"Prologo"

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Tratto dal \/|| libro della Repubblica,di Platone.

Dentro una dimora sotterranea a forma di caverna,con l'entrata aperta alla luce e ampia quanto tutta la larghezza della caverna,pensa di vedere degli uomini che vi stiano dentro fin da fanciulli,incatenati gambe e collo,sì da dover restare fermi e da poter vedere soltanto in avanti,incapaci,a causa della catena,di volgere attorno il capo. Alta e lontana brilli alle loro spalle la luce d'un fuoco e tra il fuoco e il prigioniero corra rialzata una strada. Lungo questa pensa di veder costruito un muricciolo ,come quegli schermi che i burattini pongono davanti alle persone per mostrare al di sopra di essi i burattini. - Vedo rispose. - Immagina di vedere uomini che portano lungo il muricciolo oggetti di ogni sorta sporgenti dal margine,e statue e altre figure di pietra e di legno,in qualunque modo lavorate;e,come è naturale,alcuni portatori parlano,altri tacciono - Strana immagine è la tua,disse,e strani sono quei prigionieri. -
Somigliano a noi,risposi;credi che tali persone possano vedere,anzitutto di sé e dei compagni,altro se non le ombre proiettate dal fuoco sulla parete della caverna che sta loro di fronte? -E come possono,replicò,se sono costretti a tenere immobile il capo per tutta la vita? -E per gli oggetti trasportati non è lo stesso? -Sicuramente. - Se quei prigionieri potessero conversare tra loro,non credi che penserebbero di chiamare oggetti reali le loro visioni? -Per forza [...] Per tali persone insomma,feci io,la verità non può essere altro che le ombre degli oggetti artificiali.
-Per forza,ammise.

America,Washington,1990.

Calum Hood,diciassette anni da poco compiuti,scompare tre giorni dopo dal suo ultimo compleanno,i genitori preoccupati,impauriti dai numerosi casi di bambini rapiti,iniziano,insieme alla polizia locale una ricerca alla caccia del "Uomo nero",dipinto con tale nome dai social e mass media,una corsa senza tempo per ricercare il proprio figlio,una tappa di cadaveri sempre più intrigati,una mente malata e contorta che lascia dietro di se una serie di indizi,l'Uomo nero,dalla favola che si raccontava a bambini,diventa realtà sotto la veste non più di un'incubo su un pezzo di carta bensì di un uomo perfettamente reale.

Tratto da capitolo:

«Quando passi così tanto tempo dentro una stanza,pensi che quello sia il mondo e le cose al suo interno siano tutto quello che c'è da conoscere,quando vedi un volto per così tanto tempo,smetti di averne paura.»


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