JESSIE'S POV
"Hey" mi fece Niall.
"Ciao" replicai, guardando il panorama dal muretto.
"Te dai l'aria di essere la piú scorbutica, sai?" ma che pallone gonfiato.
"Ma non mi dire..." feci finta di aver visto qualcosa di estremamente interessante all'orizzonte...in effetti c'era un piccione che si stava strozzando con le briciole di pane di una vecchietta...interessante, mi spostai lontano dal biondo.
"Non ho detto che questo non mi piaccia" aggiunse raggiungendomi.
"Niall?"
"Si?"
Mi fermai.
"Fammi un favore : Smettila. Di. Dire. Cavolate." piegai la testa verso destra in un sorriso antipatico, lasciando forse deluso il principe azzurro. Ma io dico!
Scorbutica a me? Non ho bisogno di essergli simpatica....sono simpatica ad un sacco di gente, quindi...quindi chi se ne frega di Niall L'irlandese Horan.
"Si....tu di sicuro mi piaci" mi tagliò la strada, spero si notasse quanto volevo picchiarlo.
"Che grande notizia!" dissi alzando le braccia in aria. Quale momento perfetto per fare del buon sarcasmo? No, Jessie...sbagliato, sbagliato, sbagliato.
"Ascolta Horan..io non sono venuta a Mulligar per trovare l'amore della mia vita, ammesso che ne esista uno, ma perché la mia migliore amica mi ha costretta a venire in questa bellissima città, popolata purtroppo da elementi come te, che io non sopporto.
Perció, se ora non ti dispiace, dovrei ammirare il paesaggio" stavolta cercai di non farmi raggiungere dal tipo.
Girai svariati angoli, perfetto...ora dove sono? Cercai il cartello della via, non si poteva nemmeno leggere.
"Non mi sono persa, no no" mi rassicurai, continuando a camminare come una di quelle modelle spigolose in passerella.
"No..non mi sono persa...non posso perdermi" so cosa fare in certi momenti... bere un caffé.
Entrai in uno Starbucks.
"Caffé con tanto tanto zucchero, perfavore" dissi alla ragazza.
"Grazie" il caffé scottava, infatti lo sputai, la mia lingua si stava sciogliendo.
"Ahia, Ahia, Ahia!" Imprecai per cinque lunghi minuti, chiedendomi perché le cose brutte accadano proprio alla brava gente.
"Posso?" mi chiese un tipo incappucciato mentre io mi facevo aria alla lingua.
"Non credo di conoscerti, perció mi pare giusto avvertirti che sono cintura nera di kung-fu" dissi a Niall.
Fa finta di non conoscerlo, fa finta di non conoscerlo, fa finta di non conoscerlo. Non lo conosco, non lo conosco, non lo conosco.
"Scema, sono io" si sedette di fronte a me, eppure credevo di avergli già detto che non potevo vederlo.
"Già, appunto" mi alzai con la mia lava...hem, volevo dire caffé, in mano.
"Perché? Cosa ho fatto di male?" mi chiedeva. Alzai gli occhi al cielo.
"Jessie?" fingi di non sentirlo, fingi di non sentirlo, fingi di non sentirlo.
"Jessie?" fingi di non sentirlo, fingi di non....
"Jessie?"
Aaah ma vaffanculo.
"Che vuoi?!" mi girai sbattendo la fronte contro quella di Niall...un male cane.
"Oddio va tutto bene?!" chiese vedendomi quasi a terra.
"Si, cavolo, una meraviglia!!" mi sedetti su una panchina, per poi accorgermi che era bagnata, cazzo...davvero!?
Dio mi odia?! É ufficiale...ho fatto qualcosa di male in una mia vita passata che devo scontare....é ovvio.
"Credo ti verrà un bernoccolo" mi disse il 'Dottor Horan'
"Sai sempre come far star meglio una persona tu, eh?" che rabbia.
Niall si mise a ridere "Vorrei che le mie disgrazie siano prese sul serio" e Niall cercò di trattenersi.
"Scusa" cavolo che begli occhi però...Oh ma andiamo!
"Va meglio?" mi chiese.
"Molto meglio" mi accorsi solo con la risatina di Niall, di essermi completamente imbambolata nei suoi occhi.
"Ecco perché non ti sopporto.."
"Come?"
"Non vedi? Ti credi Dio sceso in terra.." lui fece spallucce, come per dire 'Beh....lo sono'.
"NIALL!! QUELLO É NIALL HORAN DEGLI ONE DIRECTION!!!" una ragazza gridó, e in tre secondi le ragazzine erano venti, sembravano i piccioni che mangiavano le briciole della vecchietta.
"Oh no...vieni!" mi prese la mano trascinandomi via, ancora riuscivo a sentire le ragazzine gridare.
"É LA TUA FIDANZATA QUELLA!? NIALL!! UNA FOTO NIALL!!" Fidanzata? Foto? Fidanzata???
"Ma perché gridano!?"
"Perché io sono Niall Horan, genio" mi fermai puntando i talloni a terra.
"Ma io non sono famosa...sei tu il famoso, io che centro?"
"Non fare tante storie, ormai ti hanno vista con me, punto" e la corsa ricominció.
Dopo cinque minuti stavo collassando.
"Ti prego, ti prego...voglio morire qua...scappa senza di me...io non ce la faccio piú" sospiravo tra una frase e l'altra.
"Non credo ci stiano piú seguendo da dieci minuti piú o meno" disse tranquillo, lo guardai male...malissimo.
"Voglio ucciderti" gli dissi.
"Magari quando siamo arrivati a casa, ok?"
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Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...