Le lancette dell'orologio della sala di casa McCall scoccarono la mezzanotte.
Deaton se ne era andato già da un pezzo: dopo aver medicato la ferita sulla gamba di Allison e aver ricordato di cambiarle la fasciatura ogni quattro ore, aveva espresso il desiderio di andare a casa, promettendo che sarebbe tornato a controllare le condizioni vitali di Allison.
Già, le condizioni vitali.
«Incredibile.» mormorò tra se e se Scott, ormai abbandonato al buio e alla solitudine di casa sua.
Ancora non riusciva a concepire ciò che era successo quella sera.Hayden, Mason e Corey, dopo aver fatto fin troppe domande per i gusti di tutti, avevano seguito Deaton nell'andare a casa, ancora scioccati per ciò che avevano visto.
Liam si era fermato qualche minuto in più per assicurarsi che Scott stesse bene: si offrì anche di stare con lui per tutta la notte, se non se la fosse sentita di stare da solo, ma Scott apprezzo il gesto e lo mandò a casa.Lydia e Stiles, invece, erano appena andati via.
In realtà nessuno dei due voleva andarsene: sia per stare assieme a Scott, ma soprattutto per stare con Allison.
Sebbene la ragazza, dopo essere svenuta, continuò a dormire tranquillamente, non fu lo stesso per i tre amici.
Dopo essersi riuscita a sedere, Lydia era come pietrificata, cercando a stento di respirare; Scott e Stiles, invece, cominciarono a lanciarsi dapprima sguardi, per poi darsi botta e risposta, quasi per paura di una reazione negativa di Lydia.Scott decise di portare Stiles in cucina per evitare Lydia ascoltasse.
«Ora devi spiegare cosa diavolo è successo. Dove l'hai trovata? Insomma, come fa ad essere ancora...viva.»
Scott a stento parlava. Forse l'unica cosa che lo faceva andare avanti era il fatto di sentire una rabbia, e allo stesso tempo una gioia, incredibile.
Stiles prese un respiro profondo, per poi raccontare ciò che era successo qualche ora prima.
Non seppe neanche lui con quale forza riuscì a dire tutto, ma gli sembrò così liberatorio e soddisfacente da non riuscire più a fermarsi.
Partì da quando lo aveva chiamato Scott, per poi dirgli che probabilmente Allison era sbucata dal bosco ed era finita in strada, riuscendo a schivarla per un pelo.
Fino ad arrivare a quando la vide.«Credo di non essere mai stato così in dubbio sulla mia salute mentale.
Insomma lei era lì, proprio davanti a me. Quasi come se non se ne fosse mai andata. Come se non fosse mai morta.» aggiunse, dopo aver fatto una breve pausa per riprendere fiato.Scott lo stava ascoltando con così tanta attenzione da non notare l'arrivo di Lydia alle sue spalle.
Stiles, che invece aveva prestato attenzione alla biondo fragola - che si stava avvicinando lentamente - cercò di fare un cenno a Scott, che però non recepì il segnale.
Decise allora di tacere: Lydia era già abbastanza sconvolta (e probabilmente era una fortuna che non fosse svenuta) ci mancava solo di farla star peggio.«Continua.» mormorò Lydia, mentre Scott si girò proprio verso di lei, ma non sapendo cosa dire.
«Ti prego, Stiles. Continua.»
Il moro prima guardò la Banshee e poi il lupo. Entrambi sembravano morire dalla voglia di conoscere, di sapere.
«Dopo aver realizzato di non essere completamente uscito di senno, ho capito di dover ragionare e trovare una soluzione al problema.
Sebbene potesse sembrare una coincidenza, poteva anche essere una gemella, o un sosia.»Scott lo guardò con aria accigliata.
«Il mio cervello stava cercando di razionalizzare ciò che si trovava davanti, okay?
Non che sia servito a qualcosa, dato che qualche secondo dopo l'ho chiamata Allison.» disse Stiles, cercando di rispondere all'amico.
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Argent || (What if) Scallison
FanfictionQualcuno è tornato. Qualcuno che non dovrebbe essere qui. Qualcuno che si dava per morto. Ma come è possibile? Come può una persona, morta sotto gli occhi dei suoi amici pochi anni prima, ripresentarsi come se nulla fosse? Eppure lei è qui. Propri...