"Jessie!!" Saltai letteralmente sul sedile.
"Ma....Anna!! Non mi puoi svegliare così! Il mio povero cuore!"
Mi misi una mano sul cuore in modo tratrale, mentre l'insensibile si stava strozzando dalle risate.
"Hai ragione...avrei dovuto lanciarti l'acqua" disse cercando di respirare normalmente.
"Ringrazia il cielo che sei mia amica....e che sono contro la violenza" niente da fare, continuava a ridere.
"Ma....pensandoci...potrei sempre cambiare opinione" guardai Anna come una pazza affetta da qualche strano istinto omicida, e lei diventò seria tutto a un tratto.
"Ragazze!! Ma vi muovete!? Siamo arrivate!!" Ci gridava Diana, da una parte sconosciuta dell'aereo.
"Uhm...se questo aereo é in grado di riportarmi a Miami allora io non mi ci stacco piú" mi aggrappai al sedile, e la cosa peggiore é che ero seria.
"Signorina?" L'hostess dalla faccia da topo richiamò la mia attenzione
"Mi dica tutto" risposi.
"Il prossimo atterraggio é in Marocco" .
Oh no, io non so una parola di marocchino! ...ma ho una C in spagnolo.
"Uhm...sisi...uhm...fantastico aereo....alla prossima e...ci si vede"
Uscii al piú presto da quella specie di scatola di metallo.
In strada Diana sembrava letteralmente in estasi per qualsiasi cosa, anche le cose piú inutili.
"Oh Mio Dio!! É un albero quello?"
"Oh guarda!! Un treno!!"
"Un cagnolino!! Ma che carino!!".Ad un certo punto credo di aver inghiottito il mio stesso vomito, non so se per la fame o per le cavolate che diceva Diana.
"Diana? Che ne dici di visitare quel fast food? Mi sembra molto istruttivo...sopratutto il cheese burger" dissi iniziando ad incamminarmi, tutta convinta verso la grande scritta 'Nando's '.
"Nonono!! Ci sono ancora un sacco di cose da vedere" tirò fuori la cartina esattamente di fronte ai miei occhi.
"Vedi questa cattedrale? Non é molto lontana...saranno uhm...1 o 2 kilometri" a quei numeri strabuzzai gli occhi. Tutti lo sanno che odio la ginnastica, e il mio fisico ne é la prova.
"Adesso ascoltami Diana...tu vai a visitare questa chiesa, mentre io faccio un po' di...cultura gastronomica" era comprensibile che Diana mi guardasse storto, ma cosa ci potevo fare? Il mio stomaco gridava vendetta.
"Aaah!! Diana abbiamo 6 mesi per visitare tutto quello che vuoi, fammi mangiare! Ti imploro!! ".
Anna attiró la nostra attenzione in modo non deltutto positivo.
"Nando's oddio!!! É il preferito di Niall!! Forza! Cosa spettate ad entrare?" era leggermente raccapricciante.
"Oh Gesú" imprecai sotto voce.
Due minuti dopo un enorme cheese burger era davanti ai miei occhi, trattenni qualche lacrima, prima di addentarlo.
"Ma tu fai schifo" mi guardò schifata Diana.
"Grazie..me lo dicono in molti" dissi a bocca piena.
Notai Anna che si stava sbrodolando con il suo enorme panino....poi sarei io quella che fa schifo? Bah.
Finito di mangiare una domanda mi invase i pensieri "Diana ma...dove hai detto che dormiamo?" In quel momento Diana scivoló giu dalla sedia andando a pagare i panini.
"Anna tu sai dove dormiamo?" Anna scosse la testa preoccupata.
"Diana...dove hai detto che dormiamo?" Richiedetti a Diana scandendo al meglio le parole
"Non l'ho detto" rispose, cercando di essere indifferente. Avevo un brutto presentimento.
"É una mia impressione o nemmeno tu sai dove dormiremo?" Speravo fosse uno scherzo.
"Ecco...speravo di trovare un.. ecco, un hotel"
"Speravi?"
"Uhm...si".
Per strada pregavo per qualche cartello con una scritta a caratteri cubitali 'AFFITTASI APPARTAMENTO CON CUCCIA PER GUERRIERE MASAI' (sapete...per Anna).
Intanto c'era un'accesa discussione tra le mie due migliori amiche...non era un bello spettacolo.
"Non posso credere che tu non ce l'abbia detto!" Gridó Anna.
"Non é colpa mia se Jessie doveva mangiare!" Rispondeva.
"Ora non dare la colpa a Jessie!!" A volte era bello essere difesa.
"La volete finire!? Cerchiamo qualche buon uomo che ci ospiti" dissi guardandomi attorno...si beh...era palese che eravamo turiste.
Come se non bastasse inizió a piovere a dirotto.
"Bella vacanza Diana, grazie..." sorrisi falsamente.
"Vedremo il mondo..l'irlanda, gli irlandesi....ma che cosa avevi mangiato di sbagliato per dire queste cavolate?!" Gridai.
Diana sembrava non ascoltarmi e si avvicinó ad una signora.
"Signora! Scusi...io e le mie amiche siamo appena arrivate dalla Florida. Non é che ci potrebbe ospitare a casa sua per una notte e basta?"
La guardó speranzosa, mentre io imprecavo sotto voce a causa delle figuracce che ci capitava di fare.
"Certo! Seguitemi...la mia casa é qua vicino!"
"Dice sul serio!?" quasi mi inginocchiavo davanti a quella gran donna.
"Non vi lascio mica qua a bagnarvi".
"Sia lodato Gesú Cristo e i suoi figli!!!" Basta, pregare Jessie.
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Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...