Driving down the 101 - [Fenji]

Don't Come Around Here No More

Federico accarezza il livido violaceo sullo zigomo del ragazzo che sta dormendo accanto a lui, è seduto con la schiena appoggiata allo schienale del letto da un bel po', da quando si è svegliato, intorno alle otto, e non è più riuscito ad addormentarsi. Nel resto della casa c'è ancora silenzio, segno che anche gli altri due ragazzi stanno ancora dormendo, mentre dall'esterno proviene il leggero fruscio delle piante, il biondo riesce a vedere i raggi del sole filtrare dalla finestra, perciò suppone che sia ritornato il bel tempo, anche se forse è leggermente ventoso. Sospira e decide di alzarsi, ha intenzione di preparare una bella colazione per gli altri, soprattutto per Liam, in segno di ringraziamento, scivola lentamente fuori dal letto, scostando il corpo di Benjamin che era appoggiato alla sua gamba, e si dirige silenziosamente al piano di sotto. Passando dal salotto lancia un'occhiata storta a Trey, addormentato sul divano con una morbida coperta a proteggerlo dal freddo, opera di Liam, e sembra così innocuo che Federico quasi dimentica tutto quello che ha fatto in quei due soli mesi. Scuote la testa subito dopo e fa una smorfia, riscuotendosi da quei pensieri e dirigendosi poi in cucina.

"Uhm ciao" sente dire ad un certo punto da un voce alle sue spalle, la voce di Trey. Federico ha già preparato i pancakes che sono impilati ordinatamente su un bel piatto al centro del tavolo insieme a yogurt e fragole, il caffè è pronto nella caraffa e stava giusto tirando fuori i succhi di frutta dal frigorifero, quando ha fatto un salto per lo spavento che il ragazzo gli ha procurato.

"Ciao" replica in tono piatto continuando a fare quello che stava facendo, poi sospira leggermente "prendi pure" mugugna e indica le cose presenti sul tavolo.

Trey indugia per qualche secondo, ma alla fine si siede e prende un pancake, su cui versa del succo d'acero, e inizia a mangiarlo lentamente. Federico continua a guardarlo di sottecchi mentre vaga per la cucina tirando fuori altre cose e sistemando qua e là, poi finalmente si siede di fronte al ragazzo e si mette anche lui a fare colazione.

"Uhm come ti senti?" chiede per gentilezza ad un certo punto.

Trey lo guarda lievemente stupito "abbastanza bene, grazie" fa una pausa poi rilascia un pesante sospiro "posso...ehm...posso parlarti?"

"È quello che stiamo facendo" gli fa notare il biondo senza scomporsi.

"Si...certo...ma intendevo...oh insomma volevo scusarmi con te" balbetta per poi cacciar fuori le scuse tutte in una volta, con una piccola smorfia.

"Non importa, davvero, non lo devi fare e non mi interessa" ribatte acido.

"No, lo voglio fare" sembra un po' più sicuro di sè, entro un paio di minuti avrà recuperato tutta la sua spavalderia "mi scuso per tutto, per la storia della foto..." inizia, ma viene subito interrotto da Federico che "già, quella mi interessa" ci ripensa "voglio dire, come ti è venuto in mente?"

"Ti ho visto quando sei venuto al club quella sera, stavo per venire a dirti di farti i cazzi tuoi, ma ho visto come guardavi Ben" Federico arrossisce involontariamente "e così...ho pensato che sarebbe stato meglio cercare di separarvi, quindi ho fatto la foto e poi l'ho mandata un po' di tempo dopo perchè volevo prima capire come stavano le cose tra di voi" spiega in modo chiaro e onesto.

"Furbo" commenta Federico schioccando la lingua "insomma disgustoso, ma furbo" aggiunge.

"Già, insomma, è stata una cosa stupida...io...l'ho già spiegato a Ben, non volevo che lo portassi via da me...ed è una cosa stupida ed egoista, se l'ho perso è solo per colpa mia e del modo in cui mi sono comportato in questi anni e quest'estate, tu non c'entri" dice tutto guardandolo negli occhi, senza imbarazzo e Federico capisce che lo pensa sul serio, ma non intende farsi intenerire.

"D'accordo" gli concede "posso circa capirlo, anche se resta una cosa infantile e cattiva", l'altro annuisce senza aggiungere nulla.

"C'è altro di cui vuoi scusarti?" chiede leggermente insolente.