Capitolo 52

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«Stiles.»

«Mhhh.»

«Stiles!»

«Mhhh.»

A quel punto Derek gli morde il lobo dell'orecchio, facendolo svegliare del tutto. Stiles si gira verso il ragazzo.

«Stavo dormendo così bene.» Mugola, lamentandosi con uno sbadiglio.

«Dobbiamo scendere a fare colazione.» Gli ricorda il ragazzo, alzandosi dal letto.
Stiles allora lo imita, nonostante si senta davvero stanco.
Quella notte avrà dormito si e no quattro ore, quando senza scuola ne dorme anche dodici.

Derek si infila i boxer, vestendosi con una maglia verde, che mette in risalto i suoi muscoli.

Stiles gli si avvicina, leggermente imbarazzato.

«Quindi...noi siamo qualcosa??» Chiede, senza riuscire a trovare le parole adatte.
Derek lo guarda divertito, notando le guancie arrossate del più piccolo.

«Tu vuoi essere qualcosa?» Rigira la domanda abilmente Derek, osservando l'imbarazzo del ragazzino con un ghigno.

«Beh, se tu vuoi, ecco, io...» Borbotta, ricordandosi però che deve ancora chiudere con Theo, anche se crede quest'ultimo abbia capito quasi tutto.

Derek avvicina Stiles al suo corpo, sfiorando i loro nasi. Gli fissa insistentemente le labbra.

«Vuoi essere il mio ragazzo, Stiles Stilinski?» Chiede, con una voce roca che fa venire i brividi a Stiles.
La sua vicinanza lo manda in palla talmente tanto che non riesce neanche a formulare un pensiero coerente.

Così come risposta Stiles si avventa sulle labbra del ragazzo, mordendogliele violentemente.
Giá poche ore prima avevano entrambi le labbra distrutte, e adesso il ragazzino si diverte a torturargliele ancora un pò.

«Ovviamente all'interno della scuola meglio non lo sappia nessuno, Stiles.
Il preside non ci impedirà questo, ma se i giornali dovessero scrivere un articolo sul professore che ha una relazione con il suo studente...sarebbero guai per tutti e due.» Gli fa notare, aggiungendo poi solo i suoi amici più cari potessero saperlo. E per la squadra di basket valeva lo stesso identico discorso.

«Sì, capisco.» Accetta il ragazzino, anche se non sa riuscirà a non saltare addosso al ragazzo ogni volta che lo vedrà a lezione.

«Quindi adesso andiamo di sotto tranquillamente, come se non fosse successo niente, mi raccomando.» Aggiunge Derek, accentuando il tono di voce alle ultime due parole.

«Ok, coach!» Esclama Stiles in risposta.

Dopo il ragazzino si veste distrattamente, prendendo le prime cose che gli capitano, per poi uscire dalla stanza. Hanno deciso che è meglio non arrivare tutti e due insieme.

Così Stiles scende di sotto, nella sala dove si tiene la colazione, trovando tutti giá al tavolo. Mancano solo lui e Derek.
Fa per mettersi seduto fra Scott e Isaac, quando nota che tutti lo stanno fissando senza proferire parola.
Si chiede cos'hanno tutti da guardare, per poi sedersi.

«Beh?» Esclama, e a quel punto tutti tornano a chiacchierare come se niente fosse.

«Amico, non vorrei dirti nulla, ma sei pieno di succhiotti e hai dei vestiti che, sono pronto a scommettere, di averli già visti addosso al coach.»
Gli sussurra Isaac, facendo avvampare il ragazzino. Merda, si era vestito talmente distrattamente che non se n'era minimamente accorto.

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