I vuoti di memoria iniziarono presto. Fin troppo presto.
Dopo la riunione avvenuta in obitorio, i ragazzi si erano persi un po' tutti di vista.
Erano riusciti a formare un piano abbastanza efficace e avevano deciso di dividersi i compiti: Lydia e Stiles avrebbero passato la maggior parte del loro tempo in biblioteca, sui libri, in attesa di chiamare Deaton e attuare il Damniato Memoriae.
Melissa e Noah avrebbero continuato a lavorare normalmente, sfruttando le loro conoscenze per capire ancora meglio le intenzioni di Theo Raeken.
Malia continuò a ispezionare il bosco da dove Allison era fuggita mesi prima, aiutata da Liam e Hayden.
E Chris avrebbe fatto quello che Scott gli aveva cortesemente chiesto: avrebbe allenato sua figlia. Avrebbe trasformato di nuovo Allison in una guerriera.All'inizio non fu semplice.
Dopo essersi trasferita nella sua vecchia casa assieme a suo padre (e aver ripreso le vecchie abitudini) volle cominciare subito, partendo nuovamente dalle basi: anni e anni di esercizio e allenamento dovevano essere nuovamente assimilati nella sua mente, ma in molto meno tempo.
Stiles era stato chiaro sul fatto di non sapere quando Allison avrebbe iniziato a "dimenticare", ma aveva calcolato pressa poco una settimana, massimo due. Perciò Chris si dovette dar da fare.
Così, ogni giorno, nel bosco e allo stesso orario, per quattro o cinque ore, Chris insegnava qualcosa di nuovo a sua figlia.Iniziarono da cose semplici, quali la lotta libera e la corsa.
La ragazza si dimostrò ancora molto abile in entrambi gli esercizi, riuscendo a colpire più di una volta suo padre e a mantenere un buon ritmo respiratorio per molto tempo.
Poi le spiegò le regole fondamentali per combattere: come sparire, come mimetizzarsi con l'ambiente circostante, come sopravvivere e come liberarsi in caso di prigionia (sotto questo aspetto le fece fare pratica legandola ad una sedia e vedendo quanto tempo ci impiegasse a slegarsi, riuscendo a battere perfino il suo record precedente).Dopo qualche giorno di allenamento, Chris decise di passare alle armi: partì dai pugnali, con la quale Allison faceva da sempre fatto fatica e ferendosi numerose volte.
Come Chris glieli diede in mano, la ragazza rivisse il ricordo di una lotta, in cui aveva usato gli stessi pugnali.«Mi ricordo di questi.» mormorò la ragazza.
Chris sorrise.
«Allora sarà più semplice ricordarti come si usano.»
Allison annuì.
Decise di provare qualche mossa, ma si ferì alla mano due volte e si arrese quasi subito, e mollò i pugnali per valutare quanto fossero gravi le ferite.Chris, in tutto ciò, la stava osservando senza dire una parola. O almeno fino a quando Allison non lo fissò, non sapendo che altro fare.
«Prova ancora.» disse Chris, semplicemente.
E lei non fece obbiezioni.
Prese nuovamente i pugnali e, mordendosi il labbro inferiore per il leggero bruciore che le provocavano i tagli, riprese ad allenarsi.Tentò una, due, tre volte, ma finì sempre con il tagliarsi o perdere la pazienza.
Chris vedeva la disperazione e lo stress sul volto di sua figlia, della sua bambina.
Come padre avrebbe voluto abbracciarla volentieri, consolarla e dirle che ce l'avrebbe fatta. Ma non poteva essere così, non ora: doveva allenarla, doveva prepararla.«Devi impegnarti di più. Non ci stai mettendo tutta te stessa.»
«Lo so.» disse Allison.
«Allora impegnati.» ribatté Chris, per poi prendere dal borsone nero poggiato a terra un altro paio di pugnali.
«Vediamo come te la cavi con un avversario.» disse, per poi mettersi in posizione.Allison sperava che non dicesse sul serio, ma Chris non le diede neanche il tempo di ragionare che si scagliò su di lei, ferendola leggermente alla spalla e facendola cadere a terra.
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Argent || (What if) Scallison
FanfictionQualcuno è tornato. Qualcuno che non dovrebbe essere qui. Qualcuno che si dava per morto. Ma come è possibile? Come può una persona, morta sotto gli occhi dei suoi amici pochi anni prima, ripresentarsi come se nulla fosse? Eppure lei è qui. Propri...