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Si guardarono per pochi istanti che però parvero interminabili per entrambi,un incredibilmente battaglia di colori che si fronteggiavano tentando di prevalere l'uno sull'altro,anche se per un breve attimo parve Calum il vincitore.

I due agenti salutarono il compagno,camminando per il vialetto fino a salire sulla vettura e sfrecciare fra le strade deserte di Heather,Ashton era rimasto immobile davanti alla soglia di casa mentre le due iridi verde serpentino venivano illuminate dai fiochi raggi che stavano nascendo da dietro le colline,rimase per altri secondi in silenzio come perso tra i suoi più remoti pensieri,sentendosi per la prima volta messo con le spalle al muro,consapevole che la scelta del suo destino era finita tra le mani di qualcun'altro.
Il moro,che per tutto il tempo si era nascosto senza fiatare,uscì da dietro le scale con passi incerti verso la figura del compagno,portava ancora i boxer con una lunga maglietta grigia che gli arrivava fin sotto le cosce,Calum afferrò timidamente la base di quella t-shirt tentando di coprirsi il più possibile e ondeggiando sensualmente verso la figura prestante del compagno,con una dolcezza disarmante poggiò la piccola testolina corvina tra le scapole del maggiore portando entrambe le braccia sulle sue spalle,il biondo ancora sopraffatto da tutti quei pensieri inspiegabili si voltò stringendo a se quel corpicino ossuto,lo strinse così forte da poterlo fondere con il suo petto,come a volerlo nascondere da tutte le cattiverie che egli stesso gli aveva mostrato,per la prima volta si sentì il peso delle sue azioni gravare sulla sua schiena,come un grande masso ad impedire ogni suo più piccolo movimento,quello era,come un flashback ad occhi aperti,gli tornarono alle mente tutti i ragazzi che aveva ucciso per solo gusto personale,per lavarsi di colpe passate che appartenevano solo alle sue mani,quelle mani che tanto aveva usato per comporre arte e che poi venivano portate a scopi infidi,Ashton in quel momento si rese conto per la prima volta delle catene che lo ricoprivano,che come un fantasma lo legavano alle sue azioni passate e future,a quella grandissima menzogna che si ripeteva e che la gente stessa gli aveva inculcato,la perfezione non esiste eppure lui forse non lo era?Così bello,così gentile,forse le apparenze che egli mostrava,quelle erano perfette,una perfetta finzione di se stessi per autocompiacimento,per sentirsi dire di essere apposto,per far tacere la verità,quella fottuta verità che ogni volta lo spingeva a mostrarsi per quello che era veramente.
Passò dolcemente una mano fra i capelli del compagno assaporando poi quelle labbra carnose che sapevano di sollievo,sollievo dalla vita,lo baciò per poco fino a che Calum non sentì delle calde lacrime depositarsi sulle guance,lacrime che non erano sue,ma che in quel momento così intimo bagnavano la sua pelle,come a volerlo ringraziare di essere presente,di essere stato per la prima volta qualcuno ad amarlo,amarlo per la parte più malsana di se stesso,non gli importava delle sue condizioni,che forse i suoi capelli erano andati a puttane e i suoi occhi verdi erano rossi per il pianto,non gli importava,lo baciò ancora,disperatamente,come a voler restare lì per sempre,non era ciò che si vede in piazza,nei film o nella quotidianità,era una di quelle cose portate talmente tanto alla nudità da dover essere coperte da occhi indiscreti,i loro sarebbe bastati a colmare la cornice di quel momento così vero.
Ashton si era portato alla luce,si era abbandonato dall'ideale che egli stesso sarebbe dovuto diventare, per quale motivo poi?Mai si sarebbe immaginato di fare una cosa così profonda per qualcuno che non fosse la sua persona,anni passati a sembrare qualcosa di inadatto,come ad aver indossato maschere che lo soffocavano senza che se ne rendesse conto,una vita passata a smettere di vivere.

Lo baciò ancora,questa volta con una passione inaudita,tanto da rubargli un gemito strozzato,che il biondo catturò nella sua gola,con le grandi braccia prese l'altro per le cosce,issandolo verso l'alto permettendogli così di allacciare le esili gambe al suo busto,lo sorreggeva con facilità mentre le piccole mani del compagno giocavano con quei ricci ribelli,mai Ashton si sentì più completo,mai si era sentito così in sintonia con una persona,colui che aveva visto la verità dietro quegli occhi e che lo stava amando,amando come neppure sua madre era riuscita a fare,colui che adesso stava tenendo tra le braccia come un salvagente,in un mare fatto di onde troppo alte per un uno come lui.

«Ti prego..ti prego...resta con me»

La voce era rotta,incrinata da sentimenti che neppure lui pensava di poter provare.

«Odiami..non importa...solo rimani qui,rimani con me»

Calum lo strinse forte facendo poggiare la testa riccioluta sul suo petto,pareva quasi una statua la loro,in piedi e semi nudi mentre la luce del sole faceva brillare le loro pelli,abbracciati come a formare una sola ed unica figura.

«Quanti mesi sono Ashton?»

L'altro alzò gli occhi bagnati su quelli scuri del compagno,il labbro fine era stretto fra i denti bianchi in un tacito perdono.

«Io..io..»

«Sh..non importa..per quanto sia sbagliato..per quanto io dovrei odiarti,Ashton Fletcher Irwin...sei tutto ciò che ho...tutto ciò...che voglio»

E di nuovo quelle labbra cozzarono fra loro in un gesto di disperazione,come a volersi cercare ancora e ancora,sempre più in profondità,come a incidersi sulla pelle.

«Fammi tuo»

Ashton lo buttò sul divano,sfilandosi pantaloni e maglietta,lanciò tutto alla rinfusa non curandosi di dove essi fossero finiti,si mostrò ancora per la sua bellezza mentre i muscoli torniti di addome e braccia guizzavano fuori da quei pochi tessuti rimanenti,era bellissimo come sempre mentre quei ricci biondi ricadevano ad onde su quel viso spigoloso,gli occhi verdi brillavano di una luce mai vista.

«Dimmelo Calum,dimmi che cosa vuoi amore»

«Voglio sentirti dentro di me..ti prego»

«Supplica,supplica di avermi tra le tue pareti strette»

Quando il minore provò a controbattere sentì subito due dita farsi spazio fra le sue labbra,così le succhio avidamente mantenendo lo sguardo puntando su quello del ragazzo sopra di lui.

«Potrei venire anche solo guardandoti»

Staccò le dita da quelle labbra portandole al piccolo anellino di muscolini,lo preparò,affondando lentamente in lui mentre il moro gemeva e con le mani rimaneva ancorato alla schiena sudata del compagno.

«Ti prego Ashton...amore mio»

L'altro non si fermò sostituendo le dita con il suo membro duro,che a contatto con quelle pareti strette e calde diventò ancora più eccitato.
Calum ribaltò le situazioni,mettendosi a cavalcioni sul asta del compagno,facendolo scendere in profondità,come a toccare ogni suo punto sensibile,iniziò a cavalcarlo mentre con la testa tirata all'indietro gemeva oscenamente il nome del biondo.
Erano ormai giunti al limite.

«Ti prego,promettimi che non mi lascerai»

Fu Caluma a parlare e per la prima volta Ashton sentì di non poterlo fare,sentì che non poteva negare la vita al suo unico amore,Ashton non rispose,semplicemente pianse,mentre godeva urlandogli.

«Ti amo».

Eii ragazzi,nuovo capitolo...che farà Ashton?e Calum?commentate sotto :)))

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