Capitolo 22.

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Arrivo a casa di Smeralda e busso alla porta.
Sfrego le mani sudate sulle gambe tremolanti.
Torna a casa Gaia penso, ma la porta si apre e me lo ritrovo davanti.

Indossa dei bermuda neri con delle grandi tasche, simili a quelli che portava la prima volta che l'ho visto. Una maglia bianca e delle Golden Goose basse bianche e nere. In testa porta un berretto con la visiera girato all'indietro.
"Ciao" dico titubante ed agitata.
"Ciao" risponde con quel sorriso che mi manda fuori di testa.
"Scusami se non sono venuto a cena"
"Non importa" sussurro io.
"Ho pensato di portarti in un posto che credo ti piacerà. Ho già avvisato i tuoi"
Ora capisco il perché di tutte quelle occhiatacce che mi rivolgevano.
"Va bene" dico sorpresa e lui mi accompagna in macchina.
Mi apre la portiera come un vero gentiluomo e appena mi siedo sul sedile noto che la macchina è tempestata del suo profumo.
Partiamo e Riccardo accende la radio che trasmette tutte canzoni che conosco e mi è impossibile non cantarle mentre lui ride di me.
"Quanto manca?" chiedo e lui sbuffa.
"Scusa se sono curiosa di sapere dove mi sta portando un ragazzo che quasi non conoscono e di cui mi sto fidando, senza un apparente motivo"
"Vedrai che ti piacerà" mi dice.
"Mi piace qualsiasi cosa, se ci sei tu con me" penso.
"Ecco principessa, siamo arrivati" mi dice dopo quasi 10 minuti.
Ogni volta che mi chiama con un nomignolo il mio cuore si blocca e pompa felicità.
Scendo dalla macchina e lui si posiziona dietro di me.
"Devo bendarti" mi dice ed io scoppio a ridere.
"Non se ne parla!" dico e lui mi guarda deluso.
"E dai Gaia, rovineresti la sorpresa"
Non riesco a resistere alla sua faccia dolce e sbuffando mi giro e mi lascio bendare, mi infila delle cuffie nelle orecchie e mi fa partire una canzone di Tiziano Ferro che io inizio a cantare.
Lo prendo a braccetto e iniziamo a camminare. Posso percepire un terreno scivoloso e ci sprofondo dentro.
Mi fa sedere e capisco che è del legno umido.
Mi toglie le cuffie lentamente ed io percepisco il rumore dolce del mare.
Un sorriso spontaneo spunta sulla mia bocca che si spalanca nel momento esatto in cui mi slega la benda.
"È meraviglioso" dico e lui sorride.

Di fronte al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora