26.

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Passarono alcune settimane dalla sconfitta del branco di Scott e dal rapimento di Allison. Ma non si rivelarono settimane per niente facili.

Da un lato, Scott e i suoi amici che cercavano in tutti i modi Allison.
Dall'altro cercavano di studiare delle strategie di difesa sia da Theo, sia dai Dottori del terrore, sia da Allison.

Scott non riusciva ancora a crederci.

«Ehi Scott, tutto bene?» mormorò Stiles.

Era uno dei tanti giorni in cui si ritrovavano (per ore) a dover escogitare piani su piani, pur di prevedere le maggior mosse possibili.

«Non riesco a capacitarmi che Allison sia la cattiva da cui dobbiamo difenderci. E tutto perché non sono riuscita a salvarla.»

«Non è colpa tua. Probabilmente sarebbe successo lo stesso alla fine.
Ora bisogna solamente pensare a come salvarla.» disse Stiles, cercando di rassicurarlo e dandogli anche una pacca sulla spalla.

«E per farlo ci serve un vero Alpha. Ci servi tu.»

Da un altro lato, non così lontano come i nostri amici pensavano, in un vecchio magazzino abbandonato, c'era Allison.

La ragazza svolgeva diverse attività, sia di giorno che di notte.
La sua giornata iniziava presto: dopo essersi alzata, svolgeva diversi esami dove le veniva continuamente inserito un siero che la controllasse e che mantenesse attiva.
Sostanzialmente, le veniva inserita un'adrenalina che continuasse a stimolare la rabbia, l'odio e il piacere per il dolore che la rendeva la persona spietata che Theo voleva.
Dopodiché veniva allenata, giorno e notte, per raggiungere al meglio il suo obbiettivo, anzi, l'obbiettivo di Theo: uccidere Scott.
Poi, dopo aver finito con gli allenamenti - e poco prima di andare a dormire - le veniva somministrato un altro siero. Questo, però, serviva per mantenere sotto controllo il Damnianto Memoriae iniziato settimane prima da Scott.
Sebbene non portato a termine, il rituale possiede una magia molto potente, in grado di risvegliare i suoi ricordi in qualsiasi momento, soprattutto la notte.
Per questo Theo aveva deciso di prendere tutte le precauzioni possibili.

Oltre a ciò, la routine di Allison era basata principalmente su questo: uccidere, uccidere e uccidere.

Theo era il suo maestro, o mentore, come si riteneva la maggior parte delle volte.
L'allenava duramente con qualsiasi attrezzo che potesse essere utilizzato per far del male.
Tutto, tranne l'arco. Quello era l'unico oggetto che avrebbe potuto causare la fine del piano messo in atto da tempo, poiché l'arco rappresentava un forte legame con il passato di Allison. Perciò evitò in tutti i modi che lei potesse usarlo, e la ragazza mai si lamentò. Solitamente, era troppo concentrata a migliorare per capire ciò che frullasse in testa al lupo mannaro Alpha.

«Allora» disse Theo, dopo aver allenato duramente Allison, per ben tre ore filate.

«Vediamo ciò che sai fare contro un'Alpha.»

La ragazza, che nel mentre aveva il respiro pesante e iniziava a sentire leggeri dolori in tutto il corpo, non si lasciò demoralizzare da tale proposta.
Fissò intensamente negli occhi Theo, che nel mentre erano diventati rossi, per poi sorridere a sua volta.

«Non vedo l'ora.»

Allison raddrizzò le spalle, per poi vedere i suoi occhi diventare neri come la pece, e andare in contro a Theo, pronta a non avere pietà per lui.

Theo fece lo stesso: dopo essersi trasformato, iniziò ad attaccare Allison.

I due iniziarono a combattere, l'uno cercando di colpire l'altro, per poi sottometterlo a sé e vincere.
Ma, sebbene la battaglia potesse sembrare scontata e si potesse facilmente intuire che Theo potesse essere il futuro campione, Allison si rivelò un'avversaria difficile da battere.

Ad un certo punto, dopo aver combattuto e assestato qualche colpo, Allison ferì sul fianco Theo. Il ragazzo, però, dopo un primo momento di dolore, si riprese quasi subito e ferì con i suoi lunghi artigli la gamba di Allison, ferendola in modo particolarmente non grave, ma doloroso.
La ragazza imprecò, per poi inginocchiarsi a terra.

«Non sei abbastanza agile, sebbene tu sia molto brava. Ma ci vuole ancora tanto lavoro prima che tu riesca a battermi.» disse Theo, per poi avvicinarsi a lei con fare superiore, e colpirla sul fianco che aveva ferito poco prima, durante la lotta.

A quel punto, Allison cadde completamente a terra, sebbene con malavoglia.

Arrendersi in quel modo significava ammettere che Theo potesse batterla facilmente.

Il lupo mannaro cercò di avvicinarsi ancora di più alla ragazza, che però indietreggiava lentamente, per poi arrivare a scontrarsi contro uno dei tanti muri che la circondavano.

«Allora?» domandò Theo, sempre più vicino al viso della ragazza.

«Vuoi arrenderti così? Vuoi davvero essere così debole?»

Allison rimase in silenzio, mentre il respiro si faceva calmo, ma leggermente preoccupato.
Le rotelle del suo cervello funzionavano alla velocità della luce, pur di trovare una soluzione.

Alla fine, con il sorriso sulle labbra, le venne un'idea.

Lasciò avvicinare Theo, che per bloccarla, si mise a cavalcioni sopra di lei.

«Sento paura, Allison.» mormorò il ragazzo, ormai a pochi centimetri dal suo viso.

«Non ti ricordi cosa ho detto sulla paura?»

Theo era completamente addosso alla ragazza, mentre continuava a fissare prima i suoi occhi e poi il suo corpo.

Allison sentiva il respiro di Theo sul collo, così caldo e lento.
Lo sentiva vicino a sé, talmente vicino da attuare il suo piano.

La ragazza gli fece credere di aver vinto, lasciandogli abbassare la guardia. Dopodiché lo prese e lo tirò ancora più vicino a sé.
Poi, dopo avergli permesso di essere a pochi centimetri dalla sua bocca, lo baciò

Theo rimase sorpreso di quel gesto, così inaspettato e dannatamente eccitante.

Ma non confondete le cose: Theo, essere senza un cuore. Non era assolutamente in grado di provare emozioni.
Certo, sentiva una qualche forma di attrazione per questa nuova Allison malvagia. Ma, appunto, qualcosa di attraente, eccitante, e per niente sentimentale.

Dopo essersi baciati, Allison si staccò lentamente dal ragazzo, ancora sconcertato dal bacio erotico della ragazza, ma senza aver perso quasi del tutto la concentrazione.

Allison fissò ancora un'attimo il ragazzo negli occhi, per poi avvicinarsi all'orecchio.

«Certo che ricordo. Ma ricordo anche qualcos'altro.» mormorò, per poi sferrare finalmente il suo attacco. 

Velocemente prese uno dei coltelli abbandonati a terra e glielo ficcò nel petto, badando a colpirlo in un punto non mortale.

Non era lui che voleva uccidere.

Theo, ancora più sconvolto dal gesto inaspettato, fissò prima il coltello nel suo petto e poi Allison che, con entrambe le mani, lo spinse di lato per liberarsi dalla sua presa.
Poi si alzò in piedi, soddisfatta della sua vittoria.

Subito dopo, si girò verso Theo.

«"Ricorda di non sottovalutare mai chi hai di fronte."»

Sul suo volto, un sorriso maligno comparve, mentre gli occhi neri come la pece si fecero sempre più intensi, per poi sparire nell'ombra, felice ed eccitata per la vittoria contro un lupo Alpha.

Argent || (What if) ScallisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora