Capitolo 10

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«Stiles! Cosa ci fai qui?» Esclama Scott, vendendo il ragazzino entrare nello spogliatoio della scuola.
Stiles sospira, posando il borsone su una delle panche, mentre alcuni studenti si stanno cambiando.

«Mi hanno segnato al corso senza dirmi nulla, e se lo salto proterebbero anche sospendermi.» Dice semplicemente, mentre Scott lo guarda ancora più confuso.

«Chi ti ha segnato?»

Stiles avvampa, mentre si cambia per mettersi la divisa.

«Il professor...Hale.»

Scott capisce ancora di meno.

«Cosa c'entra lui? E come fa a sapere che sei bravo?»

Stiles evita lo sguardo dell'amico, mentre un chiacchiericcio si diffonde sempre di più all'interno dello spogliatoio.
È quasi ora di andare in palestra.

«Mi ha visto diciamo giocare, in un posto.» Si mantiene sul vago.

«Non capisco, dove?»

«È un posto dove di solito vado quando voglio stare da solo.» Spiega brevemente.
Non vuole rivelarlo.
Lui in realtà ha diversi posti dove potersi rifugiare.

Rifugiarsi da certi pensieri, che minacciano di farlo impazzire.

«Va bene, ma ricordati una cosa Stiles.» Il tono di Scott si fa serio.

«Cosa?»

«Stai con Malia.»

Stiles annuisce, dandogli le spalle, e ritrovandosi poco distante un'altra persona, alla quale associa subito un nome, sussultando.

É Theo Raeken.

Lo stesso che ci aveva provato con Derek in palestra, e il migliore del loro corso. Infatti interveniva spesso durante le lezioni.

«Ciao Stilinski.» Lo saluta lui, notando di essere fissato, con un sorrisino strafottente. Ha anche lui una divisa rossa, e le braccia abbastanza muscolose sono in evidenza.

«Ciao Raeken.«

«Quindi saresti un tipo sportivo, tu?» Lo deride Theo, avvicinandosi.
Scott resta in silenzio senza capire cosa stia succedendo, e Stiles chiude le mani a pugno.

«Sì, e sai chi afferma che ho talento?
Il professor Hale, in persona.» Sorride alzando un sopracciglio al nominare Derek, e l'altro pare innervosirsi leggermente.

Theo gli si avvicina sempre di più, sussurrandogli qualcosa all'orecchio che può sentire solo lui:

«Prima o poi Hale me lo porto a letto.» E detto questo esce dallo spogliatoio, mentre Stiles rabbrividisce.

«Stiles? Che diavolo succede?
E hai le nocche completamente rosse!» Esclama Scott, catapultandosi di fronte al suo migliore amico.

Stiles abbassa il volto, dischiudendo il pugno, e notando che in effetti ha stretto anche troppo.

«Niente, Scott, solo qualcuno che mi sta sul cazzo.» Replica Stiles, come se fosse una cosa normale.

«Ma a te non sta mai antipatico nessuno.» Gli fa notare Scott, e Stiles non ribatte.
Entrambi, cambiati, si dirigono verso la palestra, notando però di essere tra gli ultimi arrivati.

Infatti al centro della grande palestra si è già formato un gruppo di studenti.

«Stilinski, MacCal, siete in ritardo.» Tuona una voce, poco distante dai ragazzi.
Stiles e Scott sussultano, borbottando delle scuse.

Stiles non riesce inoltre a togliere lo sguardo da Derek: ha una divisa nera e rossa, dei pantaloncini neri e una banda che gli tira su i capelli, e che risalta quegli occhi verdi.
Il fisico è fin troppo evidente, dannazione.

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