Given Up

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Nota: In questo capitolo c'è un piccolo pezzo dal punto di vista di Ben.


Benjamin è nervoso, non vede Federico da un po', da quando Trey l'ha baciato e il biondo li ha sicuramente visti, che se ne sia andato per quello? Sembrava una buona idea sul momento, farlo ingelosire intende, ma ora non ne è più tanto sicuro.

"Andiamo via di qui" sussurra Trey nel suo orecchio palpandogli il culo senza il minimo ritegno. Sono seduti sugli sgabelli del bar a bere qualcosa, o meglio, l'altro è seduto, lui è in piedi tra le sue gambe e con il suo braccio aggrappato alla vita. L'amico, se così lo può definire, è ubriaco e continua a lasciargli baci bagnati sul collo e sulla mascella che lo infastidiscono non poco, ma lo lascia fare. Prima non era così, prima gli piacevano le sue attenzioni, anche le più piccole, si adattava a ciò che l'altro aveva voglia di dargli e se lo faceva bastare, ma da un po' di tempo qualcosa è cambiato e ultimamente ha iniziato a provare addirittura fastidio a volte.

"Si andiamo" concorda, vuole solo andarsene a casa.

"Trè sei ubriaco, vuoi che guidi io?" gli chiede una volta che sono in macchina, il ragazzo nemmeno gli risponde e mette in moto per poi partire con una sgommata, procedendo in silenzio a gran velocità.

"Dove vai?" chiede il moro aggrottando la fronte quando lo vede prendere una stradina che va sul lungo mare, invece di andare verso casa.

"Voglio stare un po' con te" risponde accostando in un punto piuttosto appartato, spegne la macchina e "andiamo dietro" dice spostandosi sul sedile posteriore. Benjamin non ha molta voglia, ma lo accontenta, è sempre stato così d'altra parte, ha sempre fatto quello che l'altro ha voluto.

"Mi manchi" gli dice portandoselo a cavalcioni sulle gambe e mettendogli le mani tra i capelli.

Benjamin rotea gli occhi "vuoi dire che ti manca il mio culo, noi ci vediamo tutti i giorni" replica acido facendolo sorridere leggermente "mh mh" non dà una vera risposta, si limita a prendergli le natiche tra le mani e stringerle in una presa possessiva, poi inizia a baciarlo con foga tirandolo contro il suo corpo. Gli mette le mani sotto la maglia graffiandogli la pelle e passa poi a slacciargli il bottone dei jeans strettissimi.

"Mh Trè" Benjamin gli afferra le mani "no dai, non mi va", ma lui lo ignora continuando ad armeggiare con i pantaloni.

"Ehi ti ho detto no" e non sa quale sia il problema, davvero, sono anni che fanno così. L'altro sbuffa e si appoggia al sedile togliendo le mani dal suo corpo "che hai?" sbotta.

"Nulla" Benjamin scrolla le spalle "solo non ho voglia", il ragazzo aggrotta la fronte e lo scruta per lungo tempo.

"Ti vedi con qualcuno?" chiede.

"Cosa? Assolutamente no" replica indignato.

"Lo sai che non c'è problema, vero piccolo? Puoi dirmelo" gli accarezza dolcemente una guancia.

"Ti ho detto di no, te lo direi, che mi frega, tu ti fai mezzo mondo" Benjamin scosta il viso infastidito e l'altro continua a scrutarlo, per poi spalancare gli occhi.

"Te la fai col fratellino?" insinua con un ghigno furbo.

Ma come...?

"Cosa? Sei impazzito?" è bravo a fingere, lo fa da anni su qualunque cosa.

"Chiedevo solo" scrolla le spalle "è sexy" dice per poi correggersi "voglio dire, mi dà ai nervi, ma me lo farei" Benjamin lo guarda male, non lo deve toccare, non lo deve guardare, non lo deve nemmeno pensare.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora