Capitolo 39

89 12 2
                                    

Giorno sucessivo,primo pomeriggio.

*inizio conversazione*
Ragazzi disturbiamo se per stasera si unisce a noi mio fratello? Si annoia a casa. -Biondo

No,non ti preoccupare. Quando volete, venite a casa così ci organizziamo per uscire.-Superman
*fine conversazione*

Dai ragazzi non vi preoccupate di me,la mia opinione,pff ma chi se ne fotte!
Infatti tu non conti niente.
Ma vai a quel paese.
Mi indichi la strada?
Eppure io credevo che tu la sapessi a memoria...

"Caaam."lo chiamo mentre scendo le scale.

"Cam!"grido ancora più forte. Ma è sordo?!
"Cameron Alexander Smith!"grido appena noto che è comodamente seduto sul divano.

"Dimmi."risponde tranquillo.

No ok ma questo è ritardato o è una messa in scena da quando è nato? No giusto per capire, perché è leggermente fastidioso. Se lo fosse dalla nascita però sarebbe giustificato.

"Beh. Cosa vuoi."mi domanda ridendo. Eh si ridi, ridi.

"Perché hai accettato a far venire qui anche suo fratello?"ovviamente è sottinteso che parliamo di Johnson.

"Che fastidio ti da? È anche più grande di noi ed in teoria dovrebbe essere più responsabile."
"In teoria! Tra la teoria e la pratica c'è però differenza non credi?"gli rispondo infastidita.
"Si certo ora vieni qui e stai un pochino zitta."dice tirandomi per un braccio sul divano. Già,ha la delicatezza di un rinoceronte.
"Comunque Alec è simpatico." continua a replicare.
"Come lo sai tu? Non è mai venuto qui."rispondo imbronciata.
"No,però una volta ero a casa di Johnson e abbiamo fatto una videochiamata. Abbiamo scherzato insieme per circa un'oretta e c'era anche Josh quindi tu sei l'unica qui che non lo conosce. Cretinetta."
"Simpatico come sempre tu."rispondo sarcastica.

Sono nella mia stanza ad aspettare l'arrivo dei ragazzi.
In questo momento sono stesa sul mio letto mentre lancio in alto una pallina da tennis e guardo il soffitto.
Ed è proprio in questi momenti che inizio a pensare e sinceramente (almeno per me) non è una bella cosa.
Vi è mai capitato di avere quei periodi 'no' nei quali vi sembra che tutto vada come voi non vorreste? Beh,credo di si visto che nessuno ha una vita perfetta e che tutti hanno dei problemi. Ed anch'io come tutti li ho.

Poi mi capitano (anche se raramente ma che  detesto ugualmente) quei momenti in cui mi fermo a pensare a ciò che mi è successo negli ultimi anni e mi domando: ma davvero mi sono capitate così tante cose in periodo di tempo così breve? E la risposta è ovviamente si!
Io dico sempre che non vorrei mai la vita perfetta,perché poi sarebbe noiosa,ma solo un po' più semplice.
E no,non sono incoerente perché i problemi servono per superarli e renderci più forti ma non per demolirci.
Ed è quando veniamo demoliti che compare anche 'magicamente' il dolore,ed insieme questi due sono capaci  di farti impazzire.
Mio fratello ne è la dimostrazione. Non si è ancora reso conto che a causa del dolore che sta provando la sua vita sta andando a rotoli, e che con lui però sta distruggendo la vita anche di altri,ad esempio Mahogany che credeva che lui fosse realmente fosse il ragazzo perfetto e,soprattutto,che l'amasse per ciò che è.

Purtroppo non tutto va come noi vorremo.
Ci sono i momenti che ti senti felice e poi 'Boooom',improvvisamente cade il macigno che ti butta giù e che non sai se riuscirai a toglierti di dosso. I più fortunati ci riescono mentre quelli che lo sono di meno o ci mettono tanto o non ci riescono proprio e se lo trascinano costantemente.
Io credo di essermene liberata ma Josh...beh lui non saprei,sta ancora molto male ma fortunatamente non più  come prima.
Fino a sei mesi fa nessuno si poteva avvicinare a lui se non la sua famiglia e gli amici più intimi,tra cui anche Mahogany.
Lui probabilmente credeva che instaurare un rapporto più profondo con una persona che le era stata accanto in quel periodo l'avrebbe aiutato ad andare avanti,dimenticare o per lo meno stare meglio. Solo che non ci è riuscito e questi sono i risultati: la mia migliore amica distrutta,mio fratello anche e il rapporto di amicizia tra i due che esisteva prima,distrutto.

"Lara dai scendi. Sono arrivati i ragazzi." mi richiama Cameron affacciandosi nella mia camera.
"Si arrivo tra due minuti."dico iniziando ad alzarmi dal letto.
Mi sistemo un po' per essere decente e scendo le scale.
Quando arrivo alla rampa che porta al salotto,vedo che sono ancora in piedi e l'unico che nota il mio arrivo è Johnson,il quale accenna un sorriso, gesto che però non passa inosservato a quello che suppongo sia il fratello che si volta all'istante verso la mia direzione.
Calma ragazzo. Troppo curioso.
Probabile.

"Ciao." li saluto scendendo l'ultimo scalino.
"Ciao. Piacere,io sono Alec. Il fratello maggiore di quell'individuino."si presenta facendo un cenno del capo verso il fratello e porgendo la mano verso di me.
"Piacere io sono Lara,la sorella di Cam."gli rispondo cortese stringendogli la mano.
"Perché con lui ti sei presentata tutta cortese ed invece con me quando mi cadesti sopra ti rifiutasti persino di dirmi il tuo nome?"mi domanda Johnson facendo il finto offeso.
"Lui è carino."dico facendogli l'occhiolino.
"Booooom! Lara già mi stai simpatica. Batti cinque!"dice Alec ridendo.
"Fratello la ragazza è tosta."continua verso il fratello.
"Eh già. Brutta strega se ti prendo!"esclama per poi iniziare a rincorrermi.
"AAAAAAAAAAAH"grido ridendo iniziando a correre per il salone.

"Stop,stop,stop. Mi arrendo." dico dopo un po'.
"Ragazzi io mi vado a fare un panino." continuo dopo essermi ripresa andando verso la cucina.
"Anche per noiii."grida mio fratello stravaccato sul divano.
Secondo me tra poco diventeranno una cosa sola.
"No. Solo per Alec."mi volto verso di loro ridendo e poi continuo ad andare verso la cucina.
"Grazie amore. Fratello comunque te la sei scelta bene."
Mi volto verso di loro e vedo Johnson che prima si da una manata sulla fronte esasperato dal comportamento del fratello, e poi gli da uno schiaffo amichevole sulla testa credendo che io mi fossi già voltata per andare in cucina. Ma cos?!

                                                                           ************************

"Ragazzi io esco." li avviso mentre mi sistemo i capelli allo specchio dell'ingresso.
"Dove vai?" mi chiede Johnson sbucando da dietro le mie spalle.
"Brutto cretino mi hai fatto prendere un infarto!"lo rimprovero portandomi una mano al petto.

"Rispondimi."continua lui senza neanche scusarsi. Ma vai a cagare stronzo.
"Siccome non mi vuoi dire dove vai io non ti faccio uscire di casa."mi ricatta,sorridendo beffardo.
"Ah e per quale oscuro motivo. Mica sei mio fratello. CAMMMMMM!" lo chiamo.

"Io non ci sonoooo."grida mentre sale le scale ridendo con Alec.
"Ops."mi risponde facendo spallucce con quel sorrisetto stampato sul volto.

"Uffa Biondo spostati,voglio uscire.E poi cosa vuoi da me? Ti sei 'insediato' in casa mia dalle 16.30 circa ed ora sono le 19 . Ho bisogno anche dei miei spazi."

"Come mi hai chiamato?" mi domanda ridacchiando in imbarazzo.
Oddio fino a due secondi fa sembrava un bad boy,tipo quelli dei libri che bloccano la protagonista all'ingresso e che per non farla uscire la bacia ed ora fa il cucciolotto indifeso? Non ci posso credere.

Ti rendi conto che, anche se indirettamente,hai detto che volevi che ti baciasse?
Ma tu di che sostanze ti droghi?
Certo,certo. Comunque lo sai anche tu che desideri che lui ti baci ma che non lo vuoi ammettere.
Si,si,proprio così. Ma vai via. Capite il mio sarcasmo però eh...

"Biondo(?)." Oh dio perchè adesso sembro io quella in imbarazzo?
Perchè lo sei forse?
Ma ti stai un pochino zitta?
Eh va bene solo per questa volta.

"Beh mi dici dove vai?"mi domanda di nuovo, con la stessa sicurezza di prima.
"A fare un giro. Ripeto:cosa vuoi da me?"gli ridomando,visto che non mi ha ancora risposto.
"Che tu rimanga qui con me."

Spazio ritardataria
Chiedo umilmente perdono per il ritardo *si inginocchia*
Cooomunque:volevo ringraziarvi tutti/e per il sostegno e per il fatto che siamo quasi arrivati a 7,5K! Grazie mille *-*
Cercherò di aggiornare più frequentemente e scusatemi ancora per il ritardo.
Baci. Anna♡

P.s. A breve ci sarà una sorpresa


Un incontro casuale || Jack JohnsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora