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Se siete particolarmente sensibili non leggete.

La casa era incredibilmente buia mentre il sole scendeva dal cielo per dare spazio al suo alter ego,la luna che meravigliosa come suo solito compariva bianchissima tra le nuvole,la macchina rossa entrò nel vialetto cementato mentre appena fermata i fari venivano spenti,dall'abitacolo uscivano le note di "Scream" dei Misfits mentre i due ragazzi completamente fatti uscivano ridendo e sbattendo le portiere placcate,al ritorno verso casa si era fermati in un autogrill comprando un sacco di merendine al cioccolato,patatine al formaggio e alcune bibite gassate in lattina,aveva rubato anche qualche pacchetto di caramelle,si erano poi appartati nel parcheggio mangiando tranquillamente mentre i pochi passanti di viaggio li guardavano incuriositi,presero poi a rollarsi qualche canna che fumarono in macchina con i finestrini alzati per mantenere il fumo passivo al suo interno,quindi per non finire fuori strada ci aveva impiegato più del dovuto,appena arrivati a casa erano scesi arrancando ridendo a crepa pelle tanto che un vicino scorbutico li rimproverò per il troppo baccano.

«Ashton,che cosa facciamo adesso,sono così stanco»

Il maggiore gli si fece più vicino pressando quel corpo ossuto contro il proprio posizionando i palmi delle grandi mani sul muro grigio,gli baciò le tempie per poi annusargli i capelli corvini che sapevano di cocco per poi abbandonare stancamente la fronte sulla spalla di Calum,che ancora sopraffatto dalle sostanze assunte gli si aggrappò addosso cercando un qualsiasi appiglio.

«Vai di sopra in camera mia,mettiti un pigiama e riposati,io arrivo tra poco»

Il più piccolo gli sorrise staccandosi dal batterista per raggiungere la rampa di scale,si aggrappò alla ringhiera e con grande fatica salì gli scalini in legno massello non voltando mai lo sguardo indietro.
Ashton contò fino a cinque molto lentamente.

Uno..
Calum era nel corridoio

Due...
Aveva trovato la porta

Tre...
Era entrato

Quattro...
Si era infilato il pigiama

Cinque...
Era sul letto

Ashton adesso si sarebbe potuto divertire.
Si passò una possente mano tra la matassa di capelli mossi mentre il collo veniva inclinato all'indietro,un sorriso sadico aleggiava su quelle labbra fini con una grande risata che fuoriusciva forte dai suoi polmoni,con le gambe muscolose fece leva iniziando ad incamminarsi verso la sua meta,passò attraverso la cucina veloce come il vento quasi pareva che egli non avesse toccato neanche uno spinello,si abbassò velocemente per poi aprire con enfasi la piccola porta che dava sulla sala registrazioni,completamente buia si poteva notare solo il leggero scintillio dei piatti principali,Ashton non si scomodò molto,vi passo vicino non guardando la sua amata batteria ormai troppo colto in quel fugace attimo di pazzia,tolse il tappetino di color perlato mostrando un irregolarità tra le assi in legno scuro,una botola completamente tinta di bianco latte serrata da uno spesso lucchetto,prese la chiave che portava nella tasca destra afferrandola con urgenza,incespicò per qualche secondo provocando alla fine un tintinnio acuto che stava a significare che la serratura era scattata,Ashton si passò di nuovo una mano sui capelli mentre da una mensola tirava fuori una mascherina igienica che solitamente utilizzavano i medici per le operazioni,nascondeva un sorriso sadico dentellato da dei splendidi denti bianchi,guardò in alto,compose un padrone nostro e scese poi,nella cantina.

«Mi dispiace così tanto di averti fatto aspettare così a lungo,solitamente la faccio finita molto prima,ma sai com'è adesso,sono impegnato con un ragazzino che mi piace molto...lui non è di quelli come te Dylan,Dylan se non sbaglio vero?»

«Oh ma questo non importa,ora come ora non credo ti fregherebbe se io sapessi o meno il tuo nome,ancora non ho sentito nulla sulla tua scomparsa,ma non credo se ne accorgeranno molto presto,tua madre era sempre così impegnata con il lavoro mentre quel porco di tuo padre se la faceva con tutte le segretarie d'ufficio.
Forse è per questo che sei fottutamente così,piccola zoccola succhia cazzi»

Prese delle tronchesi.

«Ora facciamo così,io ti metto questo,non preoccuparti non ce nulla è solo un pezzo di stoffa per farti stare zitto,altrimenti il mio piccolo si sveglierà al piano di sopra e noi non vogliamo che questo accada vero?»

«Sai un po mi dispiace per averti rotto entrambe le gambe,ma la scorsa volta sembrava che ti volessi far notare un po troppo,scalciavi come una puledra impazzita sperando che il mio Calum ti sentisse,ma lui è troppo ingenuo.»

«Ma adesso basta parlare,sarebbe noioso,quindi iniziamo a giocare»

Il ragazzo aveva i capelli castani completamente inzuppati di sangue secco mentre il corpo nudo era incatenato ad una sbarra di metallo,le gambe erano entrambe violace a causa del martello che Ashton aveva utilizzato per rompergliele,fra le labbra carnose vi era stretto un drappo rosso che gli impediva di fiatare,mentre dai grandi occhi blu sgorgavano delle calde lacrime che gli rigavano i zigomi marcati.

«Qualunche cosa accada ricordati "Memento Mori"»

Il biondo gli salì sopra alle povere gambe creando pressione e provocando un immenso dolore al povere ragazzino che si dimenava disperato,prese le cesoie da giardinaggio inclinando la testa di lato,i ricci ricadevano morbidi da un lato mentre la mascherina veniva abbassata dal dito indice per conferirgli di parlare.

«Mi dispiace così tanto,ma infondo sapevamo già come sarebbe andata a finire,già immagino cosa pensavi di me la prima volta che mi hai visto,la solita storia che si ripete come un disco rotto..."così bello,così carismatico,così solare,così piacevole"....così...perfetto..

Fece pressione mozzandogli il pollice,mentre il ragazzo piangeva per il dolore.

...infondo sapevamo come sarebbe andata,lo sapevi anche tu,ma alla fine cosa avevi da fare?Eri solo una ricca troia molto annoiata ed io ti ho deliziato della mia onorevole compagnia,ti piaceva salterellare sul mio cazzo...

Un' altro dito.

...ti ricordi quando ti portai in quel ristorante,mangiammo così bene,ci divertimmo,tutto come da copione,ormai sta diventando quasi...

Il mignolo.

....noioso...»

Prese un coltello,un coltello molto affilato mentre recitava una preghiera.

«memento mori».

Eiii nuovo capitolo spero via piaccia,commentate sotto.
*memento mori significa in latino "ricordare".

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