Capitolo 41.

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Riccardo è alla porta che parla con mia madre e appena entro spalanca leggermente la bocca
"Sei bellissima" mi dice ed io sorrido imbarazzata.
"Anche tu" rispondo dolcemente.
Indossa dei jeans corti e una camicia bianca con le maniche girate fino ai gomiti e ai piedi le Golden Goose. I capelli sono pettinati in un ciuffo ribelle.

"Vieni" gli dico prendendolo per mano e portandolo verso l'uscita che porta al mare.
Ci dirigiamo verso la riva e lui rimane basito, sorrido alla sua reazione.
"Ora capisco perché questo luogo è così importante per te" mi dice mentre ci sediamo a tavola.
"Ho deciso di portarti qui perché sei diventato importante per me. Ci venivo con mio nonno quando ero piccola, è morto 8 anni fa e da quel giorno questo è diventato il posto in cui posso ancora stare con lui. So che è sempre qui con me" dico e il suo sguardo è fisso sul mio.
"Ora c'è anche Giorgio" dico mentre i miei occhi si inumidiscono leggermente.
"Portarti qui è stato un grande passo per me"
"Lo apprezzo veramente" mi dice finendo la pizza e poi riprende a parlare.
"Mio nonno ed io avevamo un bellissimo rapporto, quando ero piccolo mi portava sempre a mangiare il gelato e poi al parco. Mio padre ha iniziato a trasferirsi per lavoro quando io avevo 13 anni e ovviamente noi con lui, così eravamo troppo distanti per vederci. È morto nel sonno ed erano 2 anni che non lo vedevo"
Lui mi capisce penso e mi alzo per andare verso di lui.
"Vieni qui principessa" mi dice mentre tira indietro la sedia per permettermi di sedermi sulle sue gambe.
"Sei così bella Gaia" mi dice mentre gli accarezzo dolcemente i capelli
"Anche tu" dico e lui inizia a lasciarmi dolci baci sul collo.
Inarco leggermente la schiena e gemo al suo tocco, è una sensazione mai provata per me, un misto di solletichio e piacere.
Si stacca dal mio collo e mi guarda negli occhi mentre io abbasso lo sguardo imbarazzata.
"Balli?" mi chiede ed io annuisco.
Faccio partire "Propuesta Indecente" di Romeo Santos e lui mi guarda confuso
"Non so ballare questa roba io" mi dice ed io sorrido
Gli come si fa e lui mi segue un pò impacciato.
Mi prende le braccia e incrociandole mi fa girare, abbracciandomi da dietro.
Ci muoviamo dolcemente a ritmo di musica e il mare con noi.
"Si te invito una copa
y me acerco a tu boca
Si te robo un besito
a ver no te enojas connmigo"
canticchio mentre lui sorride dolcemente non staccando mai gli occhi di dosso da me.
"Puoi fidarti di me" mi dice avvicinandosi e tirandomi a sé.
"Lo so" dico e sono sincera.
I nostri respiri vanno all'unisono seguendo il ritmo della musica e non sento più agitazione o ansia, ma solo serenità.
Lui è la mia felicità.

Di fronte al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora