Capitolo 56.

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La luce diurna entra dalla finestra e mi toglie dal sonno profondo.
Oggi sto molto meglio, mi sento più energica.
"È grazie alle gocce che ti abbiamo dato, fra poco tornerai a dormire sul tuo letto" mi ha spiegato l'infermiera ed io non vedo veramente l'ora.
Mi alzo dal letto e apro la finestra per respirare un pò di aria fresca.
Respiro con gli occhi chiusi mentre immagino di essere al mare.
Il suono delle onde arriva alle mie orecchie e mi culla dolcemente, mentre io sorriso.
Mi viene spontaneo pensare a quando io e Riccardo abbiamo ballato in spiaggia
"Si te invito una copa
y me acerco a tu boca
Si te robo un besito
a ver no te enojas conmigo"
canticchio e le mie gambe si muovono dolcemente a destra e a sinistra.

"Gaia" mi richiama una voce ed io mi giro
"Gabri" dico entusiasta e lui mi salta addosso.
"Mi sei mancata così tanto!"
"Pure tu" gli dico mentre gli do un bacio sulla testa.
"Ciao" mi dice Edoardo
"Ciao" gli dico accarezzandogli la testa
"Mamma dice che sta bene, ma io no ci credo molto. Tu sai come sta?" mi chiede e so che sta parlando di Riccardo. È turbato e confuso ed io scuoto la testa.
"Non mi hanno ancora detto niente, però sono andato a vederlo" dico e lui sorride.
"Mamma dice che potrò andarci oggi pomeriggio, insieme a papà. Se vuoi te lo saluto"
Gli occhi mi si inumidiscono.
Forse dovrei dirglielo che non potrà parlarci insieme?
No penso saranno i suoi genitori ad avvisarlo.
Edoardo mi fa molta tenerezza. Nei suoi occhi si cela un velo di tristezza e di speranza.
"Ho preso tanto paura" mi dice mentre lui e Gabriele si siedono sul mio letto ed io con loro.
"Anche io" dico "ma ora è tutto apposto"
Sarà così? mi chiedo e ho paura di avergli mentito.
Non si merita altre bugie.
"Guarda cosa ti abbiamo portato" mi dice Gabriele sviando il discorso, ed io tiro un sospiro di sollievo.
Mi porge un orsetto marrone alto circa quindici centimetri.
"È bellissimo, grazie !" dico e li abbraccio.
"Come vuoi chiamarlo?"
"Giangoccetto" rispondo io e loro ridono di me
"È un nome...strano" dice Edoardo cercando di trattenere le risate
"Strano ma bello" dico io e stringo forte l'orsetto a me.
"Così ci avrai sempre con te" dice Edoardo
"Grazie ragazzi, vi voglio bene"

Suona il telefono ed io rispondo.
"Gaia"
"Si?"
"Ciao, sono Smeralda"
"Ciao! Come stai?"
"Oh le contrazioni si sono fermate, la bimba ha deciso di restare ancora un pò in pancia. Ha un caratteraccio!" dice e posso percepire un piccolo sorriso sul suo volto
"Oh sono proprio contenta"
"Tu esci oggi pomeriggio" mi dice ed io sorrido istintivamente. Era ora.
"Ho dato gli orari per le visite di Riccardo a tua mamma"
"Grazie Smeralda"
"Ah Gaia"
"Si?"
"Mandami giù i bambini" mi dice prima di riattaccare.

Saluto Edoardo e Gabriele e torno nei miei pensieri, che sono tutti rivolti a Riccardo.

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