Chapter 4.

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Dal capitolo precedente...

Entrai senza più far molto caso alla ragazzina dietro di me, che sembrava essere sempre più piccola ad ogni passo che faceva verso la scrivania, dove io ero appoggiato da qualche secondo, e da dove la Miss la guardava.

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Era da qualche minuto che eravamo lì dentro, e già non sopportavo più l'odore di chiuso di quella stanza.
Miss Morgan stava riordinando dei documenti, mentre disse "allora? Qual'è il problema?". Sembrava molto seria, ed era uno strano comportamento da parte sua, visto che normalmente non faceva altro che sorridere.

"Questa ragazza- cercai di ricordarmi il suo nome, ma non mi veniva in mente- deve cambiare stanza" ero molto sicuro delle parole che stavo dicendo.
Non avevo bisogno di un problema in più nella mia vita, ne avevo già troppi di mio.
Aspettavo la risposta di Miss Morgan, però lei cominció a guardare la ragazza, della quale mi venne improvvisamente il nome in mente. Claire.

Si fissava i piedi, mentre delle ciocche di capelli castani chiaro le ricadevano sul viso, nascondendo i suoi chiari occhi verdi.
Le sue mani giocavano l'una con l'altra, mentre aspettava che continuassimo a parlare.
Odiavo il fatto che lei non avesse ancora detto parola.
Le ragazze in quella scuola non facevano altro che parlare, allora perché lei non lo faceva?
Era arrivata il giorno prima, e ancora non mi aveva rivolto parola di sua spontanea volontà. E questo era un comportamento che non accettavo, ma più che tutto che non capivo.
Di certo non l'avrei mai uccisa per avermi rivolto la parola.

"cosa ne pensa lei di questo, signorina Claire?" Disse con molta calma Miss Morgan.
Claire alzó lo sguardo, portandolo verso quello della Miss.
Alzó le spalle, per poi ritornare a fissarsi i piedi.
"È, è uguale." Sussurró. Non riuscivo a capire, perchè si comportava così? Perché era così riservata? Perché non parlava?

"No Claire, non lo è. Non è uguale. Devi dirmi cosa ne pensi" replicó, in modo dolce, la Miss.
Era strano il modo in cui le aveva parlato. Lei non era mai stata una signora dolce, forse era un po pazza, rideva tutto il tempo, si divertiva, a volte era seria. Però non era mai stata dolce, con nessuno.

Claire non rispose. Non facevo altro che passare lo sguardo tra una e l'altra, con le mani strette in due pugni per l'ansia.
Claire non diceva niente, restava a fissare il pavimento, e odiavo, odiavo tantissimo quel silenzio.

"Ti ha fatto una dom-" venni interrotto da Miss Morgan, che mi pregó di restare in silenzio, quasi avesse paura della reazione della ragazza dagli occhi verdi.
Guardai la Miss per cercare di capire quello che stava succedendo, per capire davvero cosa diavolo stava succedendo.

"Claire, potresti uscire qualche minuto, per cortesia?"
La ragazza non sembrava aspettare altro. Uscì quasi di corsa, e chiuse la porta con molta cautela. Quasi avendo paura di romperla.

Aspettai qualche secondo, prima di rivolgermi alla Miss.
"Lei non capisce, è da tempo che non vivo con qualcuno, e ho già tanti problemi di mio. La scuola, lo studio, gli amici e-" mi bloccai. Il passato, i ricordi. Quello era il mio problema principale.

"E cosa?" Disse lei. Stavo quasi scordando che era anche una psicologa.
Mi passai la mano nei capelli, con molta ansia, mentre cercavo di rispondere alla sua domanda.
Cercavo ancora una volta di nascondere il vero me, infondo era quello che facevo da sempre. Ma lei mi leggeva come un libro aperto, era inutile negarlo a me stesso.

"E non ho bisogno di una ragazzina nella mia vita. Ho bisogno di tranquillità. In più non mi parla neanche, o se mi parla ha paura della mia reazione. Mi fa dare di matto" non risposi alla sua vera domanda, e sapevo che lei lo avesse notato. Ma ora mi stava guardando, sembrava molto interessata al mio discorso, quasi come cercasse qualcosa all'interno di esso che rispondesse alle sue domande da psicologa spsicopatica.
In fondo mi era simpatica quella psicologa psicopatica, ma quel giorno sembrava volermi irritare.

Don't be afraid. || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora