Di fronte al mare

Capitolo 23.

Siamo seduti su un pontile che si trova in mezzo al mare, a circa 30 metri dalla riva. Non mi ricordavo di aver camminato così tanto.
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto" mi dice Riccardo appoggiando una mano sui miei fianchi e tirandomi a sè.
Ho tutto quello di cui ho bisogno: il mare e Riccardo, la mia felicità.
Guardo il mare che è calmo e le onde lo cullano dolcemente. Riflette il cielo roseo e prende delle sfumature di viola.
"È così bello, Riccardo. Non ci ero mai stata" dico e appoggio la testa sulla sua spalla.
Potrei restare qui per sempre.
"Ci son arrivato in moto un pomeriggio e appena ho visto questo posto ho pensato a te"
Sorrido e lui ricambia.
"Mi hai pensata?" diventa rosso e annuisce.
"Anche io" rispondo pentendomene subito.
Lo guardo con la coda dell'occhio e noto che sul suo viso è spuntato un gran sorriso.
Tolgo le scarpe e immergo i piedi in acqua e lui fa lo stesso.
Stiamo lì in silenzio e dopo un po' Riccardo interrompe.
"Vieni" mi dice e prendendomi la mano mi porta vicino alla riva.
"È calda" dico immergendo i piedi in acqua e lui annuisce.
Riccardo si toglie la maglietta e sfila i pantaloni mentre io lo guardo sbigottita.
"Cosa stai facendo?"
"Cosa pensi che io voglia fare?"mi chiede mentre entra in acqua.
Resto immobile e lo guardo incantata, è veramente bellissimo.
"Non vieni?" dice dopo che è riemerso dall'acqua.
Il mare per me ha un significato profondo e condividerlo con lui sarebbe un grande passo per me che ora non posso compiere, non mi fido ancora di lui.
Mi alzo ed entro fino alle caviglie.
Lo vedo deluso ma non mi interessa. Ci sarà un'altra occasione, spero.
Ridiamo e scherziamo fino a quando non inizia a fare buio e decidiamo di tornare a casa.

Parcheggia davanti a casa mia
"Grazie di tutto, Riccardo. Sono stata veramente bene"
"Ne sono felice"
Dico e dopo averlo baciato sulla guancia scendo dall'auto.