Capitolo 54.

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Dalla vetrata della mia camera posso vedere la città bagnata.
Sono poche le persone in giro e sembra tutto triste e malinconico, come me.
Mi siedo a letto e continuo a guardare fuori dalla finestra.
La mia mente cerca di distrarmi, ma tutto mi riporta a Riccardo.
Il primo sguardo che ci siamo scambiati, il primo sorriso, il gelato, la spiaggia, il tatuaggio e il bacio.
Mi fido di lui, veramente. Ho capito che papà ha ragione, che nella vita bisogna cogliere l'attimo, che è meglio pentirsi di aver fatto una cosa che pentirsi di non averla fatta.
Le nuvole nere scaraventano acqua incessantemente.
Chiudo gli occhi ed immagino il mare agitato scontrarsi con gli scogli.
Quanto vorrei essere in spiaggia, per sentire quel suono violento ma dolce alle mie orecchie.
Mi distendo e guardo il soffitto bianco, mentre l'immagine del mare resta impressa nella mia mente, insieme a quella di Riccardo.

Di fronte al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora