|CAPITOLO 36|
|| JESSIE'S POW ||
Sono passate già due settimane da quando siamo a Manchester e devo ammettere che questo posto non mi dispiace.
"Venite a guardarci alle prove?" chiede Harry.
Io fisso il mio piatto di insalata con faccia inespressiva.
"Dovrò camuffarmi?" non lo sopporterei.
"No. Le camere dell'albergo sono tutte insonorizzate e ne abbiamo una a nostra completa disposizione" sorride Zayn evidentemente eccitato.
"Stiamo scrivendo delle nuove canzoni e abbiamo bisogno del parere di una donna" ammette ancora Liam. "E dato che Harry non é molto bravo a fare la parte della donna, abbiamo un disperato bisogno di voi"
Non oso chiedere come diavolo Harry abbia fatto a fare la parte della donna.
"Appena trovo Diana e Anna, arriviamo" annuisco sorridendo a Liam.
***
E così é. "Oh, eccovi" ci apre la porta Harry.
Mi dissocio dai saluti e vado verso Niall, dall'altra parte della stanza, che strimpella la sua lucente chitarra come se fosse la cosa più semplice del mondo. Dio, quanto odio questo biondino, ma poi mi ricordo che ho attraversato mezzo hotel ancora in pigiama solo per sentirlo cantare e le mie guance diventano automaticamente rosse.
"Hey" mi siedo a gambe incrociate davanti a lui che alza lo sguardo sorpreso. Mi guarda per pochi secondi e poi si decide a sorridermi.
"Hey" risponde a sua volta.
"Allora...uhm...nuova canzone, eh?" Dio solo sa che dannata merda avevo in mente per pensare di poter sparare parole a caso.
"Già...allora...uhm...pigiama, eh?" Le sue sopracciglia si uniscono mentre mi rastrella con lo sguardo i pantaloni extra large viola.
"Uh...si, sono l'ultima moda. Non lo sapevi? Lady Gaga ha ricevuto il suo ultimo award con questi pantaloni" sbuffo una risata consapevole di quanto stupida suoni questa cosa. "Okay, dammi un minuto che vado a cambiarmi" mi alzo di scatto dal pavimento in direzione della porta.
"Cosa? No, no, adoro il tuo pigiama" ride Niall afferrandomi il polso. Oh, si certo bella scusa.
"Apprezzo il tentativo" gli concedo un sorriso.
"Bene! Siamo pronti per provare! Signorine..." Harry ci indica tre sedie posizionate ad un angolo della stanza. Uh, si, di gran classe.
"Pronti?" chiede Niall con la chitarra fra le braccia. "Bene, un, due, tre..."
Le sue unghie accarezzano le corde metalliche producendo una suono che mi fa automaticamente venire i brividi, non so se per la bellezza del suono in se, o per il fatto che fosse Niall a produrlo.
«i figured it out, i figured it out from black and white»
•••
«seconds and hours, maybe they had to take some time»
E quelle parole, il modo in cui ogni sillaba accarezza le sue labbra corrucciate, il suono che riesce a produrre, la realtà che traspare dal suo modo di sospirare ognuno di quei suoni, mi fa davvero pensare che l'abbia scritta lui quella canzone. Forse sono pazza, forse solo fissata ma é così. Lui é il giusto, io lo sbagliato, siamo noi, Silenzio e Rumore, siamo noi. Io e lui. Tu e io.
«You and I» ancora le dita di Niall che producono puro piacere etereo con la sua chitarra «we don't wanna be like them, we can make it till the end» ed é qui che si sbaglia.
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Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...