Il sole era sorto tra le fronde degli alberi di ginepro,i dolci raggi accarezzavano le chiome frondose,mentre l'erba dei prati,ricoperta da brina,luccicava sotto quelle attenzioni calde.
Heather,era il classico luogo tranquillo,un quartiere ricoperto da un centinaio di villette a schiera tinte di colori neutri,staccionate bianche,gente amichevole e l'uomo del gelato che con il suo furgoncino rallegrava le giornate di quei bambini,quello era il classico posto pieno zeppo di pensionati oppure coppie in procinto di stabilirsi,garantendo tranquillità ai propri figli,Heather era il perfetto stereotipo da film,casette in fila con un giardino curato e le persone, così accoglienti, da invitarti la domenica sera per un barbecue.
Calum era nato lì,aveva frequentato l'asilo,le elementari,le medie e infine adesso,era al terzo anno di superiori,la sua famiglia,unita dall'incredibile affetto era composta da quattro persone,oltre ai suoi genitori Calum aveva una sorella di poco più grande,che non appena aveva finito la scuola si era trasferita in Texas dal suo fidanzato,lasciando al ragazzo la possibilità di crescere secondo i propri schemi,la madre,impiegata di banca e il padre,ricco commercialista,passavano la maggioranza del tempo fuori casa ad occuparsi di faccende a lui sconosciute,essendo un diciassettenne scampanato Calum voleva vivere le cose secondo i suoi metodi,trascendendo i consigli che molte volte i genitori gli lasciavano,senza mai essere applicati.
Il problema di avere una vita apparentemente perfetta è che si danno scontate un'infinità di cose,si pretende tutto con uno schiocco di dita e si è così tanto superficiali da non rendersi conto del pericolo,troppo spesso,in procinto di arrivo.La sua camera era posta nel lato nord,tre metri per quattro dipinti di un semplice bianco facendo così risaltare l'arredamento scuro,il letto,ancora da una piazza,era posto sotto la finestra senza tende,una libreria a muro teneva,perfettamente ordinati,una serie di CD vari,tra musica,film e video game.
Calum non era un tipo ordinato,ma almeno nel suo piccolo angolo di paradiso,ci teneva a mantenere un certo rigore,come citava il detto "Camera ordinata,mente ordinata".
Questo non valeva per il suo migliore amico,Michael Clifford,capelli tinti di un rosso accesso,un piercing al sopracciglio e la mania di vestirsi con abiti neri,il classico metallaro con l'espressione sempre smorta,a differenza di quello che poteva sembrare,il coetaneo,nonostante fosse abbastanza riservato sui propri sentimenti,era comunque un tipo affabile,spiritoso e per certi versi irritante ,ma per prima cosa Michael Clifford,era un nerd di prima categoria,con la smoderata passione dalla chitarra elettrica e un senso dell'umorismo decisamente troppo alto,Calum ne aveva fatto la conoscenza alle medie proseguendo così una sana amicizia.Erano arrivate da poco le vacanze di Pasqua,questo dunque avrebbe permesso al ragazzo di riposarsi,di stare con il suo amico e di passare un po di tempo con la famiglia riunita,Calum giaceva tranquillo sul suo letto mentre le soffici lenzuola azzurre coprivano in parte la schiena nuda,la pelle olivastra rifletteva tra tutti quei colori pastello,lo stesso per i capelli pece,che ricadevano ad onde sinuose sulla stoffa del cuscino morbido,un rumore lo fece destare dal suo dormiveglia,l'orologio da polso segna le dieci passate,questo era dunque il segno che nessuno fosse in casa in quel momento,altrimenti i genitori lo avrebbero svegliato prima per la colazione.
Calum si alzò svogliatamente dal suo comodo giaciglio notturno e con solo i boxer,scese le scale di legno per raggiungere l'ampia cucina,sentì di nuovo dei suoni forti,come scatole che sbattevano,accompagnati da diverse imprecazioni,il moro scosse la testa "Il signor Morgan avrà avuto ancora problemi con il tosaerba".
Prese la macchinetta del caffè inserendo la cialda e premendo di seguito il bottone,si allungò per afferrare la tazza di porcellana aspettando che il caffè venisse su,con tono di curiosità sbirciò dalla piccola finestrella posta sopra al lava piatti,con sua sorpresa,nel vialetto accanto era parcheggiata una macchina rossa (Ripresa dal video della canzone,Amnesia) forse un po vecchia,ma tenuta in maniera impeccabile,iniziò dunque a fantasticare su quale vicino si sarebbe trasferito alla porta accanto,già si immaginava una bella ragazza,indipendente e più grande di lui,caso mai con dei pantaloncini corti mentre lavava quella bella auto,Calum afferrò velocemente il telefono,posto sul piano della cucina,ancora con il cavo del caricabatterie attaccato,digitando così un veloce messaggio:Per Miky:
C'è una macchina rossa parcheggiata nel vialetto dei Robinson,ti ricordi che avevano messo in vendita la casa?
Dio spero solo di vedere qualcuno di interessante,vedrai sarà divertente.Inviò il messaggio,spostando di nuovo lo sguardo verso la finestra,sapeva che l'amico non gli avrebbe risposto molto presto,Michael soffriva di insonnia e quando riusciva a chiudere gli occhi molto spesso era la mattina e per poche ore.
Sentì di nuovo qualcuno parlare,una voce maschile,le sue labbra si storsero "nessuna ragazza in toples",sbuffò amareggiato,fino a quando non vide due figure uscire dalla porta principale per accordarsi sul prezzo,il compratore era girato di spalle,la schiena era dritta,le spalle abbastanza larghe mentre si potevano notare i muscoli tesi sotto la maglietta dei Nirvana, "un buon intenditore" pensò Calum,lo sconosciuto aveva i capelli caramello tenuti alzati da una bandana rossa, mentre,proprio sotto la nuca compariva il tatuaggio di un Aquila nera,parevano non esserci problemi con l'affare,il ragazzo di spalle tirò fuori il portafogli dalla tasca posteriore del jeans sbiaditi mentre le convers logorate snellivano quella figura già di per se slanciata,porse un mucchio di soldi,firmando poi un contratto e stringendo la mano al signor Robinson,che prima di andarsene indicò la casa di fianco a quella da poco acquistata,Calum inizialmente pensò di girarsi,per non fare una brutta figura,facendosi beccare dal nuovo arrivatoa a spiarlo "Ma come si dice,la curiosità uccise il topo".La mascella era protesa,un viso giovanile che pareva scolpito sul marmo,le labbra fini,sinuose aleggiavano in sorrisetto beffardo,il naso a punta era stretto mentre sulla cima,due folte sopracciglia erano corrugate in maniera divertita,degli occhiali da sole vintage né coprivano l'espressività,Calum pensò di girarsi,prima che lo sconosciuto lo cogliesse con le mani nel sacco,ma fu più forte di lui,il biondo con la maglietta dei Nirvana,si tolse gli occhiali lasciando che il braccio ricadesse teso verso il suo fianco,erano di un verde serpentino,profondi come una foresta piena di mistero,nascevano verso la pupilla degli spruzzi di oro colato,che davano un aria giocosa a quei due buchi scuri,i suoi occhi così come li aveva visti per la prima volta si spostarono sul perimetro della sua casa,lo vide,si guardarono per qualche attimo,Calum non sentiva il suono della macchinetta venire,non sentì il telefono squillare,rapito da quei due occhi che adesso lo guardavano divertito,un sorrisetto sadico che increspava quel viso angelico,come a poterlo svestire di qualsiasi segreto.
Calum si riprese dal suo stato di trance,sbattendo ripetutamente le palpebre e con fare goffo abbassò lo sguardo,uscendo dal campo visivo dello sconosciuto,corse a spengere la macchinetta mentre con una mano si teneva il petto,afferrò il cellulare,notando una notifica di messaggio da parte di Michael.
Da Miky:
Lo sai che mi interesso ad altro,pervertito!
Com'è la nuova ragazza che passerà sotto al tir "Hood"?.L'amico lo derise,così Calum sbuffando rispose.
Per Miky:
Oh non preoccuparti questo farà molto più piacere a te che a me,è un ragazzo,un bel ragazzo.
Capelli biondi,occhi verdi,quello a sbavare non sarò io.Era risaputa l'omosessualità dell'amico,quello non era un problema per i due e di certo non aveva spento il profondo legame,che fin da piccoli,li aveva accomunati.
Calum abbandonò il telefono cellulare sul banco di marmo,sorseggiando il suo caffè espresso,che dopo essere stato terminato venne sostituito da una brioche alla marmellata,dopo la figura che aveva fatto con il nuovo ragazzo,Calum dubitava che avrebbe fatto lui il primo passo per una vicinanza amichevole.
Fece un secondo sbuffo,prima di risalire,concedendosi una doccia ristoratrice,si lavò con calma,godendosi di quei pochi attimi di pace,un silenzio che fu però spezzato dal suono del campanello "Chi poteva essere?Michael lo avrebbe avvertito e i suoi genitori erano a lavoro" spense il getto gridando un veloce "Arrivo".
Corse in camera afferrando un paio di boxer puliti,accompagnati da un paio di jeans neri,strappati sulle ginocchia e una maglia dei Pink Floyd,corse giù con ancora i capelli bagnati,mentre con un telo di spugna giallo tentava di frizzolarli come meglio poteva,con uno scatto brusco,in un certo senso irritato spalancò la porta principale,trovandosi immediatamente a dover mutare espressione.«Buongiorno,sono il ragazzo della porta accanto».
STAI LEGGENDO
Room » Cashton
FanfictionSecondo Platone,nel mito della caverna,solo chi riesce a uscire alla luce del sole,liberandosi delle catene che ti tengono ancorato alla grotta,capirà cosa sia la vera verità. All'interno di una camera buia,il mondo è un lontano ricordo e la realtà...