Il sole sorgeva mestamente da dietro i tetti delle case mentre la luce mattiniera filtrava dalle fronde degli alberi di ginepro,una lieve brezza faceva ondeggiare le grandi chiome verdi mentre i fiori di pesco volavano delicatamente nell'aria,la camera era ancora buia oltre ad una lieve luce proveniente dai fori delle tende bianche,i termosifoni erano rimasti accessi per tutta la notte così anche le camere al piano superiore erano rimaste calde,Calum si girò tra le coperte sfatte,con il suo corpo nudo in netto contrasto con l'avorio di quei tessuti,i capelli corvini erano sparsi in tutte le direzioni mentre il volto era circondato da un espressione completamente rilassata,la caviglia era ancora legata alla catena di ferro e il corpo completamente martoriato da innumerevoli succhiotti,si passò placidamente una mano sul collo percependo immediatamente un lieve fastidio causato dagli ematomi lì presenti,il minore si accovacciò ai piedi del materasso guardando in modo disinteressato all'esterno della finestra,sentì delle urla al piano di sotto,guardò l'orologio posto sul comodino e segnava esattamente le undici e trentacinque,sentì di nuovo delle urla,urla di godimento,Ashton stava scopando con un nuovo ragazzo,iniziò a piangere silenziosamente portando le braccia al petto,stette in silenzio stringendo delicatamente le lenzuola fra le sue piccole mani,si sentì onorato di non essere stato ucciso,di essersi svegliato quella mattina,ma sentire quelle urla al piano di sotto,come se Ashton si fosse dimenticato della sua presenza,come se in realtà non gli importasse nulla di quello che c'era stato fra i due,ma forse il problema era di Calum,forse era troppo piccolo per capire certe cose,un adolescente che aveva preso una sbandata per il suo carnefice,questo che sentimento potrebbe mai essere?Il moro pianse ancora nascondendo la testa fra i cuscini morbidi,stringendoli a se,sentì dei tonfi secchi,come un martello che batteva su un chiodo,poi più nulla,sapeva cosa stava succedendo ma non gli importava,troppo preso dal dolore verso se stesso,troppo preoccupato a sfogare quel sentimento represso da non preoccuparsi di quello che stava succedendo al piano inferiore,ci furono dei passi leggeri seguiti dal cigolio del battente e infine il materasso abbassarsi,allo stesso modo della notte precedente.
«Ei cucciolo,come sta il tuo sedere?»
Questa cosa lo fece arrabbiare,alzò lo sguardo ricoperto di lacrime lucide scoprendo quel volto angelico ricoperto di sangue fresco,in quel momento non gli importò,con una violenza disumana gli tirò uno schiaffo sulla guancia,completamente sopraffatto dalle emozioni lo spinse,lo spinse via dal suo corpo mettendosi composto a sedere e in uno stato completamente rabbioso provò a liberarsi di quella catena graffiandosi la caviglia quasi provando a staccarsela,Ashton si alzò infuriato prendendo il minore per i polsi e scaraventandolo sopra al materasso,unendo le loro labbra in un bacio completamente disperato,che il minore rifiutò mordendo le labbra del maggiore facendogliele sanguinare.
«TI ODIO!NON DEVI TOCCARMI»
Ashton abbassò lo sguardo incrociandolo quello di Calum e non vi lesse rabbia ma solo tristezza.
«Ti odio..brutto stronzo,pezzo di merda vatti a scopare la puttana che hai portato questa mattina!Mentre io ero qua sopra a dormire,dopo tutto quello che mi hai fatto,dopo che io mi sono dato a te senza fiatare e tu...tu....spero di morire il più in fretta possibile..»
Ashton guardò Calum.
«Così da non vederti scomparire,da non vederti amare qualcun'altro...»
«...Perché?Perché devi mentirmi?»
Il biondo gli sorrise stancamente mostrando,sotto alla base di sangue fresco delle profonde occhiaie violacee,mentre l'alito sapeva di menta mischiata all'alcool e con le mani ancora strette sui polsi del minore affondò le sue labbra fini su quelle gonfie del compagno,facendogli assaggiare per pochi secondi quel sapore amaro.
Ashton era ancora nudo e i primi raggi del sole parevano volergli baciare la pelle abbronzata che sembrava luccicare a quel soave contatto,i capelli erano del colore del grano appena colto e quegli occhi verdi parevano impregnati di oscuri segreti,così glaciali da mettere paura,così caldi da farti sciogliere il cuore,Ashton Irwin,così dannatamente bello da far invidia,così dannatamente crudele da mettere paura,in qualsiasi modo tu lo guardassi era come cercare di capire un quadro grigio,né troppo bianco,né troppo nero,un bilico perfetto fatto di emozioni contrastanti,situazioni che facevano prevalere l'uno o l'altro colore.«Ho scopato con Josh Spring,è morto,dopo vado a seppellire il cadavere con Luke anche se l'unica cosa che vorrei è stare qui con te,a fare e rifare sesso per tutto il giorno,sei così irresistibile,sei come tutto ciò che ho sempre desiderato ma che ogni volta mi veniva tolto,un po come la vita»
Il moro sentì una scossa provenire da tutto il suo corpo,come un richiamo a quelle parole,completamente soggiogato dal volere dell'altro,completamente inebriato da quel sentimento sconosciuto,ancora con gli occhi bagnati di lacrime fresche Calum strinse forte le ciocche bionde del maggiore e in un gesto disperato,fece di nuovo unire il paradiso con l'inferno.
«Perché devi farlo con altri allora?Perché non ti basto?»
Ashton lo guardò intensamente accarezzandogli la guancia bagnata e baciandola come a volerla pulire dai suoi peccati,lui non si meritava quelle lacrime,lui non si meritava Calum,eppure era così egoista da volerlo solo per se,così crudele da non volerlo condividere con il mondo e Ashton?Ashton era così maledettamente sbagliato da poter essere considerato la pietanza preferita dei porci,il suo corpo era fatto per quello,scopare quelle puttane e poi ucciderle,Calum,Calum era invece la cosa più pura che avesse mai visto e forse per egoismo proprio Ashton lo aveva rapito,soggiogato completamente da quella purezza rara da volerla esclusivamente per se stesso.
Il biondo si alzò dal materasso con uno scatto delicato inginocchiandosi ai piedi del letto,prese fra le sue grandi mani quella piccola caviglia mentre con le chiavi la slacciava di quella pesante catena,era completamente nudo e ricoperto di sangue ma questo non lo fermò,prese il minore fra le sue braccia come una sposa conducendolo nel bagno privato,si vedeva che la caviglia gli faceva ancora molto male così fu il più delicato possibile,lo boggiò sul ripiano del lavabo per poi aprire il getto bollente della vasca da bagno lasciando che essa si riempisse con oli e sali profumati,poi completamente il silenzio riprese il corpo nudo del minore fra le sue braccia e nonostante quel contatto non fosse sconosciuto provocò comunque dei brividi ad entrambi.
«Io..io ti ho detto che ti odio»
«Non importa,non importa se mi odi oppure se mi ami,quello che conta è che tu sia qui»
«Che..cosa stai..facendo?»
«La tua caviglia è gonfia,io sono sporco di sangue e voglio avere il mio cazzo dentro di te il prima possibile,voglio togliermi l'odore di quella puttana solo per poter assaporare il tuo,così dolce,così buono»
Calum si appoggiò al petto scolpito del maggiore giocherellando con le dita su di esso,mentre le guance si coloravano di rosso e le labbra venivano strette tra la dentatura perfettamente bianca.
«Dovrai cavalcarmi,vedrai ti piacerà sentirlo tutto dentro,ti piacerà salterellarci sopra cucciolo»
Con le grandi mani gli arpionò il sedere portandolo verso l'alto e dividendo con esse le due natiche sode.
«Non voglio prepararti,voglio che tu lo senta dentro,voglio che tu senta il mio sperma colarti giù,vedrai ti farà impazzire cucciolo»
Gli baciò la mandibola,mentre con quella voce suadente continuava a far ansimare il minore completamente sopraffatto da quella situazione,con un affondo deciso Ashton entrò completamente in lui toccando immediatamente la sua prostata,Calum urlò estasiato mentre con le mani poggiate sul petto di Ashton faceva leva sul suo cazzo,iniziando dunque a cavalcarlo,il moro era una visione celestiale,con le labbra gonfie e la testa all'indietro mentre gli occhi erano lucidi di lussuria,alla fine il maggiore non resistette più così lo prese dai fianchi mettendolo a novanta iniziò ad affondare sempre più velocemente fino a quando,non appena il moro venne nella vasca Ashton si svuotò all'interno del compagno mentre una scia di sperma colava da quelle due natiche sode,il biondo lo raccolse sulla punta dell'indice porgendone un po al minore che senza esitare lo leccò,tanto che quel gesto fece di nuovo eccitare Ashton che,inebriato da quella sensualità si impossessò disperatamente di quelle labbra peccaminose.
«Tu sei solo mio,sia all'inferno che in paradiso»
Eiiii ragazzi,spero vi piaccia commentate sotto :)))
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Room » Cashton
FanfictionSecondo Platone,nel mito della caverna,solo chi riesce a uscire alla luce del sole,liberandosi delle catene che ti tengono ancorato alla grotta,capirà cosa sia la vera verità. All'interno di una camera buia,il mondo è un lontano ricordo e la realtà...