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Era ancora notte mentre le piccole gocce di pioggia scendevano lentamente sulle spesse vetrate della finestra,le stelle erano oscurate da delle fitte nuvole mentre la fioca luce lunare trapassava l'aria rarefatta,Calum era sveglio completamente nudo avvolto da delle coperte di lana rossa,osservava il paesaggio notturno mentre il compagno riposava beatamente alla sua destra,i splendidi capelli ricci erano sparsi sulla stoffa dei cuscini,le folte ciglia bionde baciavano quelle guance lisce e dalle coperte fuoriuscivano delle muscolose braccia ambrate che stringevano gentilmente il busto del compagno,il minore lo guardava dall'alto e con le piccole mani gli carezzava i capelli biondi intrecciando alcune ciocche tra le lunghe dita.
Qualche ora prima si erano completamente fiondati l'uno sull'altro baciandosi avidamente le labbra come animali assetati,si erano spogliati bramosi di ricevere attenzioni dal compagno,Ashton aveva preso i capelli del giovani facendolo inginocchiare tra le sue gambe,dopo essersi fatto fare un pompino avevano finito per scopare,prima sul letto,poi sul pavimento,sulla parete,nella cabina del box doccia,ovunque gli permettesse di farlo,dopo quelle parole uscite quasi per caso Calum aveva smesso di pensare a quello che stava succedendo,al fatto che l'altro era un serial killer psicopatico senza rimorsi per le sue azioni disdicevoli,un ragazzo diverso dal resto della popolazione umana, di quelli amati,amati per cose che fingevano di essere,un eterna maschera fatta di bugie,forse persino quelle poche parole dedicate al minore erano solo una falsa,una grandissima cazzata per raggiungere i suoi scopi infidi e malsani,questo era Ashton,una grandissima incognita che aleggiava sopra alla sua testa,Calum infondo era solo un ragazzino con un gran bisogno di affetto,di avere finalmente qualcuno che lo faccia sentire al sicuro,ma davvero poteva dirsi questo tra le braccia di quel giovane?Davvero poteva sentirsi protetto accanto a colui che lo aveva sequestrato,messo di fronte a tutte quelle mostruosità,Ashton gli aveva fatto aprire gli occhi,dimostrandogli che non sempre ciò che si vede è ciò che è veramente,portandolo ad una considerazione del mondo completamente diversa da quella che aveva qualche anno fa,aveva finalmente capito,capito che la vita non è solo quello che si presenta,che l'unica cosa che riusciamo a fare è attenerci a degli stupidi standard,che anche le persone malvagie,se fatte furbe ricevono più successo dei buoni,basta sapersela cavare,farsi belli agli occhi del popolo rende il re vincente.

Calum passò dolcemente una mano tra quei capelli biondi facendo mugulare il ragazzo sotto di lui, completamente avvinghiato alla sua sottile vita,gli aveva baciato la testa per poi alzarsi,dirigendosi furtivamente in cucina,non aveva più catene,lacci o collari,ormai il maggiore non né vedeva il bisogno fisico,dato che più volte aveva permesso all'altro di scappare senza mai essere assecondato,al moro mancava la sua famiglia,mancava poter parlare con Michael nonostante si facesse portare notizie da Luke,a quanto pare i due stavano insieme e con grande gioia il biondo era andato a vivere a casa dell'altro insieme alla madre,così facendo anche se il signor Clifford fosse tornato alla carica si sarebbe trovato ad affrontare due giovani alti e atletici, che di sicuro non avrebbero battuto ciglio a buttarlo fuori a calci.
Calum si versò del latte nel bicchiere per poi gustarselo tranquillamente,se ne stava con la schiena poggiata sul bordo del lavandino mentre con la coda dell'occhio osservava fuori dalla finestra,l'orologio segnava segnava le sei di mattina,quasi gli pareva di sognare da come il tempo gli era scivolato addosso,rimase lì per un altro po di tempo,non pensava semplicemente era lì fisicamente,si stava godendo ogni cosa,giusta o sbagliata che essa sia,si staccò dolcemente dal ripiano intento a tornare a far compagnia ad Ashton quando qualcosa di improvviso catturò la sua attenzioni,una volante della polizia aveva appena parcheggiato nel vialetto.
Fu completamente assalito dal panico,quando nella mente gli si presentarono due scelte,rimanere lì,farsi trovare e finire tutto quello, oppure nascondersi,Calum non era capace di decidere,non era capace di scegliere,dopo tutto quello che Ashton gli aveva detto,dopo quello che avevano fatto,dopo tutto quel tempo passato insieme,cosa avrebbe dovuto fare?Quale sarebbe stata la scelta giusta?.

Ashton sentì il campanello suonare in maniera persistente,così ancora assonnato e inconsapevole della situazione si alzò dal giaciglio notturno infilandosi pantofole e maglietta,con un cenno della testa fece capolino dalla finestra spostando la tenda con le lunghe dita,il sangue gli si gelò nelle vene quando intravide Erik e Daniel due sue compagni di pattuglia,Calum era sparito e per questo non sapeva se preoccuparsi oppure rimanere calmo,con grande disinvoltura scese le scale,aprendo con un solo colpo la serratura di casa.

«Ei ragazzi,perché così presto?»

«Controlli,ci dispiace Ashton,ma hai presente quel ragazzino scomparso?»

«Si certo...accomodatevi intanto»

«Grazie»

I due si sedettero sul divano sbattendo un grande fascicolo sul tavolino di legno ebano.

«Ci dispiace molto,abbiamo saputo che lo conoscevi,eravate amici?»

«Già,era rimasto a casa mia per qualche giorno dato che entrambi i suoi genitori erano all'estero per lavoro,mi aveva detto che usciva a prendere delle cose al supermercato e da lì non l'ho più rivisto,così...»

«Hai avvertito la polizia,si c'è scritto sul verbale,mi dispiace Ashton se siamo venuti così presto,ma avendo passato gli ultimi momenti con quel ragazzo mi sembrava giusto farti qualche domanda sulla tua versione dei fatti,pensi che qualcuno ce la possa aver avuta con il ragazzino?»

«Assolutamente no,Calum era un adolescente solare,allegro e pieno di vita,non credo che nessuno di sua conoscenza avrebbe anche solo pensato di poterlo odiare»

«Capisco,mi dispiace davvero Ash,se posso chiedere c'era un qualche tipo di relazione fra voi due?»

«No...ma volevo dirglielo,volevo chiedergli di essere il mio fidanzato,volevo anche prenotare ad un ristorante...poi è scomparso»

«Capisco...siamo mortificati Ashton,grazie per la collaborazione,se dovessimo avere ulteriori domande verremo da te»

«Certo,fate pure,sono felice di aiutare»

I due sorrisero cordiali prima di avvicinarsi verso l'uscita,solo in quel istante nell'angolo delle scale Ashton notò la figura del minore sbirciare,incuriosito dalla scena,cosa avrebbe fatto adesso?Sarebbe uscito allo scoperto oppure no?

Eiii ragazzi spero il capitolo sia di vostro gradimento,commentate sotto :)




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