||CAPITOLO 22||
~JESSIE'S POW~
Ed é proprio quando da lontano, nel cielo, vediamo arrivarci addosso un enorme jet privato con la scritta a caratteri cubitali "o n e d i r e c t i o n" che capiamo che, loro, stanno arrivando.
Mentalmente mando a fanculo il mondo, ma sinceramente con poca energia essendo le quattro e un quarto di mattina.
Poi ho anche ideato una tecnica stanotte, dopo aver letto il "dolcissimo" messaggino di Louis, dove, con molto tatto, mi ha scaricata ancora prima che ci mettessimo insieme....roba da matti.
Beh....ad ogni modo...il mio piano consiste nel....no, ho mentito, non ho un piano.Se non quello di deprimermi inesorabilmente in silenzio. Eh si cazzo! Avrebbe almeno potuto baciarmi un'altra volta.
"Ciao ragazze!" vediamo scendere in ordine Zayn, Harry, Niall, Liam e ...Louis
"Ciao Jessie" mi guarda con occhi melensi.
Ma fottiti.
Accenno un sorriso antipatico, mettendomi la borsa pesante sulle spalle, e sorpassando la sua figura.
"Ma che...?..." lo sento bisbigliare confuso tra se e se. Vorresti fare finta di niente!? Bene! Allora okei!
Faccio finta che la borsa pesi come una piuma ma il tentativo é misero, in quanto barcollo per poi cadere modi "sacco di patate" nelle braccia di Niall.
"Ti sono mancato, dolcezza?"
"Oh, si, si...mi porti la borsa?" tento con occhi languidi, mentre lui sbuffa
"Si, dammi qua" sospira
"Grazie" gli stampo un bacetto sulla guancia, facendolo indietreggiare...mi guarda confuso...molto confuso....che cazzo hai fatto, Jessie!?!
"Uhm...scusa" dico incerta.
Lui si limita a salire sul jet con la mia borsa aggrappata alla sua spalla, lasciata scoperta dalla canotta bianca.
Mi volto, vedendo Diana chiacchierare con Liam e Anna discutere allegramente con Harry e Zayn...e al centro Louis, che mi fissa ancora perplesso.
Incrocio le braccia sbuffando scocciata, per poi seguire Niall dentro il jet.
***
Ascolto a pezzi le conversazioni dei ragazzi e delle ragazze, mentre guardo distratta fuori dal finestrino.
"Dove andremo? Canada? Francia? Italia? Egitto?" saltella Anna sul sedile.
"Beh...dipende...dov'é l'Egitto?" chiede Harry, grattandosi la nuca confuso.
"Africa, genio" Liam gli picchia leggermente la testa, mentre Harry annuisce illuminato dalla risposta.
Sarà il ventesimo sospiro che faccio pensando al fatto che dovrò passare il resto della vacanza accanto a Louis...non riesco nemmeno a guardarlo senza che mi salga il nervoso.
"Jessie? Che hai?" sento la voce di Zayn rimbombarmi in un orecchio.
"Beh...niente, se non che sono su un jet con delle star internazionali e per di piú con una persona che...che..." non posso continuare la frase vedendo lo sguardo di Louis spostarsi su di me.
"Scusa, vado...uhm...in bagno" mi alzo velocemente.
La mia camminata tranquilla viene interrotta da una calda mano che stringe la mia.
"Ora dimmi che succede" rimango a bocca aperta vedendo Louis.
"Io....io non posso credere che tu faccia finta di non sapere niente" sbraito levando la sua presa dalla mia mano.
"Ma di che parli? Si può sapere? Insomma...io pensavo...che tu ed io..." cantinua titubante.
"Senti non fa niente, ok!? Non stiamo insieme, mai stati, basta, ne ho abbastanza" mi volto, continuando ad andare in bagno.
E non piangere dai...lo sapevi che sarebbe finita cosí, no?
Che stupidaggine abbindolarsi di un cantante...phf...come una tredicenne....ma dai!
Tento di tornare dagli altri, nonostante la momentanea turbolenza che mi fa puntualmente sbattere da una parte all'altra, ogni mezzo secondo.
Cado di nuovo all'indietro ma vengo, ancora puntualmente, salvata dalle candide braccia nude di Niall, il cui sguardo incrocia il mio nuovamente. Non capisco perché oggi ho così tante difficoltà di equilibrio....imbarazzante. Riprenditi, Jessie.
"Uhm...va tutto bene?" mi chiede lui.
Cinque secondi dopo realizzo la domanda
"Ma certo! Sto in piedi da sola, grazie" rispondo con sufficenza ritornando a barcollare verso il mio sedile.
L'atterraggio é sempre stata la mia parte preferita. Dal finestrino intravedo dei grattaceli. Peccato che non sono tanto brava in geografia. Mi volto verso Liam
"E ora saremmo a...."
"Milano" fa lui...rimango sbigottita.
Mai stata in Italia. Barcollo un po' scendendo dagli scalini. Fisso i miei piedi cercando di non cascare un'altra volta ma le urla delle fans sono da infarto "UAN DAI-RE-SCION! UAN DAI-RE-SCION!!
Pronuncia perfetta direi.
Quel momento imbarazzante in cui realizzi che gli italiani sono dei fottuti geni. Non credo di voler avanzare verso le fans...no, no.
"Hem...ho paura" mi aggrappo al braccio di Liam.
"Guarda che le Directioners sono simpatiche" mi sorride lui.
"Fingono" sbotto fissando la folla in delirio.
"Come vuoi...sta' attenta allora" annuisco mentre stringo di più il suo braccio e ci incamminiamo tra le guardie di sicurezza e le ragazze assatanate.
Faccio finta di non sentire gli insulti da parte loro...dal tronde, non possono sapere che io non vorrei per nessun motivo essere qua. Una limousine ci aspetta dietro l'aeroporto e ci porta poi in un hotel a cinque stelle.
Fantastico...non vedo l'ora di morire dentro la doccia.
"Accompagno Jessie in camera sua" si offre subito Niall.
Non faccio in tempo a rispondergli che si intromette Louis
"E perché dovresti!?" Cazzo, sembra serio.
"Uhm....si, dai! Accompagnami Niall!" sforzo un sorriso mentre afferro la mano di Niall. Lui mi porta ancora la borsa, e c'é silenzio mentre ci incamminiamo attraverso i corridoi dell'hotel.
"A te piace Louis?"
Ma che domanda é questa?
"Ecco, io...non lo so. No, no non credo" abbasso la testa...che delusione, ragazzi.
"A lui invece...beh...tu...lasciamo stare" sbuffa aprendo la porta della camera.
Le pareti sono bellissime, azzurre. Mentre le coperte sono tutte colorate....non sembra una stanza d'hotel...voglio vivere qua. Mi butto sul letto sorridendo.
"Sei bellissima" sussurro tra me e me fissando il soffitto colorato.
"Sono un maschio" fa Niall.
"Io dicevo alla stanza"
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Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...