|CAPITOLO 28|
|| JESSIE'S POV ||
Diana mi strattona violentemente il braccio mentre mi trascina per strada.
"No, no cazzo, scordatelo" ripeto.
"Avanti, Jessie! Non li rivedrai per almeno altri quattro mesi" fa lei allentando un'attimo la presa, permettendomi di sbloccare il mio povero braccio.
"E non li voglio rivedere, é questo il punto" sbotto cercando di allontanarmi.
All'improvviso Anna mi si presenta di fronte tagliandomi bruscamente la strada...mi prendo un colpo.
"Anna, cazzo" mi metto una mano sul cuore.
"Beh? Siete ancora qui? Forza andiamo a salutarli e facciamo in fretta" fa lei sbrigativa.
"Scordatevelo"
La sorpasso ma! Mi ferma di nuovo la strada...impreco mentalmente.
"No, no, Jessie" sbuffo.
***
Il taxi ci lascia di fronte a casa mia....che brutta frase.
La casa é esattamente come me la ricordavo...non che ci fossi stata lontana tanto poi...ma non importa...é orrenda lo stesso.
"Muoviti" mi grida Anna che é già di fronte alla porta di casa.
"S-si arrivo" balbetto.
"Suono?" chiedo titubante.
"Beh...non saprei, preferisci scassinare la porta?" chiede ironica.
Io alzo gli occhi al cielo.
Dling-Dlong
Oh Porca Merda, Scappiamo!
Faccio per andarmene ma il braccio di Diana mi afferra prontamente riportandomi di fronte alla porta.
O....d....d....i....o....
Inspira, espira, inspira, espira....oh cazzo non funziona.
"Signorina Ross? É lei?" ci viene ad aprire la cameriera.
"Si, sono Jessie...uhmm.....signora?..." confesso di non aver mai capito il suo nome.
"Pluifjsf" mi comunica il suo nome.
"Sicura? Beh...ti chiamerò Jennifer" dico entusiasta senza un vero motivo.
La signora annuisce facendoci spazio nella casa.
"Oh, no! Noi non ci fermiamo...dovevamo fare un saluto e basta...ok, ciao"
Faccio per andarmene una seconda volta venendo puntualmente bloccata da Diana.
"Veramente, volevamo sapere se i signori Ross sono in casa" fa poi.
"Oh, si certo, c'é il signor Ross, ve lo chiamo" dice Jennifer entusiasta.
Jennifer ci fa sedere sul divano, io batto il piede nervosamente sul pavimento.
"Devo pisciare" sussurro ad Anna, intenta a messaggiare rilassata.
"É casa tua, Jessie...io non so dové il bagno" sbuffò irritata.
Ma si può sapere perché sono così nervosa?
Prima che io possa rispondermi sento dei passi scendere le scale abbastanza velocemente.
"Ecco la signorina Ross" mi 'annuncia' la cameriera.
"Oh, ciao Jessie" sorride debolmente mio padre.
Stiamo scherzando vero?
Mi alzo un po' titubante dal divano e con me anche Diana e Anna.
STAI LEGGENDO
Let Her Go
FanfictionDiana, una ragazza di 18 anni, grazie ad una gara di matematica, vince uno scambio culturale per lei e due sue amiche, Anna e Jessie, in Irlanda, a Mullingar; per 6 mesi. Anna, riece ad affittare una casa molto carina appartenente ad una signora mol...