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Il giorno del concerto sembrava non arrivare mai, e le occasioni per intrufolarsi nella sede della casa discografica di Jackson erano molto scarse. Non vederlo faceva sentire Youn a disagio.
-Jackson è sempre più impegnato, finirà che si dimenticherà di me.- piagnucolava affranta con Minjeen.
-Ma no che non si dimentica. Perché non gli chiedi di uscire?-
-Cosa? Ma sei impazzita? Non posso chiedere a Jackson di uscire.-
Taeyoun aveva la testa abbandonata sul tavolo di casa, sconsolata.
-Senza un permesso speciale non mi faranno nemmeno entrare nella casa discografica. Quindi mi tocca aspettare che mi contatti lui. Ma non lo fa.-
-Non aveva detto di volerti aiutare ad ogni costo per ritrovare il tuo patrigno?-
-Non più da quando l'ha tramortito con un bastone da passeggio.- (sì, Bongsoo porta il bastone da passeggio).
Senz'altro la vita quotidiana di un idol era piena di impegni, appuntamenti, meeting, riunioni, prove e chissà cos'altro. Youn non poteva fare altro che concentrarsi sugli studi insieme a Min, come stavano provando a fare quel pomeriggio; uno dei tanti passati insieme a spettegolare e parlare di altro anziché studiare sul serio.
-Ieri sono andata a trovare la signora Woo.- affermó Youn abbassando la voce.
-Mh, e come sta?-
-Bene. Sembra come al solito. Ma in realtà... qualcosa non mi convince.-
-Tienimi aggiornata.-
La conversazione finì lì. Ancora Youn non sapeva spiegare lo strano comportamento della donna. Ma qualcosa le diceva che il responsabile era il figlio. Ma questo non lo disse all'amica, sapendo della sua cotta per il ragazzo.

Il giorno del concerto era imminente. I biglietti erano pronti. Youn conserva il suo dentro uno dei suoi tanti libri, al sicuro. Non sapeva ancora cosa indossare. Si sentiva a disagio perché conosceva Jackson e vederlo come 'fan' la metteva in soggezione, ma cercava di non farsi troppe paranoie.
'Penserà che sono andata per lui. Scoprirà tutto. Sa già tutto. Come farò a guardarlo in faccia d'ora in poi? Non ci vado. Si ci vado. Anzi no meglio di no. Però ho pagato ormai. Vorrei vederlo. Cosa faccio?'
La testa della ragazza sembrava emettere fumo ormai.
'Perchè sono così?' Era la domanda che si poneva spesso ultimamente.

Con il passare dei giorni ormai arrivó ottobre. Di Jackson nessuna notizia. Possibile fosse così impegnato da non poterle mandare neanche un messaggio? Ormai si erano scambiati i numeri di telefono.
Taeyoun cercó di non pensarci troppo ma decise di preoccuparsi su cosa mettere il giorno del concerto, tra ormai due soli giorni.
Myeong-dong non era molto vicino a casa sua nella periferia del distretto di Gangnam, ma era il posto che Youn preferiva per fare compere. Uscì di casa presto per dirigersi quindi a Jung-gu.
Sotto casa incontró la signora Woo che rincasava. Sembrava avere lo sguardo spento.
-Buongiorno signora Woo.-
-Buongiorno Taeyoun. -
-Vuole che l'aiuti con le borse della spesa? -
-Oh, no. Ci penserà Jiho.-
Era dunque tornato? Youn si illuminó.
-Ma non era a Busan?-
La donna si rabbuiò di colpo come se improvvisamente la luce del giorno avesse smesso di illuminarla.
-Ah... già. Mi ero dimenticata.-
La signora Woo socchiuse il portone lasciando Youn di nuovo da sola.
La ragazza non riusciva a capire che cosa stava stava succedendo alla sua vicina di casa.

Due giorni dopo, finalmente, l'atteso concerto ebbe inizio.
La folla era così immensa che Taeyoun, Minjeen e la sorella dovettero tenersi sempre per mano per non perdersi.
Cercarono di farsi spazio tra le fan impazzite.
-Non pensavo che facessero così tanto successo. Mi fa sentire una stupida.-
-Perché sei innamorata di un idol super adorato da milioni di persone nel mondo?-
Youn annuì.
-Beh non devi stupirti, sei kpopper da troppo poco tempo.- disse la sorella e Min.

Ovviamente il concerto fu fantastico. Taeyoun, la ragazza che non si era mai dimostrata interessata al kpop si stava divertendo come non mai. Non poteva crederci, tutte quelle persone esultanti, le luci spettacolari, la musica che le batteva nel cuore.
Jackson illuminato sul palco, gocce di sudore gli imperlavano la fronte, e gli correvano lungo il collo.
Ballava, cantava. La sua voce affaticata era però carica di passione così tanto da investire gli spettatori con svariati tipi di emozioni.
Non era semplicemente una coreografia su una canzone, vista dal vivo, sul palco, sembrava molto di più.
Youn era orgogliosa di lui. E felice per se stessa che aveva avuto la fortuna di conoscerlo.
Ma adesso doveva tornare alla realtà. Jackson era una stella sgargiante nel cielo, mentre lei era uno dei tanti pesci nell'oceano. Forse aveva potuto ammirare quella stella saltando per un attimo fuori dall'acqua, ma la gravità l'avrebbe riportata sul fondo oscuro del mare.
Ad un certo punto mentre pensava ciò, Jackson scese dal palco per salutare le fans. Si voltó dalla sua parte e lei si immobilizzò. Probabilmente fu proprio perché, in mezzo a tutte quelle persone che si dimenavano a destra e a manca era più facile notarne una perfettamente immobile in seconda fila, che Jackson si accorse di Youn.
La guardó e le sorrise. Anche se alla ragazza pensò di vedere tutto a rallentatore, fu un momento brevissimo.
Quel sorriso voleva dire tutto o niente. Voleva dire: 'sono contento che tu sia venuta non me lo aspettavo' oppure 'toh, un'altra fan ai miei piedi'.
Quale delle due?

In seguito al concerto era data la possibilità a chi aveva acquistato il biglietto bonus di partecipare ad un fanmeeting speciale. Minjeen andó per prima seguita dalla sorella. Semplicemente potevamo incontrare i membri uno per uno per avere da loro un autografo. Youn sentiva le gambe tremarle. L'emozione del concerto l'aveva sul serio spossata come non mai, ma come sempre agli occhi degli altri sembrava una ragazza perfettamente calma.
-Ecco la mia amica Youn.- esclamò Jackson.
-Sono venuta solo per salutarvi.- spiegó lei come se niente fosse.
-Non c'è nulla di male se sei venuta per vedere me.- disse lui scherzoso.
Jb rise fra sè, ma per fortuna solo Taeyoun lo notó.
-Fammi questo autografo così posso andare a dormire.-
-Come mai questa acidità? Non ti è piaciuta l'esibizione? Da quando ti ho vista là in mezzo come una statua ho ballato solo per te.- ma probabilmente stava scherzando. Aveva ancora l'adrenalina in circolazione e il concerto l'aveva eccitato più del solito, quindi diceva cose senza pensarle.
Youn però era già paralizzata e non riusciva a sposarti da davanti a lui.
Sentiva di essere osservata dalle altre fans che aspettavamo si muovesse.
-Taeyoun... dì la verità. Ti è piaciuta?- chiese Jackson a bassa voce risvegliandola dai suoi pensieri.
Lei sorrise.
-Tanto.- rispose timidamente ma anche con un sorriso felice sulle labbra. Voleva che Jackson almeno sapesse che la rendeva felice, anche se non poteva dirgli in che modo.
O forse... le cose stavano per cambiare?

 le cose stavano per cambiare?

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MUL [Jackson Wang]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora