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'Perché deve essere così educato e a modo davanti a mia madre? Sembra quasi un ragazzo normale'

Jackson stava riuscendo a far sorridere sua madre, come lei non era riuscita a fare, anche se ci aveva provato per giorni.
Era un po' gelosa. Voleva essere riuscita lei ad essere di supporto a sua madre in quel momento difficile, ma non ci era riuscita. Mentre quel ragazzo, spuntato dal nulla sembrava sapere alla perfezione come far stare meglio tutti.
'Quando c'era Jackson le persone sembrano molto più felici' pensó Taeyoun e le venne da sorridere.
Finito di cenare, un riconoscente Jackson, felice di aver mangiato così tanti manicaretti, venne accompagnato in strada da Youn.
-Comincia a fare freddino la sera.- disse Youn rabbrividendo.
-Torna subito dentro allora, non stare per strada a quest'ora.- rispose lui.
-Sei sicuro di sapere come tornare da solo?-
Lui annuì e di nuovo la spettinó accarezzandole la testa.
-Oltre ad essere bello sono anche molto sveglio sai?-
-Ehi, non mi spettinare.- disse lei proteggendosi la testa.
-Beh sembra che non ci vedremo per un po'- disse lui, - ma ti dó il permesso di passarmi a trovare. Buonanotte Taeyoun.-
Youn fece un profondo respiro mentre lo guardava allontanarsi.

-Che cosa?!?! Jackson Wang è stato a casa tua?- Minjeen era fuori di sè.
-Sì, ma era venuto solo a prendere dei fogli...non era una visita di cortesia.-
-Oddio Youn! Quel ragazzo è un angelo!- continuó l'amica.
-Un ... angelo? -
-Devi provarci con lui! -
Youn rise.
-Ma cosa dici Min, lo sai benissimo anche tu che il mio cuore è... -
-Sì, si lo so... è già impegnato. Ma non puoi sperare di incontrare di nuovo quel tizio. Probabilmente adesso è ad Hong Kong e non puoi lasciarti scappare Jackson dei Got7! Sei scema se lo fai.-
Youn le tiró un pizzicotto al braccio per farla stare zitta.
-Lo so perfettamente! Ma figurati se Jackson dei Got7 vuole me. Sei assurda quando fai questi ragionamenti. Solo perché una ragazza comune lo incontra per caso non significa che è destinata a stare con lui. Capisci?-
-Lo so che vivo nelle favole ma ti rendi conto di quale fortuna hai? Penso che il 90% della Corea vorrebbe essere te.-
Youn rabbrividì. Non l'aveva pensata in questo modo.
-Min, sto cercando di non pensarci. O impazzirò di sicuro.-
-Pensavo di aver superato la fase fangirl del kpop incallita, ma mi stai facendo ricadere nella mia malattia.- affermó Minjeen.
-Allora non è solo tua sorella ad essere pazza del kpop.-
Minjeen in quel momento era la ragazza più agitata del mondo.
Senza Bongsoo, Taeyoun non aveva molte scuse per andare alla casa discografica. Di aspettare fuori Jackson non se ne parlava o avrebbe dovuto vedersela con le fanatiche appostate sotto l'edificio. Non aveva nè il suo numero di telefono nè la sua mail. Non aveva nessun modo di incontrarlo. Senza Bongsoo, la ragazza rimaneva una comune cittadina coreana senza nessun contatto con idol belli e famosi.
Le vacanze estive erano finite e quindi doveva di nuovo vedersela con le lezioni universitarie. Di Bongsoo ancora nessuna traccia. Anche se le indagini proseguivano.
Se a sua madre mancava Bongsoo anche a lei mancava gironzolare per la casa discografica alla ricerca di Jackson.
Sorrise a quel pensiero. Se voleva ritrovare il diritto di vederlo, doveva trovare il patrigno ad ogni costo.

Dopo le lezioni Taeyoun si dirigeva a casa per ispezionare lo studio del patrigno. Era l'unico punto di partenza da cui poteva iniziare.
'Ji Bongsoo, insegnante di canto e dizione, nato il 4 marzo 1966, segni particolari: fastidioso e sbruffone'
Queste poche informazioni non le bastavano per trovare una pista, a sua madre era meglio non chiedere e suo fratello non poteva saperne molto.
Qualche giorno dopo, le ricerche non avevano dato frutti. Bongsoo era una persona normalissima, e la sua scomparsa era totalmente ingiustificata.
Mentre indagava in mezzo a scartoffie e carte di caramelle, il telefono fisso nello studio ricevette una chiamata.
'Ma certo il telefono, come ho fatto a non pensarci. È qui che riceve le sue chiamate segrete.'
Youn appoggió l apparecchio all'orecchio rimanendo in ascolto.
Sentì subito una voce.
-Pronto? Pronto? Signora Ji? Signora Ji è lei? Tae...Taeyoun?-
Taeyoun sobbalzó.
-C-Chi è?-
-Ah ma allora ci sei! Sono Jackson!-
'Lo so' voleva rispondere 'riconosco la tua voce.'
-Ah non ti avevo riconosciuto. Che c'è?-
-Devi scusarmi, è l'unico numero che conoscevo, devi venire subito qui. Devo parlarti di una cosa! -
'Oddio, che cosa vorrà mai... '
Le mani di Youn stavano sudando.
-Si tratta di Bongsoo.-
'Ah, sì certo... non poteva essere altrimenti. Chissà cosa stavo pensando'
Il cuore le batteva talmente forte che non riusciva a sentire nemmeno le parole del ragazzo. L'avrebbe rivisto, dopo più di una settimana. Forse lo stava troppo idealizzando nel ragazzo che amava da quando aveva otto anni, ma in quel momento pensava solo a quanto felice fosse nel risentire quella voce.

Quando raggiunse la casa discografica un addetto alle pulizie l'accompagnó all'interno dell'edificio tramite una porta secondaria.
L'uomo era vestito da uomo delle pulizie e indossava una mascherina è un cappellino.
Una volta entrati, si tolse la maschera per rivalersi essere niente di meno che Jackson.
-Stai bene vestito così, sicuro di non aver sbagliato lavoro?-
Lui le diede una gomitata.
-Seguimi.-
Il ragazzo si tolse la tuta rimanendo in jeans strappati e canottiera nera e gettó gli abiti del travestimento sotto il sottoscala.
Jackson prese per mano Youn, facendole correre il cuore all' impazzata, e la condusse al terzo piano.
-Ti ricordi i fogli che abbiamo preso l'altro giorno? -
Lei annuì.
-Bene. Ci sono varie correzioni alle canzoni, ma in fondo al plico... ho trovato questi.-
-Che cosa sarebbero?- chiese la ragazza ispezionando i fogli.
-La nostra mappa del tesoro per ritrovare Bongsoo- 


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MUL [Jackson Wang]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora