Quella notte dopo molti giorni senza neppure vedersi Ashton aveva aperto la botola che dava sulla cantina,la luce della lampadina filtrava all'interno ti tutto quel buio come una luce divina pronto a salvarlo dalle sue suppliche,il biondo era bellissimo,completamente nudo se non per un paio di boxer,quel corpo scolpito nel marmo avrebbe fatto invidia a chiunque,i capelli biondi color del grano,colorati come il miele sugli alveari,come la sabbia arida del deserto,il sorriso era scomparso da quelle labbra fini tanto che l'unica cosa che dimostravano era solo un profondo stato di tristezza,gli occhi erano spenti,smorti mentre ai lati di essi parevano essersi cementate le lacrime di poco prima,era bellissimo mentre gli tendeva la mano,mentre lo afferrava issandolo da dentro quella camera delle torture,lo aveva preso tra le braccia stringendolo convulsamente al suo petto,Calum sentì un leggero soffio d'aria trapassargli la chioma scura mentre Ashton si lasciava cadere all'indietro sulle assi di mogano scuro,si sentì un tonfo secco,il minore alzò lo sguardo ancora avvolto al corpo del maggiore,lui non si era fatto nulla ma il biondo stava soffrendo,era quello che voleva,sie era buttato per procurarsi dolore,poi aveva iniziato a piangere e al contempo stringeva il compagno come l'unico appiglio sicuro che avesse li intorno.
Alla radio partì "Numb" forse una delle canzoni più conosciute dei Linkin Park,i due non si era accorti di quella presenza fino a che le note di quella drammatica canzone non si fecero sentire,fissava il soffitto con lo sguardo languido mentre il minore da sopra il suo petto senza nessun pudore fissava quella creatura meravigliosa e terrificante,Ashton era come l'angelo peccatore che buttato giù dal paradiso si era creato il suo inferno e in esso ci aveva portato anche lui,troppo spesso in quei giorni lo aveva sentito fare sesso con sconosciuti che poi venivano ammazzati e Calum non sapeva se essere felice di quella diversità oppure spaventarsi,il biondo era imprevedibile,cambiare faccia con un solo battito di ciglia,lo rendeva incredibilmente spaventoso.«Perché mi hai portato via?Perché proprio me?»
«Non darti false aspettative ragazzino»
«Smettila,ti prego smettila Ashton con tutte queste bugie»
L'altro sorrise lievemente,come consapevole di essere stato smascherato da tutti i suoi peccati,con il braccio muscoloso stringeva la vita del minore mentre con le lunghe dita affusolate gli solleticava i fianchi.
«È stato tutto un grandissimo caso per tua sfortuna,la prima volta che ti ho visto è stato così improvviso,il signore delle vendite mi stava spiegando le fisionomie del quartiere,ero così talmente tanto annoiato,poi mi sono voltato ,avevo percepito che qualcuno mi stesse osservando,i tuoi occhi quel giorno...non avevo mai visto degli occhi così belli e la mia voglia di averli a contatto con i miei era così forte che non ho resistito e sono venuto a suonarti»
«Dimmi davvero,la batteria,la musica,le tue passioni il lavoro,quale di queste cose sono vere?»
Ashton rimase per pochi secondi in silenzio mentre fissava il minore con sguardo dolce.
«È tutto vero,il mio patrigno mi ha insegnato a suonare la batteria ed è rimasta indubbiamente la mia più grande passione,la musica è l'unica cosa che faccio senza pensare al giudizio che qualcuno potrebbe avere poi su di me,non faccio musica per piacere alle persone,faccio musica perché è tutto ciò mi rende libero»
«L'unico che ti tiene ancorato a questa realtà sei tu Ashton,potresti essere libero ma la verità è che tu non lo vuoi veramente.
Ti piace il modo in cui di guardando le persone,godi nel notare come tutti si vogliano far scopare da te,provi un incredibile benessere nel mentire a qualcuno,lo fai intenzionalmente,come il gatto che si diverte a giocare con il topo prima di mangiarselo,tu sai di essere cattivo e ti piace,ami il fatto di essere sempre un passo avanti a tutti,ma l'unica cosa di cui non ti rendi conto...»Si guardarono negli occhi e per la prima volta il minore stava sorridendo consapevole delle sue parole veritiere,non gli importava delle conseguenze,dopo tutti quei giorni passati dentro alla cantina aveva bisogno di sfogarsi,di lasciarsi andare,aveva bisogno di fargli capire che nonostante quello che facesse poteva risorgere dalle tenebre,Ashton era diventato in quel modo per un motivo e qualsiasi esso fosse era in grado di smettere con tutto,doveva rendersi conto che continuare a scappare rifugiandosi nelle proprie pazzie non lo avrebbe salvato,continuare a perdersi nel mondo delle droghe,bere fino a vomitare,abusare di ragazzini e ucciderli per puro piacere personale,niente di tutto questo lo avrebbe salvato dai fantasmi del suo passato,Ashton stava diventando ciò che da piccolo lo costringeva a chiudersi dentro l'armadio.
«.....È che,nessun Dio buono ti salverà dal tuo passato.»
Posò le sue piccole mani intorno al collo del maggiore,stringendo i polpastrelli sulla pelle abbronzata mentre percepiva il pomo d'adamo andare avanti e indietro,in quella posizione Ashton era così vulnerabile tanto che Calum avrebbe potuto soffocarlo con le sue piccole mani,fino a quando il biondo non posò le sue dita sui polsi ossuti del compagno senza però spostarle dal suo collo.
«Non ne avresti il coraggio»
«E questo cosa te lo fa pensare?»
«Questo.»
Fu un attimo in cui quelle due labbra cozzarono in un bacio disperato e pieno di desiderio reciproco,lingue che incontravano,gemiti che riempivano le pareti insonorizzate, sospiri,schiocchi di baci e pelle a stretto contatto,bisognosi di quelle attenzioni l'uno per l'altro si toccavano con grazia come a non voler distruggere quel momento magico.
«Questo.»
Disse di nuovo Ashton sfiorando i fianchi del compagno mentre le labbra fini si tendevano verso l'alto.
«Questo.»
Disse per la terza volta passando una grande mano tra i suoi capelli corvini.
«Questo.»
Ripeté mentre stringeva quel corpo ossuto al suo.
«Questo.»
Mentre con i polpastrelli asciugava le lacrime scivolate giù dalle guance del corvino.
« e infine....
Prese una mano del minore che ancora era rimasto a cavalcioni sopra al biondo,che con delicatezza gli afferrò il polso portando quella piccola mano sopra al cuore del maggiore,batteva forte,come a voler uscire dalla cassa toracica,come prova della sua vita o forse di qualcosa di troppo complicato da poter spiegare,troppo puro,troppo sincero per un bugiardo.
«..Questo..»
Eeeiiiiiiiiii ragazzi buona lettura,commentate sotto,secondo voi come potrebbe devolvere la storia?se Ashton stesse mentendo?che il suo sia davvero un cambiamento e il povero Calum?Che fini farà?commentate sotto grazie :)))))
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Room » Cashton
FanfictionSecondo Platone,nel mito della caverna,solo chi riesce a uscire alla luce del sole,liberandosi delle catene che ti tengono ancorato alla grotta,capirà cosa sia la vera verità. All'interno di una camera buia,il mondo è un lontano ricordo e la realtà...