«Due bottiglie di spumante, grazie.» Chiede Stiles, appoggiato al bancone del pub, mentre una musica rilassante comincia ad infondersi nel locale.
Derek sta accanto al ragazzino, ma non lascia sfiorare i loro corpi, come se avesse paura potesse prendere una scossa elettrica.
In realtà non é mai stato un tipo caloroso, e non ama affatto le dimostrazioni di affetto.Odia gli abbracci, i baci, e considera gli amici solo una perdita di tempo.
Inoltre, non riesce a vivere in pace con se stesso, perché dovrebbe riuscirci con altre persone?Ma Stiles non è proprio un amico, solo l'ultima persona con cui passerà del tempo prima di morire.
Che poi che senso ha farsi degli amici, se poi diventerá cenere e non sará più niente? Non sarà mai più in grado di pensare a nulla.
Cambierá qualcosa aver passato del tempo con questo ragazzino?
Non lo crede, ma ormai ha accettato la proposta, e non può tirarsi indietro.«Non posso dare nulla a te.» Ribatte il cameriere, un omone alto e robusto, fissando malevole Stiles, il quale si finge offeso.
«Sono maggiorenne.» Mente, anche se di poco, facendo il broncio.
Derek nota che non gli riesce affatto mentire, e capisce che anche il cameriere se ne è accorto.«E allora fammi vedere i documenti.» Lo sfida, impazientito.
«Ascolti, le compro io, va bene?» Interviene Derek, stanco di sentire i due battibeccare, e tira fuori una banconota da cinquanta.
Il cameriere annuisce, portando loro quello richiesto, e Derek si prende il resto, per poi uscire con le bottiglie in mano.
«Sembro così piccolo?» Si lamenta Stiles, camminandogli attorno.
Derek osserva i movimenti impacciati che Stiles fa con le mani, gesticolando, e le occhiaie fin troppo evidenti alla luce dei lampioni. Ha dei lineamenti così dolci, che lo fanno sembrare forse più giovane, ma il suo sguardo gli dà un'aria così da adulto.
Possibile che fosse l'unico a pensarlo? Ad accorgersi quanto quel ragazzino dovesse essere cresciuto mentalmente troppo presto, rispetto ai suoi coetanei?«Dove stiamo andando?» Cambia argomento Derek, seguendo il ragazzino, che sembra guardarsi intorno, come alla ricerca di qualcosa.
«Conosco un posto poco lontano da qui, nel bosco. Ci venivo sempre da piccolo...» Non conclude il discorso, come se si fosse giá spinto troppo, rimanendo con lo sguardo fisso in un punto invisibile, per poi come risvegliarsi.
Nel bosco? Derek non c'è stato spesso, più che altro per correre, per mantere il suo fisico in forma. A volte una corsa all'aperto lo fa rilassare molto di più rispetto alla palestra.
Si chiede a cosa sia servito mantenere questo fisico se poi l'intenzione é quello di mettere fine a tutto.
Stiles dopo una decina di minuti si inoltra nel bosco, e Derek fa di tutto per non perdere le sue traccie, e per tenere al sicuro le due bottiglie, visto che é così buio che non riesce neanche a vedere dove mette i piedi.
Poco dopo si ritrovano su un piccolo spazio, con un enermo masso, e con davanti un pendio, e si trovano probabilmente sotto un fossato.
E una parte di Beacon Hills davanti ai loro occhi, che sembra essere costellata da centinaia di puntini luminosi.«É meraviglioso.» Afferma Derek, mentre Stiles si siede sul masso, senza prestare troppa attenzione al paesaggio che lo circonda. Probabilmente perchè è abituato a tutto questo, ormai, pensa Derek.
Derek gli si siede accanto, continuando però a guardare avanti.
«Mi racconti qualche altra tua cazzata? Ti prego, se devo morire voglio almeno farlo da persona acculturata.» Ironizza Stiles, beccandosi un'occhiataccia dal più grande, che però decide di accontentarlo.
Strano, di solito non fa quello che la gente gli dice.
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Shape of you |STEREK|
Fanfic«Derek, promettimi che troverai qualcosa per non mollare. Promettimi che troverai qualcuno da amare. Promettimelo.» Gli scongiura Stiles, sull'orlo delle lacrime. Derek aumenta la stretta, sorpreso dalle sue parole. Non si volevano sucidare dopo...