22.

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«Funzionerà?»

«Certo che funzionerà, perché non dovrebbe?» ribatté Stiles, cercando di convincere il suo miglior amico.

«Però devi essere tu a farlo.»

Tutti stavano fissando il lupo mannaro, che a sua volta fissava Allison, già adagiata nella vasca.

Era quasi mezzanotte.

Stiles, Scott, Lydia, Deaton, Chris e Allison si erano ritrovati nella clinica veterinaria dopo quello che era accaduto qualche ora prima.

Dopo che Allison riuscì a riprendersi dai dolori lancinanti ed essersi alzata, Chris l'aveva portata in auto e aveva chiamato Scott.

«Dove siete?»

«In un bosco fuori città.
Ci andavamo sempre io ed Allison, quando dovevamo allenarci.» 

Scott rimase un attimo in silenzio, pensando al da farsi.

«Quanto ci impieghi a tornare?»

«Almeno un'ora, se non c'è traffico.»

Silenzio. Di nuovo.

«Andate alla clinica veterinaria di Deaton.
Intanto chiamo Stiles e Lydia: loro saranno sufficienti per compiere il Damniatio Memoriae.
E' inutile far preoccupare tutti.»

«Damniatio Memoriae? Stasera?»

Chris era dubbioso: forse era meglio aspettare.

«Se Allison ha iniziato a dimenticare come hai detto, non c'è tempo da perdere.
Partite subito. E speriamo che la situazioni non peggiori.» ribatté Scott. 

«Va bene. Ci vediamo là.» disse Chris, per poi agganciare, entrare in macchina e iniziare a guidare con una certa fretta.

In tutto questo, Allison aveva atteso in macchina.
Il dolore era passato, ma la testa continuava a pulsare e più la ragazza si sforzava di ricordare, più le sembrava impossibile riuscirci. 

«Va meglio?»

La voce di suo padre arrivò quasi ovattata nella mente di Allison, che si era dimenticata di essere con lui.

Allison annuì, per poi chiudere gli occhi e cercare, in qualche modo, di mantenere intatti quei ricordi che aveva tanto faticato per riavere.

Rimasero in silenzio per un po': Allison con i pugni serrati, il viso concentrato e la testa pulsante, mentre suo padre le lanciava qualche occhiata preoccupato.

«Non sforzarti, tanto è inutile. Finiresti con sentirti ancora più male e non risolveremmo nulla. Devi lasciarti andare.» disse Chris.

Ma Allison cercava di non dargli retta e, sebbene non lo desse a vedere, aveva paura.

Non voleva dimenticarsi delle persone a lei care. Non così, non di nuovo. 

Pensando a ciò che sarebbe potuto accadere, al male che potrebbe causare da un momento all'altro, non si sentì bene.
Una lacrima rigò il suo volto, e tutta la tensione, l'ansia e il malessere iniziarono a concentrarsi sempre di più nel suo corpo. Fino a scomparire. Così, tutto d'un tratto.

Allison si lasciò andare, proprio come aveva suggerito suo padre. Solo che nel "lasciarsi andare", finì con lo svenire.
Non si sa come o perché, semplicemente svenne di colpo, e all'inizio Chris non se ne accorse neppure.
Poi, dopo averla chiamata un paio di volte e aver provato a strattonarla, aveva capito che qualcosa non stava funzionando. Così schiacciò il piede sull'acceleratore e guidò fino alla clinica, cercando di contenere il panico che stava crescendo dentro di lui.

Argent || (What if) ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora