Quando cominciava a fare freddo Minjeen, la migliore amica di Youn, soleva vestirsi con abiti caldi e pesanti. Se c'era una cosa che pativa tremendamente era il freddo. Indossava così tanti strati di vestiti che doveva svegliarsi almeno dieci minuti prima del solito la mattina, per prepararsi in tempo.
Messo il cappotto e la scarpa di lana tutta intorno alla testa correva in strada per prendere la metropolitana e andare ai corsi universitari.
Youn l'aspettava davanti alla scuola cercandola con lo sguardo. Non sempre la riconosceva subito, imbacuccata com'era, sembrava un appendiabiti.
-Ehi, uomo delle nevi.- la salutò Youn .
Minjeen rispose ma non si sentì nulla a causa della sciarpa che le copriva la faccia fin sopra il naso.
Mancava poco meno di un mese alla sua partenza per Busan, quindi si stava dando da fare più che poteva con gli studi.
Ma non poteva vantarsi di essere svelta come Youn a recuperare. Anzi, era quel tipo di ragazza che, mentre studiava si accorgeva all'improvviso di star pensando a tutt'altra cosa.
Per fortuna era sempre piena di energie, quindi almeno in classe rimaneva attenta e non si addormentava, a differenza di Youn.
'Ecco di nuovo che dorme, sembra un angioletto' pensò sistemando una pila di libri davanti alla faccia dell'amica. Gli altri avrebbero potuto vedere che stava dormendo e disturbarla, o peggio farle foto simpatiche.
Due amiche, una sempre tra le nuvole e l'altra sempre che dormiva. Che accoppiata produttiva.
Il cellulare di Youn vibrò sul banco.
'Jackson' lesse Min.
Non poteva considerare la sua migliore amica una persona fortunata per ricevere messaggi da un idol, questo era dovuto al fatto che lui si comportava con lei come un amico, mentre lei desiderava con tutto il cuore di più.
Minjeen ripensò al ragazzo per cui aveva preso una cotta lei.
Ispidi capelli scuri, e delle bellissime labbra carnose. Il punto debole di Min.
La prima volta che notò quanto lo trovasse attraente fu quando, circa un anno prima era andata a casa di Youn e lo aveva incontrato nell'ascensore.
Alle orecchie portava gli auricolari con il volume altissimo. Minjeen riconobbe subito il gruppo che il ragazzo stava ascoltando: i Block B.
Un ascensore di un palazzo di lusso come quello in cui viveva Youn con il suo patrigno, poteva guastarsi una volta ogni mille anni, e ovviamente lo fece proprio quando Minjeen era all'interno.
Jiho, il vicino di casa di Youn, salvò la situazione per entrambi.
Minjeen, che soffre di claustrofobia, era già andata nel panico più totale. Si era immediatamente aggrappata alle maniglie dell'ascensore tremando.
Jiho senza dire una sola parola, aveva chiamato i tecnici della manutenzione e questi ultimi erano accorsi in meno di cinque minuti. Sembrava la cosa più semplice del mondo, ma per Minjeen sembrò esattamente il contrario.
Sì, come in uno stupido film d'amore americano, il secondo punto debole di Minjeen.-Min? Io dormo e tu sogni?- fece Youn dandole una gomitata.
Stava di nuovo fantasticando su Jiho, ripensando a quel giorno.
-Scusa, ero soprappensiero.- rispose mordendosi le labbra.
-Credo tu abbia scritto 'Ji-ho' sul banco con tanti cuoricini intorno.- disse Youn.
-Cosa?? Davvero?- Minjeen controllò allarmata, ma per fortuna Youn stava solo scherzando.
-Cattiva, mi hai mentito.- scherzò l'amica.
-Però prima ti è arrivato un messaggio da Jackson.- annunciò con sguardo malizioso.
-Sul serio?-
Youn controllò subito.
La sua espressione cambiò. Da felice com'era si rabbuiò.
-Che cosa dice? Youn?-
-Dice che la canzone non si può più registrare per vari problemi tecnici. Si scusa.- mormorò lei.
-Ma che problemi? Quelli che ha nel cervello!-
-Non ti arrabbiare, Min, questa è la politica delle case discografiche. Almeno ho cantato con lui. Sono già contenta così. -
-Però non ti lascia l'amaro in bocca? Non aver completato questa esperienza fino in fondo?-
Youn annuì. Poi riflettendoci la calma interiore che aveva cercato di mantenere svanì, lasciandole solo un gran nervoso.
-Si, mi fa imbestialire! Io lo odio ! Prima mi prega e poi va a finire così! Vorrei tanto prendergli quella testolina e schiacciarla!-
-Si, ma calmati. Ti stanno sentendo tutti.- la ammonì Minjeen.
Peggio di così non poteva andare. Che delusione.-Scusa.-
Sentirglielo dire di persona era un'altra cosa.
-Va bene, lo so che non dipende da te.- rispose lei.
-Allora perché hai quella faccia? Sembri delusissima da me.-
-Questa non è delusione, genio, è tristezza.-
Jackson rise. Che aveva da ridere quell'idiota patentato?
-Mi piace quando mi chiami genio.-
Lei arrossì. Sapeva essere davvero adorabile certe volte.
-Youn... per un po' non potremmo più vederci, sai il tour...-
La ragazza lo sapeva, ma cercava di non pensarci.
-Perciò voglio darti qualcosa, per non dimenticarti.-
'Che cosa? Sarà un bacio? Oddio.'
Jackson frugò nella tasca.
Ne estrasse qualcosa di argentato e luccicante.
Youn non capiva proprio cosa fosse.
Il ragazzo dischiuse la mano e tenendola aperta mostrò una moneta grande come il suo palmo. Era argentata con raffigurato un complesso drago cinese.
-Ma è una moneta! Non ne avevo mai vista una simile.-
-Ne ero sicuro.- disse lui soddisfatto.
-Quando sarò partito, lanciala. Se esce testa vuole che ti sto pensando.-
Youn girò la moneta. Se da un lato c'era la testa di un drago, dall'altra c'era invece la testa di una donna.
-Ma Jackson, sono tutte e due testa.- notò lei perplessa.
Per tutta risposta lui le diede sulla guancia un bacio lieve come i fiocchi di neve che pian piano cominciarono a scendere davanti al palazzo in cui abitava Youn, poi se ne andò. E lei lo guardò finche non divenne un punto lontano.If you...
Trailer parte 2 riaggiornato:
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MUL [Jackson Wang]
FanfictionIl destino trova sempre il modo di tornare da noi. Da bambina Taeyoun, una ragazza di padre coreano e madre cinese, viene salvata da un ragazzino e da quel momento continua a sperare di incontrarlo di nuovo prima o poi. Tutto cambia quando incontra...