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Erano passati dieci giorni da quello strano avvenimento nella cantina,dopo di esso le cose non era state più le stesse,Ashton aveva smesso di portare sconosciuti in casa,aveva smesso di uscire e rientrare la sera tardi,pareva essere più presente,socievole,in un certo senso sembrava che quelle parole che si erano scambiati li avessero in un certo senso avvicinati in un tacito accordo,Calum ancora sognava il giorno in cui qualcuno lo avesse visto e portato via da quell'orrenda situazione,nonostante le cose si fossero riappianate tra i due questo non significa che il minore non stesse soffrendo,al contrario,essere costretto a rimanere in quel ambiente con il biondo lo stava struggendo interiormente,essere sempre costretti a limitarsi in parole e azioni,era sempre molto attento in tutto ciò che faceva provando a non innescare reazioni negative da parte del maggiore,ogni giorno tentava di guardarlo provando a capire anche solo per qualche istante cosa si celasse dietro a quella faccia di marmo,non riusciva a capire quando mentisse o al contrario,quando fosse sincero,non parlavano molto dopo l'incidente della cantina i dialoghi si erano limitati drasticamente portando i due a degli interminabili silenzi fatti di sguardi.

Calum era rimasto sul grande divano di pelle aspettando che il maggiore lo raggiungesse con il vassoio della colazione,appena arrivato iniziarono a guardare il telegiornale.

«Benvenuti al telegiornale delle sette e trentacinque qui su canale trentasette,partiamo con le news di cronaca nera riguardati la giornata di oggi,Secondo le indagini della polizia il criminale soprannominato l'uomo nero a smesso di uccidere da circa una settimana,sono stati rinvenuti i cadaveri di altri sette ragazzi,l'unico che manca alla lista è il diciassettenne Calum Thomas Hood la polizia pensa che il killer lo tenga in ostaggio,sotto allegata una foto,questa è la testimonianza della madre:

"Ei Amore mio,qualsiasi cosa ti sia successa,ovunque tu sia,io verrò a prenderti,non puoi lasciarci bimbo mio,qui a casa ci sono così tante persone che ti stanno aspettando e che ti vogliono bene,torna a casa Calum. »

Quello che sua madre non poteva sapere è che lui era lì,a pochi passi,solo qualche metro,così vicini eppure invisibili,Ashton spense la televisione sorridendo compiaciuto,si passò una mano tra i capelli guardando oltre,immerso nei suoi pensieri malsani,il moro lo fissava con le labbra semi aperte,gli occhi pieni di lacrime mentre le sopracciglia erano increspate in un espressione di puro odio,come se tutta quella consapevolezza lo avesse trafitto dritto al cuore.

«Come puoi...come puoi sorridere dopo quello che ha detto mia madre,lo vedi Ashton?Lo vedi cosa stai facendo?Per cosa poi?il tuo piacere personale di avere un cagnolino da tenere al guinzaglio,TI ODIO!HAI ROVINATO LA MIA VITA ASHTON FLETCHER IRWIN!E...e...qualsiasi cosa accadrà,anche se mi ucciderai un giorno,loro ti troveranno e ti faranno soffrire,ti auguro tutto il male del mondo »

«Quello sono io,il male del mondo sono io.»

Passarono altri dieci giorni,interminabili,monotoni,fatti solo di piccoli gesti,quasi del tutto impercettibili,Calum passava giornate intere seduto sulla sedia osservando placidamente i fili d'erba essere sbattuti dal vento primaverile mentre le fronde dei ginepri si mischiavano ai bellissimi fiori di pesco che danzavano nell'aria,ancora riusciva a ricordarsi di quando ai suoi vecchi vicini morì il figlio militare e in suo onore fecero piantare quella meravigliosa creatura,era uno spettacolo per gli occhi,Calum se stava lì solo ed alcune volte il biondo lo raggiungeva e come il vento faceva con l'erba passava la sua grande mano tra i capelli corvini del minore,a volte lo baciava,altre gli chiedeva delle particolari attenzioni e mai dal punto di vista sessuale,quel giorno però qualcosa cambiò.
Era buio,Ashton non era ancora rientrato e subito la mente del mondo andò al pensiero della droga,del sesso e del sangue,sperando vivamente che quel circolo vizioso non avesse ripreso il suo corso,la sua fina caviglia era allacciata ad una spessa catena d'acciaio ancorata ad una parete della camera da letto,aveva rubato una canna dal comodino del maggiore portandosi alle labbra il filtro già composto,fumò tranquillamente osservando la strada deserta,sbuffò spegnendo la cicca nel posacenere per poi accomodarsi dolcemente tra quelle lenzuola profumate,sentì chiaramente il suono di una macchina entrare all'interno del vialetto,poté percepire le gomme scavalcare i mattoncini per poi essere alzata la saracinesca del garage e esservi parcheggiata la vettura rossa,il moro si portò il piumone fin sopra la testa accovacciandosi in posizione fetale,sentì i primi passi di scarpe per poi essere tolte,sentì il "click" delle luci del soggiorno essere accese e spente subito dopo,sentì i respiri profondi del biondo provenire dal corridoio,la porta che cigolava a quel leggero contatto,sentì il letto abbassarsi,sentì l'altro sopra al suo corpo.

«Ti ho pensato tutto il giorno,ho immaginato delle cose cucciolo»

Calum abbassò le coperte dalla sua faccia puntando quei due enormi occhi nocciola su quelli verdi del compagno,aveva paura a chiederlo ma non esitò.

«Co-cosa?»

«Ho immaginato di averti lì con me e di prenderti sulla scrivania mentre urlavi il mio nome,ho sognato di averti fra le mie gambe sulla poltrona mentre me lo succhiavi e ti venivo in gola,ho pensato di farmi cavalcare sulla mia batteria»

Il minore divenne rosso mentre quelle parole sconce gli entravano nelle orecchie portandolo all'esasperazione,portandolo quasi di conseguenza a pensare,ad immaginarsi pure lui quelle cose così spinte per le sue esperienze,non era un santo certo,sapeva di essere bisessuale ma fino al biondo non aveva mai avuto rapporti con uomini,anche se doveva ammettere che nonostante la brutalità di quelle azioni,gli era piaciuto,si passò una mano sul viso tando da nascondersi da quei due occhi lussuriosi.

«Lo so che lo stai pensando anche tu,lo so che lo vuoi dentro,mentre urli per il piacere»

Ashton gli stava sussurrando sensualmente all'orecchio mentre le mani esperte gli abbassavano l'intimo andando a stimolare la punta del pene già eretto.

«Guarda cosa ti fanno le mie mani cucciolo»

Spostò bruscamente le coperte lasciandolo completamente esposto.

«Amo vederti così,sei bellissimo»

Iniziò a masturbarlo velocemente non staccando mai i suoi occhi da quelli del minore continuando a parlargli in maniera suadente.

«S-sto per v-venire!»

Disse tra gli ansiti Calum aggrappandosi con le mani alle coperte,ma prima di raggiungere l'apice Ashton staccò le sue grandi mani dal pene del minore dal quale era colato del liquido pre-seminale e con esso iniziò a penetrato con l'indice,il moro iniziò mugulare di fastidio fino a quando,abituato da quelle attenzioni iniziò a chiedere di più.

« Ti prego Ashton..io..io ho bisogno»

«Dillo,dillo cucciolo»

«Ho pisogn-AH,HO BISOGNO DI TE»

Urlò il corvino aggrappandosi con le mani alla maglietta logora del biondo,lui estasiato da quelle parole non si scompose alzandosi per pochi secondi,disfandosi di tutti quegli indumenti fastidiosi.
Era così meraviglioso,completamente nudo,esposto alle più loquaci occhiate comprese quelle della luna che inondava la sua bellissima figura,i muscoli torniti guizzavano fuori come trote dal fiume,i capelli di grano risplendevano di una patina dorata a quelle dolci attenzioni mentre quei due occhi verdi rispecchiavano le più remote fantasie erotiche,il diavolo,il serpente del giardino,così tentatori,ricolmi di pensieri peccatori.

«Lo vedi cosa mi fai?Lo vedi com'è duro?Voglio solo entrare tra le tue pareti strette e bagnate cucciolo»

Iniziò a leccargli l'apertura ruotando intorno ai muscoli del cerchietto,mentre il minore urlava per il senso di godimento da lui provato,il biondo completamente rapito da quello sguardo dolce lo sollevò dal bacino con le braccia muscolose portandolo a testa in giù mentre gli divorava l'interno con la lingua.
Calum pensava a quanto stesse bene,a tutto il piacere che stesse provando,poi penso al sangue,alle vittime innocenti,al fatto che avrebbe potuto ucciderlo anche il quello stesso istante,ma come per magia,quei due occhi verdi lo dissuasero da ogni più remoto pensiero.

«Voglio averti,solo per me,solo io,posso guardarti»

Entrò con una stoccata decisa,con forza,come a ribadire le sue parole,iniziò a spingere,si andavano incontro con i movimenti,ognuno alla ricerca del proprio punto,entrambi estasiati da quel momento.
Vennero insieme,il minore sul proprio stomaco senza neppure essersi toccato e biondo al suo interno,completamente travolti dalla passione.
Ashton lo baciò,baciò Calum con tristezza,per poi abbracciarlo coprendolo con le lenzuola,mentre nell'aria fluttuavano queste dolci parole.

«Ho fatto sesso con così tanti uomini,eppure l'ho sentito,ho riconosciuto la prima volta in cui ho fatto l'amore,tu sei la mia prima volta».

Peccato che Calum in quel momento stesse dormendo.

Eiiiii ragazzi,commentate sotto,scusate il ritardo,nuovo capitolooo,che Ashton stia mentendo?E calum??

Room » CashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora