Everybody Hurts

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"C-cosa?"

Come lo sa? Federico è letteralmente pietrificato.

"Cosa c'è tra te e Benjamin?" ripete l'uomo con espressione impassibile.

Merda. Merda, merda, merda. Deve negare. Non ne è capace, ma è l'unica soluzione. Negare.

"I-in che senso?" cerca di apparire confuso, un po' lo è per davvero, anche se per ragioni diverse.

"Federico, lo sai in che senso, c'è qualcosa tra voi che va oltre l'amicizia?" lo chiede, ma il biondo sa perfettamente che pensa già sia così, glielo legge negli occhi.

Non importa, negare.

"Cosa? Come ti viene in mente?" crede di essere stato convincente "siamo amici" aggiunge, anche se forse il rossore sulla guance e il tremore nelle mani potrebbero averlo tradito.

L'uomo sospira "Federico", e quello dice già tutto, non lo è stato, non è stato abbastanza convincente, anche se probabilmente Daniel era già sicuro di ciò che stava chiedendo.

"Papà, perchè lo pensi?" prova a negare ancora, dopotutto non può obbligarlo a dire la verità.

"Vi vedo, si vede da come vi guardate, da come vi cercate, e ti conosco abbastanza Federico" dice nel tono più severo che abbia mai usato con lui.

"Ma papà, siamo solo amici..."

"Vi ho sentiti"

Cazzo.

"C-cosa?"

"Lo sospetto da un bel po', inconsciamente, ma pensavo che Benjamin fosse attratto dalle ragazze, quando ho saputo che non è così ho collegato tutto quello che avevo ignorato prima, sei stato tu a convincerlo a dirlo a Kirsten vero? Poi qualche giorno fa...bè...notte in realtà...ma insomma, non siete stati propriamente discreti, ho pensato anche che tu avessi semplicemente portato a casa qualcuno, tipo Liam, ma sapevo che stavo solo cercando di autoconvincermi che...che non fosse come pensavo, ma..." spiega serissimo guardandolo dritto negli occhi.

Federico è semplicemente pietrificato, non muove un muscolo, non crede nemmeno di star respirando. Li ha sentiti. Questa è la cosa più imbarazzante che gli sia capitata nella vita, e gliene sono successe tante di cose imbarazzanti.

"Noi...io..." deglutisce a vuoto un paio di volte, le mani gli tremano e sta sudando freddo "noi..." prende un respiro "mi dispiace papà" abbassa la testa alla fine. Non ha più senso negare.

L'uomo non cambia espressione, se l'aspettava dopotutto.

"Federico" l'ha chiamato con il nome intero davvero troppe volte in questa conversazione "ti rendi conto che io ho intenzioni molto serie con Kirsten?"

Annuisce senza alzare lo sguardo, non sa cosa altro fare.

"E ti rendi conto che siete praticamente fratellastri?" continua elencandogli tutte le cose che hanno già ampiamente considerato.

Annuisce ancora.

"Con tutti i ragazzi che ci sono proprio lui? Era proprio necessario questo svago estivo?" Federico finalmente alza la testa di scatto, non è uno svago, ma non ha la forza di parlare.

"Rispondi" ordina l'uomo.

"Non...non l'ho fatto apposta" balbetta stringendo nei pugni la stoffa del divano "mi dispiace"

"Ti dispiace? È tutto quello che hai da dire? Era proprio il caso di accontentare i tuoi capricci con quello che sarà il tuo fratellastro? Non hai minimamente pensato a me? E a Kirsten? Forse potevi rifletterci prima...suppongo che appena tornerai a Londra questa piccola storiella estiva finirà e allora che senso ha avuto?" non urla, ma è serio e freddo, il che è molto peggio. Ogni singola parola che ha detto è stata come una pugnalata nel petto per Federico, che ora ha la vista completamente appannata dalle lacrime, anche lui pensa che finirà, pensa che sia stata una semplice avventura e che non c'è un futuro per loro, e ha ragione, che senso ha avuto? Forse era meglio lasciar perdere dal principio ed evitare di far soffrire così tante persone. O forse no? Non lo sa, non sa più niente, sente solo un gran dolore all'altezza dello stomaco e la gola che gli brucia, le lacrime continuano a scorrere come un fiume sul suo viso, è tutto decisamente troppo.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora