Teneva le mani ancorate nei suoi capelli,la schiena china verso il basso mentre gli occhi saettavano verso l'esterno e le lancette dell'orologio scorrevano ininterrottamente,stava pertendo la testa,stava provando qualcosa di così paradossalmente forte da ritenerlo quasi inesistente,nel corso della sua vita non aveva mai sperimentato quei sentimenti tanto da ritenerli al pari di una leggenda,lui non credeva in nulla,specialmente nell'amore ,era della rara convinzione che l'uomo facesse determinate azioni perché preimpostate dalla società,sposarsi,avere figli,comprare una macchina e un cane,scegliere un lavoro,pagare la scuola,invecchiare su un'amaca mentre tua moglie si fa il vicino di casa.
Lui non aveva mai capito del perché le persone fossero così malleabili,pensava che fossero tutti degli stupidi burattini da poter usare a proprio vantaggio,questo glielo aveva sempre insegnato la vita.
Anche quando era piccolo,preferiva starsene per i fatti suoi,osservare quello che i suoi coetanei facevano senza mai immischiarsi in situazioni troppo personali,erano solo lui ed i suoi giocattoli,amava stare ore in disparte,non avendo sentimenti era tutto più facile,i gioccattoli facevano tutto ciò che lui gli imponeva senza mai opporsi,con il tempo era cresciuto espandendo questo aspetto anche sulle persone,aveva imparato a sopravvivere mostrando ciò che la società voleva che fosse mostrato,un ragazzo sorridente,pieno di vita,con un sacco di amici,migliore della sua classe e capitano della squadra di nuoto,con una splendida fidanzata,ma nessuno,nessuno sapeva cosa si nascondeva dietro quel sorriso,perché quel viso era solo una grande,bugia.«Ei...stai bene?»
Calum passò una mano sulla schiena del biondo avvicinandosi alle sue spalle e baciandogli delicatamente le scapole nude,Ashton si voltò guardando i dolci gesti che il compagno riservava al suo corpo teso.
«No,non sto bene cucciolo»
Era la prima volta che il minore lo vedeva così angosciato,così preso nel suo mondo di pensieri,distaccato da quella realtà e catapultato in un mondo tutto proprio,forse quel dolore era l'unica cosa vera dentro a quel corp di metallo.
«Che sta succedendo Ashton»
Il suo nome nella bocca dell'altro pareva così dolce,come una parola sussurrata alle orecchie dei muri,leggera e soave si perdeva bel buio di quella camera.
«Voglio...Voglio raccontarti il mio passato»
Calum ritrasse immediatamente le mani dal corpo dell'altro che notando quel cambiamento brusco si voltò meglio per guardare la sua reazione.
«Va bene Ashton,ma sappi che quello che mi dirai non giustificherà in alcun modo i tuoi comportamenti,tutte le persone che hai ucciso...tutte quelle che hai fatto soffrire»
Il biondo guardò l'altro intensamente ,una foresta annebbiata si celava tra quegli splendidi occhi che parvero esser solcati da una breve scintilla di tristezza,quelle parole dure lo avevano colpito al petto e la consapevolezza di tutto quel male gli inondo il cervello.
«Lo so Calum,ma adesso vieni qua,vieni tra le mie gambe cucciolo voglio toccarti»
Il minore lo guardò per poi gattonare verso l'altro e posizionarsi tra le sue gambe muscolose,immediatamente due forti braccia lo strinsero a se mentre la testa riccioluta del biondo sprofondava nell'incavo del suo collo aspirandone il profumo.
«Sei così dolce,sai di balsamo al cocco,sai di me cucciolo»
Calum posizionò le sue esili braccia sulle spalle del compagno facendo poi scorrere le mani tra quei boccoli biondi.
«La mia famiglia vive in Australia,mia madre Anne,mia sorella e mio fratello,l'ultima volta che ho chiamato mia madre si era appena trovata un nuovo compagno e Harry e Lauren erano molto felici,in realtà lo sono anch'io,mia madre mi ebbe molto giovane e il mio vero padre rimase con me solo fino a otto anni,poi un giorno senza dire nulla prese e se andò,mamma continuò a raccontarmi che papà si era trasferito in un altro paese per lavoro,che mi voleva bene e che sarebbe tornato,tutte stronzate,la verità è che non mi voleva e se non fosse stato per mia madre molto probabilmente lui l'avrebbe fatta abortire.
Prima di andarsene,intendo gli anni prima,quell'uomo mi violentò ripetutamente e ancora oggi Anne non sa nulla,sarebbe inutile darle un altro dispiacere...»La voce era atona,pacata.
«...tenersi ancorati al passato...»
Quegli occhi era completamente assenti,scomparsi tra le ombre di un passato ricolmo di tristi insicurezze,fatto di una vita che non gli apparteneva e di una sorte che non sarebbe dovuta toccare a nessuna creatura di questo pianeta,Calum lo guardava,quel viso spigoloso e al contempo incredibilmente fragile,quel ragazzo che tanto lo aveva soggiogato stregandolo con l'incantesimo di quei due occhi magnetici,il moro lo fissava posto nella penombra della camera,con la luce a bagnargli il volto pareva lo schizzo di un quadro perfetto.
«....è il punto debole...»
Quella voce fluttuava come polvere di granelli in un caldo torrido,quasi infernale,una aria pesante respirata dai demoni dell'inferno che in quel momento parevano volteggiare sopra alle teste di quei due corpi dannati.
«....di ogni uomo».
«Chi sei veramente?»
«Solo questo,un ragazzo stuprato a soli sette anni dal proprio padre,un bambino che ha visto tutta la sua ingenuità essere buttata nel cestino e calpestata come se nulla fosse,ero un bambino che doveva tenere per se i segreti più grandi del mondo,ero ciò che nessuno voleva e adesso tutto quello che loro desiderano.
Ero un sacco di cose Calum,ho passato esperienze che alcune persone non capiranno mai,questo è quello che mi hanno insegnato,questo è l'unico modo che conosco di vivere,perché quando passi così tanto tempo dentro una stanza,pensi che quello sia il mondo e le cose al suo interno siano tutto quello che c'è da conoscere,quando vedi un volto per così tanto tempo,smetti di averne paura,anche se questo è ciò che più ti fa male».Calum carezzò i suoi capelli,quello era solo un pezzo della drammatica storia di Ashton Irwin ma per il momento gli sarebbe bastato a quanto avevano tutto il tempo del mondo per parlare,solo pochi attimi per amarsi.
«Voglio averti dentro di me,voglio sentirti fino in fondo e non essere gentile,fammi urlare,prenditi tutto quello che vuoi,lasciami il tuo nome sulla pelle»
Calum lo guardò dritto negli occhi mentre il maggiore rimaneva basito,si tolse la grande maglia del maggiore lasciando scoperto il suo piccolo corpo ora ricoperto solo da un paio di mutandine color crema,che con fare erotico l'altro prese fra le dita giocherellando con i nastrini che le ricoprivano,divaricò le gambe leccandosi le labbra e posando le caviglie sulle spalle del biondo che lo fissava bramoso e al contempo sbalordito.
«Non voglio vederti triste,non voglio....e non so neppure il perché,ma questo è l'unico modo che ho per non fartelo fare,per non farti ammazzare altri uomini,più tempo passerai dentro di me e meno né avrai per gli altri,prendimi Ashton»
L'altro si alzò dal materasso togliendosi i boxer e rimanendo completamente esposto,il cazzo duro,pronto a soddisfare ogni esigenza del moro che aveva iniziato a preparasi da solo,teneva la testa all'indietro con la schiena inarcata in un atto di puro godimento mentre le labbra carnose rimanevano aperte.
«Ashton...ti piace vedermi così?Ti piace mentre urlo il tuo nome..ASHTON AH PRENDIMI TI PREGO»
L'altro scosse la testa completamente assuefatto da quella vista,si fece largo tra le gambe tirandole verso l'alto e togliendo immediatamente quelle dita dall'interno del moro.
«Voglio vederti mentre ti scopo e non trattenerti voglio vedere tutto»
Con un colpo secco entrò in lui spingendo immediatamente,con le mani si sorreggeva alla testiera del letto mentre Calum piangeva da tutta quella brutalità mischiata a godimento,era una delle prime volte in cui il biondo era così rude e questo gli piaceva molto,tanto che venne sul suo stomaco in poco tempo,ma questo non distrasse Ashton che continuò imperterrito facendolo venire altre due volte.
«Promettimi che non ucciderai più nessuno AH..PROMETTIMELO ASHTON»
L'altro gli arpionò i fianchi sbattendolo contro di se venendo poco dopo nel suo sedere mentre lo sperma usciva dalle natiche del compagno.
«Tu sostituirai loro allora».
Eiii nuovo capitolo,commentate sottoo :D
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Room » Cashton
FanfictionSecondo Platone,nel mito della caverna,solo chi riesce a uscire alla luce del sole,liberandosi delle catene che ti tengono ancorato alla grotta,capirà cosa sia la vera verità. All'interno di una camera buia,il mondo è un lontano ricordo e la realtà...