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Dopo quello che era successo Ashton era diventato più previdente,aveva comprato un po di farmaci e delle garze per medicare la caviglia rotta,giustificandosi con il fatto che non avrebbe potuto portarlo all'ospedale,dopo di che aveva utilizzato la sua poltrona girevole come carrozzina in modo che anche il moro standosene a casa da solo avrebbe potuto fare le cose primarie,alcuni giorni andarono avanti così,mentre il suo telefono lasciato nelle mani del biondo squillava ininterrottamente,sia da parte della famiglia che da quella di Michael,molto preoccupato dall'assenteismo del migliore amico non poteva però immaginare in che situazione compromettente egli si trovasse,provò a vedere davanti casa sua ma oltre che a non esserci nessuna macchina le luci della casa erano spente e la porta chiusa a chiave,così Michael si era ritrovato a parlare nel vialetto di casa Irwin con il suddetto.

«Ei,scusa se ti disturbo ma negli ultimi giorni ho chiamato Calum e pare che il suo telefono sia praticamente morto,volevo solo chiederti se tu l'avessi visto in giro dato che anche la casa sembra disabitata»

«Non sei tu il suo migliore amico?Dovresti saperlo»

La risposta arrivò cattiva nelle orecchie del tinto che alterato si parò davanti alla figura del maggiore scrutandolo in cagnesco.

«Se non vuoi aiutarmi non c'è bisogno di fare lo stronzo,penso che informerò la madre,così vedremo di risolvere questa questione il prima possibile»

Ashton non si scompose neppure per un secondo guardando con superiorità gli occhi limpidi del tinto ,un sorrisetto sadico increspava quelle labbra perfette che stavano a nascondere un uomo perso nella sua malsana mentalità,si fissarono per pochi attimi come sigillo di quella guerra da poco messa in atto,solo che Michael in quel momento non si rese conto di chi avesse davanti,con che genere di essere si stesse sfidando,se forse l'avesse capito prima,non avrebbe fatto quelle scelte.

Il rosso afferrò il telefono cellulare componendo il numero della signora Hood che ormai conosceva praticamente a memoria,partirono poco squilli prima che anche dall'altra parte qualcuno gli rispondesse.

«Signora Hood,sono Michael volevo chiederle se per caso sa dove sia Calum,è da diversi giorni che non viene a scuola e la vostra casa sembra completamente disabitata»

«Com'è possibile?Calum non mi ha detto nulla a riguardo,dio spero che non sia successo nulla al mio piccolo tesero,grazie mille Michael sei un bravo ragazzo,parto subito per tornare a Heather,appena so qualcosa di contatto,senti Ashton era con lui pochi giorni fa»

Michael che teneva gli occhi piantati sulle proprie scarpe lì levò verso l'alto incontrando quelli castani del ragazzo di fronte a lui,Ashton così perfetto,così diligente in ogni cosa che faceva,quel ragazzo così simpatico e altruista,quel ragazzo che no ha mai convinto Michael,lui sapeva cosa significa stare accanto a persone con cattive intenzioni e nonostante l'apparente ingenuità del maggiore Michael non si era fatto abbindolare da tutte quelle false pretese,lo aveva guardato,ma guardato davvero,dentro quegli occhi così misteriosi chiedendosi di cosa ci si possa veramente fidare,se dietro a tutte quelle maschere di menzogna ci fosse anche solo un briciolo di verità.

«Chi sei veramente,tu?»

«Chi lo sa Clifford,forse un giorno ci troveremo all'inferno»

«Che cosa hai fatto al mio Calum»

Ashton mutò espressione,gli occhi divennero immediatamente più scuri quasi velati da uno strato di rabbia,si guardò velocemente intorno appurandosi che nessuno li stesse osservando poi si avvicinò al tinto afferrandogli la con la poderosa mano la maglia dei Metallica.

«Ascoltami bene Clifford,levati dai coglioni,fatti i cazzi toui e questa storia non si abbatterà anche su di te e cosa più importante,Calum è non è tuo,lui è solo mio»

L'altro rimase impaurito da quella reazione improvvisa scanzandosi bruscamente da quella forte presa,per poi spintonare il biondo che barcollò all'indietro,Ashton avrebbe voluto tuffarsi addosso a quel'impertinente per spaccargli la faccia,ma lui era sempre un passo avanti agli altri,non era stupido sapeva come raggirare quella posizione a suo favore,vide una coppia di poco lontana passeggiare tranquillamente riconoscendoli immediatamente come i Logan,così si fece colpire dal tinto in modo da cadere e farsi vedere dai due coniugi.

«Che cosa sta succedendo!»

Michael non capì immediatamente quello che era appena successo,di come si fosse messo nei guai da solo,di come avesse fatto il lavoro sporco al posto suo,percepì solo dei suoni ovattati,suole di scarpe che sbattevano nel cemento andandogli in contro,Michael lo guardò dall'alto mentre le nuvole offuscavano quel leggero strato di luce,lo guardò per un istante,lo guardò,sorrideva.

I suoi occhi urlavano di ilarità.

«Michael che diamine stai facendo,non provare ad alzare più le mani in questo quartiere o giuro che chiamo la polizia Clifford»

Il signor Logan aiutò Ashton ad alzarsi per poi pulirgli la maglia logora,rimproverando il punk delle sue azioni riprovevoli mentre quella serpe se la rideva,faceva finta di essersi fatto male,mascherava quella cattiveria dietro a quel faccino angelico e la cosa più timorosa è che tutti gli credevano.

Quel giorno Michael vide Ashton salutarlo,digitare i numeri del codice di sicurezza per poi voltarsi,i ricci biondi svolazzano soffici completamente trasportati dal vento e dalle movenze di quel ragazzo così delicato,la pelle abbronzata risplendeva di alcuni raggi fugaci usciti dalle grinfie di quei nuvoloni grigi,una leggera sfumatura scura incorniciava quelle due iridi verdi donandogli ancora di più quel senso di perdizione,il naso a punta dove sotto di esso nasceva un ghigno malvagio alzato solo da un lato.

«Michael basta,torna a casa o sarò costretto a chiamare i tuoi genitori»

Il signor Logan lo teneva dalle spalle spingendolo da fuori il vialetto di casa Irwin.

«NO!VOI NON CAPITE!QUEL BASTARDO!È TUTTA COLPA SUA,DOVETE FERMARE LUI,NON ME!»

Urlava con le lacrime agli occhi indicando furiosamente la figura del biondo mentre l'uomo più anziano dietro di lui lo strattonava verso la direzione opposta .

«Adesso calmati Michael,ti porto a casa»

«NON CAPISCI!LUI,LUI È UN ASSASSINO»

«Adesso basta,abbassa la voce oppure sono sicuro che ti denucerà e sappiamo entrambi che né tu né i tuoi genitori se la posso permettere,torna a casa Mik e fatti un bagno caldo»

Il giovane non rispose con gli occhi sgranati e le labbra schiuse,mentre delle lacrime gli solcavano la pelle,cosa aveva fatto a Calum?Perché nessuno gli credeva?

Ashton lo guardò e prima di chiudere la porta dietro le sue spalle alzò il dito medio verso il tinto.

«Buonanotte Mik».

Eii che ve ne pare?commentate sotto :))) Ashton bastardo.

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