Jb era un ragazzo gentile e modesto. Nonostante avesse uno sguardo in grado di spezzare il cuore a qualsiasi ragazza, era in realtà molto più dolce di quel che Youn si aspettasse. Le era capitato di incontrarlo quando aiutava Bongsoo alla casa discografica, ma lei era quel tipo di ragazza che si accorgeva di un bel ragazzo solo se egli le piombava direttamente addosso. Ovviamente Jackson era un'eccezione.
-Allora le hai?- disse Jackson impaziente.
Youn annuì tirando fuori dalla borsa a tracolla un mazzetto di chiavi.
-Le copie delle chiavi dell'auto di Bongsoo.-
-Ragazzi non credete che la polizia abbia già ispezionato l'auto?- fede Jb.
Jackson gli pestò il piede.
-Non rovinare sempre tutto, sarà divertente giocare agli investigatori.-
-Se pensi che questo sia un gioco...- incominció la ragazza arrabbiandosi.
Jackson le premette un dito sulle labbra facendola ammutolire all'istante.
'Muoviti idiota!' Si rimproveró la ragazza. Ma i suoi muscoli si erano paralizzati.
Come previsto ispezionare l'auto del signor Ji si rivelò essere un buco nell'acqua.
Fino a quando Jb non scoprì un piccolo pezzetto di carta arrotolato è nascosto sotto il sedile.
-Onestamente pensavo fosse un chewing-gum rinsecchito.- disse il ragazzo.
-Che schifo.- commentó Jackson.
Youn prese il pezzetto di carta arrotolato scoprendovi all'interno un chewing-gum masticato. La carta però si rivelò essere uno scontrino.
-Sembrerebbe una ricevuta...- commentó la ragazza.
-Ha speso 5 milioni di won. - esclamò Jb avvicinandosi a lei.
-Però non si legge cosa ha acquistato e dove.-
-Voi due sembrate proprio una squadra di investigatori. Mi sento quasi di troppo.- disse Jackson.
-Sei geloso?- rise Jb.
-Sì, lo sai che ti voglio tutto per me.- rispose Jackson soffiandogli un bacio scherzoso.
Jb era piuttosto intelligente osservando che il chewing-gum non era secco, ma in realtà era appena stato masticato.
-Ragazzi... questo significa che qualcuno è appena stato qui.-
Youn rabbrividì. Automaticamente i tre ragazzi si girarono a guardarsi intorno.
-A-andiamo via.- sentenziò Jackson.
Nel parcheggio echeggiò un rumore poi un antifurto cominció a squillare all'impazzata. Jackson soffocò un urletto aggrappandosi con le unghie al braccio di Youn.
Dal momento che Jackson insisteva per scappare, Taeyoun non poté fare altro andare via dal parcheggio.
-Allora io cercherò di spostare la gomma per provare a identificare la ricevuta.- disse Jb.
Gli altri annuirono.
-Tu, Taeyoun, resta in allerta, e tu Jackson... cerca di non combinare guai.- aggiunse.
Sembrava un vero leader, se si fosse alleata solo con quella testa di pollo di Jackson, non avrebbe mai trovato Bongsoo nemmeno tra mille anni.
Taeyoun tornó a casa, aspettando l'orario giusto per andare a prendere il suo fratellino Taehyung da scuola.Dal balcone di casa di Taeyoun si poteva vedere una vista mozzafiato sui grattacieli più importanti di Seoul, seppure fossero in lontananza e leggermente sfocati dalla coltre di smog che sovrastava tutta la città.
'Sono comunque più bassi dei grattacieli di Hong Kong.' Pensó la ragazza che non voleva ammettere a se stessa quanto in realtà, col tempo, si fosse affezionata alla Corea. Respingerla a causa di suo padre non era l'atteggiamento giusto, e questo lei lo percepiva. Ma talvolta non riusciva a non pensare con malinconia ad Hong Kong.
Quando inizió le scuole medie, in Corea, non conosceva nessuno.
L'unico ragazzino della sua età che conosceva era il suo vicino di casa ma frequentava un'altra scuola ed era più grande di lei.
Sola e sperduta, parlando un coreano imperfetto, era spesso isolata dagli altri. Anche se cercava di far amicizia, le risultava particolarmente difficile in quell'ambiente che considerava estraneo. Però, in quei momenti difficili, continuava a pensare al suo angelo custode, al ragazzo che l'aveva salvata. Chiudeva gli occhi e immaginava che riaprendoli lui sarebbe comparso davanti a lei. Ma più passavano gli anni più l'immagine di lui si offuscava, per quando Youn si aggrappasse ad essa.
'Ti prego, non sparire'. Solo che lo aveva fatto.Il campanello suonó destando Taeyoun dai suoi pensieri.
Rientró in casa chiudendo la vetrata del balcone dietro le sue spalle e andò ad aprire.
Il ragazzo che abitava nello stesso pianerottolo della famiglia Ji, era molto più alto di Youn.
-Jiho!- esclamò la ragazza.
-Ciao Taeyoun, la mamma è in casa?-
Youn annuì notando che il ragazzo teneva in una mano una lettera. Appena si fu accorto dell'interesse di Youn verso la lettera, la nascose un poco dietro la gamba.
Molto strano.
-Cosa devi dirle?-
-Devo parlarle... per conto di mia madre.-
-Tua madre non poteva venire di persona? Sta bene?-
-Così mi è stato detto.-
Quel ragazzo con cui Taeyoun giocava da piccola sembrava molto diverso. Lo ricordava solare e timido, mentre ora era perennemente circondato da un alone di mistero, inoltre da quando Taeyoun si era fatta degli amici, avevano smesso di frequentarsi.
Alla fine, dopo che il ragazzo aveva insistito, Youn l'aveva lasciato entrare, dove potè consegnare la lettera alla signora Ji.
La donna si chiuse nello studio del marito a leggere la lettera, mentre Youn si preoccupava nel soggiorno.
L'attesa che separava Youn dal conoscere il contenuto della lettera fu estenuante.
SBAM! La porta dello studio si aprì di colpo sbattendo contro il muro.
-Mamma!- Youn si alzó di colpo dal divano.
-Tesoro...-
La mamma era completamente bianca in volto. La fronte era imperlata di gocce di sudore.
La donna guardava intorno a sè stringendosi il petto con la mano e con l'altra teneva la lettera ormai aperta.
-Mamma che succede? Mamma?-
Vedere sua madre nel panico fu terribile. Taeyoun la pregó di parlarle ma la madre non riusciva a risponderle, finché finalmente non riuscì a toglierle dalle mani la lettera accartocciata.
Quando la lesse si sentì mancare.
Non poteva lontanamente immaginare che mentre pensava il suo adorato fratellino Taehyung a scuola e al sicuro, era stato in realtà sequestrato. E quella che stringeva tra le dita era una richiesta di riscatto.
Taeyoun si sentì le gambe molli. Cedette piombando al suolo.
-Tae...-
Questa era quel tipo di situazione in cui anche Taeyoun, abituata a controllare le sue emozioni, si spezzava.Se siete arrivati a leggere fin qui grazie mille ♥️♥️
In copertina veduta sul distretto di Gangnam, il distretto più chic di Seoul.
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MUL [Jackson Wang]
FanfictionIl destino trova sempre il modo di tornare da noi. Da bambina Taeyoun, una ragazza di padre coreano e madre cinese, viene salvata da un ragazzino e da quel momento continua a sperare di incontrarlo di nuovo prima o poi. Tutto cambia quando incontra...