver girovagato per un po', capirono che il lupo stava ancora dormendo.

«Dici che Melissa si è accorta di Allison?» disse Stiles.

Dopo aver salito frettolosamente le scale e  aver aperto la porta della camera di Scott, notò i due che dormivano assieme. Quasi come una coppietta felice.

«Direi proprio di no.» ribatté Lydia. 

Stiles e Lydia si scambiarono un'occhiata, increduli.

Alla fine fu Lydia a prendere in mano la situazione e a svegliare i due ragazzi. Sol che non lo fece proprio in un modo "gentile".
Sebbene fossero in pieno Giugno, quelle sere faceva ancora molto freddo e i due erano coperti abbastanza bene. Così Lydia decise subito di togliere le coperte e di aprire le finestre.
Stiles, nel mentre, rimase immobile: sia perché ancora allibito dalla scena, sia per il puro divertimento e piacere personale.
Infatti, come ammise in seguito, si era divertito ad assistere a tutto ciò che successe di seguito.

Scott si accorse che qualcosa non andava. Iniziava a sentire abbastanza freddo e si sentiva a dir poco "nudo".
Lo stesso valse per Allison: la ragazza adorava sentire quel tepore che scompariva velocemente dalla sua pelle, lasciando spazio al vento che Lydia aveva creato tirando via la coperta.
Per Allison significava essere ancora viva e non essere all'interno di un sogno.

Forse era questa la sua più grande paura: che fosse tutto irreale.

Poi Scott aprì gli occhi. Prima lentamente, avvolto ancora dal sonno e dalla pigrizia. Ma quando mise a fuoco Stiles e Lydia (e si ricordò con chi avesse dormito la sera precedente) aprì velocemente gli occhi.

«Stiles! Lydia!» urlò, poi perse l'equilibrio e si ritrovò per terra, prima ancora di poter aggiungere qualcosa.

Allison si accorse del tonfo, tant'è che si mise seduta di scatto e, notando sia Scott a terra, sia Stiles e Lydia in fondo al letto, diventò leggermente rossa in viso, capendo cosa probabilmente i suoi "vecchi amici" stettero pensando.

«Che succede?» disse Allison, pensando di riuscire in qualche modo a cambiare argomento ancora prima che iniziasse. Mentre uno Scott altrettanto imbarazzato cercò di alzarsi da terra.

Lydia cercò di parlare, ma Stiles la precedette.

«Io e Lydia siamo venuti a vedere se la madre di Scott non si fosse accorta dell'ospite.» disse, per poi fermarsi un attimo a guardare Allison, ancora incredulo di averla proprio lì davanti.

Argent || (What if) ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora