Miles Away

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Federico si sveglia con un gran mal di testa quando ormai il sole è alto nel cielo, si mette seduto sul letto e sospira pesantemente, passandosi una mano sul viso stanco. Si trascina verso il bagno con l'intenzione di farsi una doccia, ha ancora il sale appiccicato alla pelle dalla sera prima, insieme all'odore di Benjamin, ma a questo preferisce non pensare. Si guarda allo specchio, facendo una smorfia disgustata di fronte all'immagine che gli restituisce, ha i capelli scompigliati e sparati in tutte le direzioni, le labbra gonfie e gli occhi rossi e circondati da profonde occhiaie. Sospira di nuovo e si butta sotto il getto di acqua calda, sforzandosi al massimo delle sue possibilità per non pensare a niente e sperando di riacquistare almeno in parte un aspetto decente.

"Buongiorno" mugugna scendendo in cucina, dove Kirsten è già intenta a cucinare il pranzo, e si butta su uno sgabello prendendosi la testa tra le mani e afferrando un muffin al cioccolato. Fa due morsi poi lo appoggia di nuovo, disgustato.

"Buongiorno" esclama suo padre allegro, dandogli una pacca sulla spalla "non hai un bell'aspetto" considera poi osservandolo meglio in viso. Grazie tante.

"Mh" mugugna solamente, senza avere la forza di ribattere "mal di testa" aggiunge poi.

"Oh povero tesoro" si preoccupa Kirsten aprendo un armadio pieno di medicinali "tieni prendi questo" gli mette davanti un'aspirina e un bicchiere d'acqua "starai meglio". Federico borbotta un grazie e manda giù la pastiglia, sforzandosi poi di mangiare qualcosa.

Dopo pranzo si sente leggermente meglio, ma si chiude comunque in camera sua e si butta sul letto, dove rimane a fissare il soffitto per circa due ore. Non pensa a nulla, non riesce nemmeno ad essere incazzato o triste, guarda la parete bianca e basta, fino a quando non si addormenta di nuovo, cadendo in un sonno agitato.

"Federico" qualcuno lo sta chiamando, il suo primo pensiero va subito a Benjamin e spalanca gli occhi, ma si trova davanti gli occhi verdi di Liam che lo fissano in modo inquisitore a qualche passo dal letto.

"Lì" mugugna "che ci fai qui?" si mette seduto e sbatte le palpebre un paio di volte cercando di mettere a fuoco la situazione.

"Sono le sei" dice in tono piatto il ragazzo.

"Interessante...quindi?"

"Ti ho scritto tipo mille messaggi per chiederti se ti andava di uscire, ma non hai mai risposto, così sono venuto qua e tuo padre mi ha detto che non stavi bene e mi ha fatto salire, che hai?" continua a guardarlo cercando di capire cosa c'è che non va, non si beve la storia del mal di testa, Federico lo sa bene.

Sbuffa sonoramente e si butta di nuovo sul letto "non guardo il cellulare da stamattina, scusa, e non ho voglia di uscire" taglia corto.

"Dov'è Benjamin?"  sa che non lo mollerà fino a quando non avrà tutte le risposte.

"A San Francisco" comunque, ha intenzione di rendergliela difficile, non gli racconterà tutto subito.

"E...uhm...è per quello che stai così?" il castano si avvicina e si siede ai piedi del letto.

"No"

Liam rotea gli occhi "Hai intenzione di rispondermi con più di una parola alla volta?" chiede.

"No" non vuole parlarne, è riuscito più o meno a non pensarci da quando si è svegliato, restando in quello stato di apatia totale, ma ha paura che potrebbe scoppiare a piangere anche solo a rievocare una misera parola di quello che si sono detti la sera prima.

Il castano sospira e gli si mette più vicino "Fede..."

"È...è che Ben...lui...è andato a San Francisco con il padre per delle riunioni..." balbetta con le mani sulla faccia "e...e..." non riesce a continuare.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora