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Era completamente buio,come se il nero traslucido di quella camera stesse sopprimendo ogni suo diritto umano,si sentiva come una bestia dentro ad una gabbia,erano tre giorni che era stato chiuso di nuovo nella cantina,non sapeva che ore erano o se fossero veramente passati tutti quei giorni,quella camera buia ti toglieva ogni certezza e anche i punti di orientamento naturali erano del tutto inaccessibili,a volte sentiva i passi,passi leggeri quasi impercettibili proprio sopra alla sua testa,percepiva i movimenti,lo sgabello che veniva spostato,le bacchette che venivano raccolte da terra e infine il suono,quel fracassante suono che martellava dentro alle sue orecchie era l'unico contatto con il mondo esterno che gli era concesso,a volte,se ben rare sentiva l'altro cantare,cantava bene accompagnandosi con quel ritmo incalzante,in tutto quel tempo che era stato rapito il maggiore non aveva mai abusato di Calum,al contrari,dopo quello che era successo tempo addietro Ashton era come intimorito da quella dolce presenza,aveva paura persino a toccarlo e lo trattava come una bambola in porcellana,non aveva coraggio a guardarlo in quelle iridi scure e persino quando scendeva giù nella cantina per portargli il pasto si assicurava sempre che il minore stesse dormendo,infine come un ladro gli posava un bacio sulla fronte andandosene via.

Al quinto giorno,Calum sentì Ashton ridere con qualcuno mentre molto probabilmente si stavano recando in cucina,subito dopo sentì la televisione,quasi mai usata,accendersi mentre il volume veniva alzato,tanto che anche da li sotto il moro capì che si trattava del campionato di rugby,percepì le urla dei due ragazzi ad ogni punto guadagnato dalla squadra tifata,sentì le imprecazioni,gli schiamazzi e le bottiglie di birra essere aperte,Ashton era con Luke,il biondo cenere sapeva di quello che faceva il maggiore ai ragazzini,sapeva dei suoi problemi di bipolarismo,della depressione,degli istinti suicidi,omicidi,del fatto che spesso si dimenticasse di mangiare e ancora peggio di quando per punirsi si auto infliggeva del dolore fisico,una volta quando erano appena adolescenti e Ashton era scappato di casa Luke lo aveva chiamato,cercandolo per tutta la notte,fino a quando non lo aveva trovato sotto un palo della luce vicino alla fermata dell'autobus,se ne stava li sotto mentre picchiava quel pezzo di metallo che tremava dalle botte,lo prendeva a testate urlando come un pazzo,le nocche completamente sporche di sangue come i ricci e le tempie,Luke lo aveva soccorso portandolo a casa propria,erano amici fin da piccoli e il biondo cenere sapeva della situazione familiare dell'altro,sapeva dei suoi problemi,di come si sentiva,di quanto avesse bisogno solo di qualcuno che lo trattasse come un vero essere umano,con il tempo il maggiore aveva imparato a mostrarsi per quello che le persone volevano che fosse,aveva capito e colto tutti i vantaggi di essere quel genere di individuo,tutti avevano finito per amarlo,quel ragazzo così bello,intelligente e simpatico,tutti a guardare quel aspetto perfetto da non accorgersi delle nocche rotte,dalle pupille troppo spesso dilatate,da quei secondi impercettibili di quel cambio di umore da quello che era fingendo di non esserlo,da quel continuo scappare dalla realtà.

«Ashton,non hai invitato Calum oppure Michael?Mi piacciono quei due ragazzi»

L'altro rimase in silenzio,spegnendo la televisione e bevendo un lungo sorso di birra ghiacciata.

«Voglio prendere un cartoncino,mi aspetti qui?»

«No Ashton,se andrai di sopra io prenderò le chiavi e tornerò a casa,siediti e rispondi»

Era una delle prime volte in cui Luke si imponeva,sinceramente non gli importava molto di quello che il maggiore faceva alle sue vittime,un particolare che forse legava così tanto il biondo cenere all'altro era il suo menefreghismo,quell'apatia con cui era nato,la sua forse era una malattia,una comune persona avrebbe anche solo reagito nel scoprire che il proprio amico si divertiva a uccidere ragazzini,Luke no,Luke era diverso,talmente tanto distaccato dalle emozioni da pensare di non avercele,molte volte aiutava persino Ashton a nascondere i cadaveri.

«Calum è sotto nello scantinato da sette giorni,da quando abbiamo festeggiato lui è rimasto dentro questa casa,sono tanti giorni,la madre ha chiamato la polizia,stanno investigando e come sempre non arriveranno a nulla,Michael è venuto da me,abbiamo discusso e alla fine sono riuscito a mandarlo via.
È sufficiente come risposta?»

«Immagino di si...Ashton,dopo quello che è successo a casa tua,io e Michael ci siamo visti,ormai è da diversi giorni..»

«Ti piace?»

«Si mi piace,quindi ti prego..»

I due si guardarono negli occhi,mentre delle calde lacrime rigavano il volto smorto di Luke.

«Non farmi scegliere tra lui e te».

Si sentiva debole,su quella vasca da bagno senza acqua,era rimasto con solo l'intimo addosso mentre si iniettava la dose,aveva iniziato due anni fa a per il suo diciottesimo compleanno,era stato solo un tiro di coca con il suo migliore amico,con il tempo Luke non ne fece più uso al contrario di Ashton,né aveva bisogno per rimanere normale in presenza delle persone,lo aiutava a calmarsi,a non pensare per cinque fottutissimi secondi,il biondo si accese poi uno spinello portando il filtro aperto tra le labbra fini,era così bello in quel contesto,poggiato con le tempie sul bordo mentre le gambe muscolose fuoriuscivano dalla porcellana,i ricci biondi ricadevano sinuosamente sulla fronte mandita di sudore,quella pelle abbronzata che si rifletteva su quella superficie a specchio,il volto era completamente impassibile,le labbra serrate in una linea retta,il naso all'insù e poi,poi quegli occhi,verdi come la foresta, da cui usciva della pioggia mentre fuori dalla finestra,il cielo piangeva.

Calum portava solo un maglione molto largo,mentre si stringeva le gambe magre al petto,poteva sentire i tuoni trapassargli le orecchie e il vento investire le chiome degli alberi di ginepro,si alzò delicatamente da terra poggiandosi al muro per reggersi meglio senza farsi troppo male alla caviglia,urlò il suo nome,mentre i suoni interni si mischiavano a quelli della sua voce.

«Lo so che puoi sentirmi!So che sei di sopra brutto stronzo!Pensi di tenermi qui sotto ancora per molto?Perché non ce la faccio!non ce la faccio più...e la mia testa è piena di domande,come sta Michael?Mamma?si sono preoccupati per me?Qualcuno lo farà mai?Sono così triste Ashton e,e non mi importa se lo sei anche tu!Perché anche se ti nascondi io lo sento,lo sento che stai piangendo!Chiudermi qui sotto non ti salverà Ashton Irwin,brutto pezzo di merda,falso,bugiardo,SEI UN BUGIARDO!Io mi fidavo di te,ti sei fatto piacere e poi mi hai fatto tutto questo,hai preso tutto quello che avevo,sei felice? Adesso ti sentirai meglio?Non credo proprio,MORIRAI SOLO E TRISTE!E sai perché?Ti ostini così tanto a cercare l'approvazione degli altri da non riconoscere neppure chi tu sia veramente,ti sei perso Ashton?No,la verità è che tu una strada non ce l'hai mai avuta, ed io?Io dovrei odiarti,dovrei provare disprezzo,ma la verità è che l'unica cosa che sento è compassione,compassione per un uomo che non è mai nato e oltre a questo...»

La sua voce si fece più flebile,non poteva sapere che Ashton era proprio sopra di lui.

«....è come se non mi riuscisse e questo è così maledettamente orribile,la consapevolezza che qualsiasi cosa tu deciderai di farmi...

...io....

...non smetterò mai.....

....di pregare per te....

....per quanto tu possa essere cattivo.....

...per quanto tu abbia fatto cose orribili....

....per quanto tu sia crudele...

....insensibile....

....falso....

.....bugiardo...

....bipolare....


...stronzo...

....apatico....

....per quanto tu sia tutte queste cose....

....il mio cuore....

...si rifiuta di odiarti....

....che sia un incantesimo?....

....qualunque cosa sia....



..fa meno male,chiamarlo così....»

Eiii nuovo capitolo,spero vi piaccia commentate sotto.

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