14.

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Tra un "botta e risposta" e l'altro, alla fine arrivarono davanti alla porta aperta di casa McCall.

Stiles prese un bel respiro, per poi varcare la soglia prima con un piede e poi con l'altro, mentre Allison cercava di aiutarlo a non trasportare tutto il suo stesso peso.

È difficile descrivere gli sguardi, le emozioni e le sensazioni provate da tutti nel rivedere Allison.
È molto più facile, invece, descrivere le parole, dato che non ce ne furono.

Stiles arrivò in cucina, senza dire una parola.

«Allora Stiles ci vuoi dire che»

Ma Malia non riuscì mai a finire la frase: si era come pietrificata.

Quando Allison alzò lo sguardo la prima persona che vide davanti a sé fu Scott. 

Sia Lydia, sia Malia, sia Deaton erano completamente immobili. Mentre Liam, Hayden, Mason e Corey non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.

Ma Scott, cavolo. Scott era completamente incredulo.

Credo che perfino un essere umano riuscisse a sentire il battito del suo cuore, che a momenti sarebbe uscito dal suo petto. Per non parlare delle iridi che si dilatarono, del respiro mozzato, della pelle che iniziò a sudare e della bocca secca, priva di parole.

Era come vedere un morto che cammina.
Era come vedere il passato che ritorna, impetuoso.

E cosa vogliamo dire di Lydia? 

Credo che se non urlò a squarciagola quella notte, non lo avrebbe fatto in nessun'altra occasione.
Sembrava di essere davanti a una statua che stava provando migliaia e migliaia di emozioni tutte in un colpo solo.

Nessuno potrebbe mai stabilire quali dei due abbia sofferto di più per la morte della ragazza che ora era proprio davanti ai loro occhi, sanguinante da una gamba e piena di vita.
Avevano passato entrambi dei mesi osceni, pieni di disperazione e depressione per aver perso un grande amore e una grande amica.

Ma ora. Ora si sentivano rinati. 

Era come se Dio avesse riportato in vita una parte del loro cuore, che credevano fosse morta e sepolta da tempo ormai. Una parte di un passato rinata, che pensavano di aver superato.

Invece eccola.
Allison era lì. Ed era viva.

«Chi è?» domandò Corey, rivolto ai tre amici, che nel mentre guardavano prima la ragazza e poi gli altri.

«Non lo so.» mormorò Mason.

Hayden era intenta ad osservare la scena, ma pure lei non ne sapeva granché.

L'unico che forse poteva saperne qualcosa era Liam.

«Non ne sono sicuro.» disse, per poi cercare di osservare meglio la ragazza.

«Questo è» disse Scott, interrompendo i mormorii dei quattro amici.

«Questo è impossibile.»

Liam continuò ad osservarla, ricordandosi solo dopo del grande amore perduto di Scott, il quale gliene aveva parlato poche volte e con poca voglia e tanta malinconia.

«Credo che potrebbe trattarsi solo una persona.» concluse, pensando che però fosse realmente impossibile che si trattasse di lei.

E invece Lydia disse quel nome che diede a tutti la certezza che fosse proprio lei, e che fosse viva.

«Allison.»

La voce era tremolante, mentre le lacrime rigavano velocemente il suo viso.

Decise di portarsi le mani davanti alla bocca, per evitare di far vedere il tremore di qualsiasi parte del suo corpo.

Sia Scott che Lydia non si mossero, non perché non volevano abbracciarla e impedirle di andarsene via di nuovo, ma perché non riuscivano letteralmente a muoversi.

Quando Allison sentì prima la voce di Scott e poi quella di Lydia, la testa iniziò a girarle così forte che finì con lo svenire, immersa in quei ricordi imponenti e catastrofici che stavano ritornando.
Uno dopo l'altro.

Argent || (What if) ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora