Il destino trova sempre il modo di tornare da noi. Da bambina Taeyoun, una ragazza di padre coreano e madre cinese, viene salvata da un ragazzino e da quel momento continua a sperare di incontrarlo di nuovo prima o poi. Tutto cambia quando incontra...
La voce di Jackson era roca, scura e seducente. Quando cantava si distingueva rispetto a quelle degli altri, poiché aveva un particolarissimo timbro che Youn non aveva mai sentito in nessun altro. Dopo non averlo visto per una settimana, la ragazza era stata invitata come spettatrice delle prove per il concerto imminente. Ogni volta che non lo vedeva per alcuni giorni, era sempre un colpo al cuore rivederlo. Anche quel giorno, aveva sentito una stretta al cuore. I suoi capelli erano tornati ad essere biondo chiaro. Il manager dei Got7 si era arrabbiato molto con Jackson quando l'aveva visto di nuovo scuro di capelli. C'erano voluto diversi giorni per farlo ritornare biondo. Ma ora era finalmente ritornato del colore desiderato, e spiccava ancora di più in mezzo agli altri. Nonostante fosse il più basso, era però quello fisicamente più robusto, con le spalle e il collo grandi e delle cosce muscolose. Quando ballava sembrava non stancarsi mai nel fare le acrobazie. Taeyoun non riusciva a staccargli gli occhi di dosso mentre lo guardava provare la coreografia. Quando fecero una breve pausa Jackson si mise a bere uno strano intruglio energetico. -Che roba sarebbe? Un bibitone di alghe?- chiese Youn andando a sedersi vicino al ragazzo appoggiato contro il muro della sala prove. Lui rise. -Questa è una pozione biologica per rendermi più bello.- -Beh se ti fa diventare bello, allora dovresti berne di più, perché non credo stia funzionando per ora.- rispose lei. Lui le tirò una gomitata scherzosa. -Antipatica.- disse sorridendo, detto questo si alzó allontanandosi per conto suo. 'Ma che fa? Mi lascia qui da sola?' Pensó Youn imbronciata. 'Non posso seguirlo come un cagnolino, ma non posso nemmeno rimanere qui da sola come una scema.' Mentre decideva sul da farsi, rientró Jb. -Ciao Taeyoun-si, ti stai divertendo?- -Sì, è un onore per me. Ma che fine hanno fatto i tuoi capelli rossi?- -Cambió di look.- Jb alzó le spalle. -Come mai sei tutta sola?- chiese sorseggiando acqua fresca da una bottiglietta. -Stavo, parlando con Jackson... ma mi ha lasciata qui. Che maleducato.- disse facendo il broncio. -Non te la prendere troppo, lui non ci pensa a queste cose. - -Non me la sono presa, è solo che...- -Che?- Youn fece una paura per sospirare. -Non mi piace restare da sola.- -Ahia, questo sospiro lascia intendere molte cose...- affermó Jb con aria vaga. Youn lo guardó con sguardo interrogativo. -Quando le ragazze sospirano e perché hanno preso una cotta, no?- Fortunatamente la ragazza non poteva vedere la sua faccia completamente arrossita. Era diventata rossa come un peperone, nonostante fosse rimasta immobile come al solito quando si emozionava. La scenetta di lei immobile che cambiava colore fece scoppiare Jb a ridere. Il ragazzo si scusava ma non riusciva a smettere di ridere. -Youn-si, rimarrà il nostro segreto te lo prometto. E mi farò perdonare per aver riso.- detto ciò le diede una pacca sulla spalla dopodiché si unì agli altri che stavano rientrando in sala.
Finalmente ritornarono a provare. Taeyoun sentì il cuore battere all'impazzata quando udì la sua canzone. Quella che non la faceva dormire tempo prima. Era proprio lei, la riconobbe dalle prime tre note iniziali. Per un pezzo Jackson ballava davanti agli altri. Youn poteva vederlo bene. Era felice di poter essere lì e poterlo vedere dal vivo. Quando ascoltava quella canzone, ormai più di un mese prima, la voce di Jackson le sembrava famigliare come se l'avesse sempre sentita, ma in realtà ancora non lo conosceva. E la sua immagine le appariva lontana e irraggiungibile, come un raggio di sole che può riscaldarti ma non può essere toccato. Adesso invece lui era lá davanti a lei. E rappresentava tutte le cose di cui aveva paura ma che allo stesso tempo desiderava. Tuttavia la canzone non era allegra o gioisa, anzi parlava di una coppia al limite che ormai non si amava più. Chissà se Jackson aveva mai amato qualcuno. Si chiese. Al ritornello, i membri agitavano in aria un dito cantando una strofa in inglese. Quel pezzo era ipnotico per lei. Quella canzone era entrata dentro di lei fino nelle ossa.
Taeyoun dovette tornare a casa. Sua madre voleva che entrambi i figli d'ora in poi fossero a casa per le cinque. -Vorrei accompagnarti ma ho ancora le prove e non posso andarmene così...- disse Jackson. Sembrava profondamente dispiaciuto ma allo stesso tempo forse si aspettava che Youn gli chiedesse di abbandonare le prove per lei. -Nom importa, starò attenta. Promesso.- Lui non pareva sollevato. -Sul serio, non mi accadrà nulla. Stai tranquillo.- insistette la ragazza cercando di essere il più rilassata possibile. -Chiamami se succede qualcosa allora. Stai attenta.- -lo saró.- Youn camminava lungo il fiume Han verso casa. L'acqua scintillava alla luce brillante del sole che pian piano si avvicinava all'orizzonte per poter tramontare. Aveva cominciato a fare freddo in quei giorni, così Youn indossava una felpa grande, si tiró le maniche sulle mani per proteggersi dalla frescura autunnale. Nella borsa i libri che si portava dietro per studiare sobbalzavano mentre gli scarponcini ticchettavano sul suolo. Era l'unico rumore che sentiva oltre quello dell'acqua del fiume. Stava pensando agli ultimi avvenimenti della giornata, arrossendo nel pensare al suo Jackson, quando la sua attenzione venne catturata da un dettaglio che non centrava con la sponda del fiume. -Signora Woo? - chiede Youn sbigottita. La sua vicina di casa si voltó. Era scalza, vestita casualmente come se fosse uscita di casa indossando le prime cose le fossero capitate. Non aveva nessun tipo di borsa. -Taeyoun.- la donna le sorride debolmente. -Stai tornando da scuola?- le chiese. Youn scosse la testa. -No io ero... signora Woo... cosa sta facendo sul bordo del fiume? È pericoloso.- La donna si voltó incantata verso il fiume. -Oh!- fece come destata da un lungo sogno. -Non mi ero resa conto.- -L'accompagno a casa.- Youn accompagnó la donna fin dentro casa dove le raccomandò di riguardarsi. Dopo quella scena, non si sentiva sicura sulla salute della donna. Aveva un brutto presentimento... Perché la gentile madre del suo vicino di casa, era scalza sul bordo del fiume? La risposta la inquietava. Intendeva forse... suicidarsi? Ma soprattutto perché?
Fanart:
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Cari lettori e care lettrici siete riusciti a capire di che canzone si tratta?
No?
Sopra c'è una fanart fatta da me di Jackson che è un indizio. È ispirata alla canzone magica di Youn.
Non avete ancora indovinato ?
Si tratta di..... - - - - -
IF YOU DO
Se avevate già indovinato è perché conoscevate già la canzone a menadito Altrimenti potete ascoltarla qua: