Capitolo 18

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Stiles si sveglia con un mal di testa che lo lascia qualche secondo stordito, e si sente davvero stanco.

Apre gli occhi, e la luce é talmente forte da farlo imprecare.
Aspetta, da quand'è che ha una vetrata al posto di una parete?

E da quand'è che il suo letto é così grande?

Capisce improvvisamente di non trovarsi a casa sua, e i ricordi della festa della sera prima cominciano a farsi vivi.

Aveva bevuto, questo se li ricorda abbastanza bene, anche se per il resto ha un vuoto totale.

Con gli occhi socchiusi si tasta il corpo, scoprendo di essere a petto nudo.
Oddio, e se avesse tradito Malia?

Si mette seduto sul letto, stiracchiandosi, quando mette meglio a fuoco ciò che si trova intorno a sé, e gli sembra tutto dannatamente familiare.

Inoltre scorge una figura vicino a quella che dovrebbe essere la cucina.

É un uomo, girato di spalle.
E a petto nudo.

Stiles comincia ad agitarsi, e ancora con le idee confuse cerca di capire chi possa essere.
Uno sconosciuto oppure?

Analizza meglio il ragazzo, quando mette a fuoco il tatuaggio che ha sulla schiena.
L'ha giá visto...

«D-Derek?» Lo chiama Stiles, incerto.

Derek si gira, con il caffé in mano.

«Vedo che ti sei svegliato.» Dice semplicemente, e Stiles rimane senza parole.

Perchè è a casa di Derek? Non sará mica per...

Arrossisce di botto.

«Derek...perché s-sono qui...?» Balbetta, nascondendo il corpo sotto alle coperte.

Derek lo scruta un attimo, per poi ridacchiare.

«Non abbiamo fatto niente Stiles, se é quello che vuoi sapere.»

Stiles arrossisce ancora di più, e nota che Derek ha il corpo tutto colorato.
E anche male.

«Ma chi ti ha dipinto al rave? Un bambino?» Domanda ironicamente.
Derek sbatte le sopracciglia, passandosi una mano tra i capelli mori.

«Tu, Stiles, in realtà, anche se più o meno é la stessa cosa .» Lo prende in giro.

Stiles lo guarda senza capire.

«Sì, eri così ubriaco da implorarmi di potermi dipingere il corpo, e di dipingerlo poi a te.
Qualche ora dopo ti ho ritrovato talmente andato che neanche ti reggevi in piedi, e nessuno dei tuoi amici poteva ospitarti la notte.
Di sicuro riportarti dallo Sceriffo non mi sembrava una buona idea.» Spiega brevemente Derek, finendo di bere.

Stiles si passa una mano sopra il volto, e si toglie le coperte dal corpo.

È dipinto di nero e bianco.
Dovrebbe essere uno scheletro, e deve ammettere che Derek è stato davvero bravo.

Eppure non riesce a non imbarazzarsi da morore per non ricordarsi nulla di quello che ha fatto, e di sicuro da sobrio non sarebbe mai andato a pregare Derek di fargli dipingere il corpo, Dio. Che imbarazzo.

È già tanto che il ragazzo non l'abbia uccuso per lo schifo che ha combinato su quegli addominali perfetti.

Chissà perchè ieri sera aveva tutta questa voglia di farlo.

«Immagino che sicuramente ho fatto o detto qualcosa di imbarazzate o che non dovevo dire, perciò fai finta che non abbia detto proprio niente, okay?» Se ne esce Stiles, alzandosi dal letto.
Derek si limita a restare in silenzio.

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