CAPITOLO 24
|| JESSIE'S POW ||
Louis é bellissimo. Non mi stupisce affatto che sotto le sue foto ci siano milioni di commenti con scritto "i love you" anche in aramaico.
"E chi sarebbe questa!?!" strillo contro Louis mentre guardo una foto di lui abbracciato ad una.
"Una fan....come la fan della foto precedente, e quella prima e quella prima ancora...e.."
"Ok, ok...ho capito, scusa" mi affetto a dire sorridendo imbarazzata.
"Non c'é problema" mi dice lui, mentre mi lascia un bacino tenero sulla tempia. Awww.
"Ma gli altri?" chiedo guardandomi attorno e non trovando nessuno.
"Sono andati al laser game...sai? Quel gioco..." appena dice quel nome non sto piú nella pelle.
"Si! Una figata! Dai, ci andiamo?"
Saltello contenta prima di notare l'espressione delusa del suo volto...oh no.
"C-Che c'é? Ho detto qualcosa di sbagliato? Non volevo" mi scuso.
"No, é che speravo di passare un po' di tempo con te...da soli"
Louis si avvicina di un passo verso di me, mentre da piú peso alle ultime due parole "da soli".
"Capisco...beh! Abbiamo tutto il tour, no!?" Sfoggio un sorriso.Lui sbuffa ancora.
Calmati, Jessie.
"Dai, Jessie" sporge in avanti il labbro inferiore cercando di persuadermi. Non ci riusci-....aww, ma che dolce...NO!
"Uhm..." mugugno qualcosa incerta tra il dargli uno schiaffo o un bacio.
Ecco la domanda da un milione di dollari : bacio o schiaffo?
Per ora prevale lo schiaffo...no! Il bacio! Bacio! Schiaffo! Bacio! E....STOP AL TELEVOTO!!
"E va bene!" sbuffo meritandomi un bacetto sulla guancia dal mio fidanzato. Fidanzato...che bella questa parola.
"Vieni, andiamo al parco, voglio conoscerti meglio"
Mi afferra la mano trascinandomi fuori dall'hotel.
****** "Louis, menomale che dovevamo stare soli, eh!"
dico sarcastica mentre fisso impaurita le guardie del corpo.
Si! Viva la privacy!
Sposto il mio guardo verso Louis che mi mostra i suoi denti in un sorriso falso. Questo presto si spegne.
"Si lo so sono un disastro" sbuffa.
"Hem...ma no! Phff...mi piace tantissimo! Sono cosí simpatici questi ragazzoni!!" rido falsamente, cercando di appoggiarmi alla spalla di una delle guardie del corpo.
Il ragazzone in nero mi lancia
un'occhiataccia e io mi ritraggo.
"Mi fai sempre ridere...ecco perché mi piaci" sorride.
Ridiamo insieme...che fico!
"Ti ringrazio....credo" mi gratto la nuca incerta.
"Intendi che ti faccio ridere come una ragazza goffa e impacciata o come una ragazza altamente affascianante che fa qualche battutina stupida per attirare l'attenzione?"
Di' la seconda, di' la seconda, di' la seconda, di' la seconda, di' la seconda.
"Un po' entrambi" ride.
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Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...