Federico allaccia l'ultimo bottone della camicia bianca e indossa la giacca elegante nera, si passa la mano sui pantaloni, anch'essi neri, aderenti fin poco sopra la caviglia, per lisciarli al meglio e dopo un'ultima controllata ai capelli, sistemati all'indietro, esce dalla stanza.
Attraversa il corridoio per bussare alla porta di Benjamin così da scendere insieme, sono quasi le otto e ha già sentito un vociare proveniente dal piano di sotto, segno che alcuni degli ospiti sono già arrivati. Ha la mano chiusa a pugno e sta per sfiorare il legno scuro della porta, quando lo sente parlare con qualcuno, con tutta probabilità al telefono, ritrae la mano all'ultimo secondo e la lascia a mezz'aria, non vorrebbe davvero stare ad ascoltare, ma è lì e ormai sta ascoltando.
"Dio Trey, ha solo cambiato i piani all'ultimo momento..." ah, ecco chi c'è dall'altro capo del telefono "...dai lo sai perché, non fare l'idiota...e non ci saresti nemmeno venuto non farmi credere il contrario...ah ecco" Federico si appoggia di più con l'orecchio alla porta, sa benissimo che è sbagliato quello che sta facendo, però...insomma "senti l'ha proposto mia madre, cosa avrei dovuto dire? E poi non mi andava di venire da solo..." ah quindi le cose stanno così? "Non capisco cosa ti abbia fatto comunque...in ogni caso non sei nessuno per dirmi cosa devo fare o chi devo vedere" qualche secondo di pausa e uno sbuffo "...d'accordo...si la festa...si...ciao" un altro sbuffo poi silenzio.
Federico sospira, aspetta qualche secondo e finalmente bussa alla porta "Ben, sei pronto?" chiede a voce alta per farsi sentire.
"Si, vieni pure" sente la voce ovattata a causa della parete che li separa, abbassa la maniglia ed entra nella stanza, trovando il moro di spalle intento a sistemarsi mentre si guarda al grande specchio posto sulla parete.
"Ci sono" mormora lisciandosi la camicia, per poi voltarsi verso di lui "ora scend..." si interrompe a metà frase e spalanca gli occhi.
"Che c'è?" chiede Federico allarmato "non vado bene? I pantaloni sono troppo corti o..."
"N-no no" balbetta l'altro senza togliergli gli occhi di dosso, mentre si avvicina e lo squadra da capo a piedi con sguardo...uhm...famelico?
"Sei...ehm...stai bene" continua riscuotendosi leggermente.
"Ah ok...pensavo che...anche tu stai bene" Federico si prende qualche secondo per osservarlo, indossa un completo nero anche lui, ma i polsini delle maniche e il risvolto della giacca sono in raso lucido e gli danno un'aria ancor più elegante, i capelli sono tirati su in un ciuffo vaporoso, del piercing invece nessuna traccia, ecco questa è forse l'unica pecca.
"Grazie" sorride "scendiamo?"
Federico è leggermente agitato. Insomma, le uniche feste a cui è abituato a partecipare sono i compleanni dei suoi amici o quelle organizzate dall'università e ha il leggero sospetto che questa sarà leggermente diversa. Per intenderci, dubita che finiranno a fare i body shots come all'ultima festa di Ed o che domani mattina si sveglierà in un bagno con addosso solamente una camicia non sua e la gamba di uno sconosciuto sopra la sua, come potrebbe essere successo al compleanno di Eleanor di due anni prima.
Sono sul penultimo scalino che dà sull'ampio atrio d'ingresso quando Benjamin, probabilmente percependo il suo nervosismo, si ferma e accenna un piccolo sorriso "andrà tutto bene" lo rassicura, ma non ne sembra convintissimo nemmeno lui.
"Certo" si sente in dovere di affermare Federico in tono sicuro, dopotutto è lì per accompagnarlo e sente su di sé una certa responsabilità.
"Ah eccovi" li accoglie Nicholas quando li vede spuntare in giardino, dove tutto è curato nei minimi dettagli. Diversi tavolini coperti da candide tovaglie sono posizionati qua e là per dare la possibilità agli ospiti di sedersi dove e quando vogliono, mentre lunghe tavolate piene di vivande sono posti in punti strategici del giardino, insieme a enormi mazzi di fiori bianchi e centinaia di candele profumate, che costituiscono l'unica fonte di luce. Il cielo è ancora chiaro e sull'orizzonte sono ancora visibili alcuni raggi di sole aranciati, ma quando farà buio l'intero giardino sarà certamente uno spettacolo meraviglioso.
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Driving down the 101 - [Fenji]
FanfictionDalla storia: Il problema è che quella estate, ovvero quei tre mesi di cazzeggio assoluto post-esami in cui Federico avrebbe potuto svagarsi con gli amici, passare le serate vagando tra i pub londinesi, andarsene al mare nel sud dell'Inghilterra o...