Chapter 31.

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"Capisco perché ti piaccia tanto" disse Lou carezzandole la mano, sorridendo con dolcezza.
La guardai. Era così bella da mozzarmi il fiato, sembrava un angelo. I suoi capelli lunghi riposavano lungo le sue spalla, continuando sulle braccia. Le sue guance erano rosa e le sue labbra così vive da sembrar rossetto. Non aveva bisogno di trucco, perché era dannatamente bella. Anche in un letto di ospedale, che sembrava troppo grande per lei, era bellissima.
"Non è solo attrazione, mi sa" sussurrai. Avevo il cuore a mille, per la paura, ma anche per l'emozione che esprimevo per la prima volta.
"Non avrei mai pensato di vederti così, un giorno." Ridacchiò, mentre alzò lo sguardo su di me. "Comunque se non vuoi farla preoccupare quando si sveglia, meglio che tu vada a lavarti il viso." Continuò.
Così seguii i suoi ordini.

CLAIRE'S POV

La testa girava, anche se avevo gli occhi chiusi. Non lottai per aprirli, ma strinsi la mano, sentendo che qualcuno me la teneva. Non disse niente, la persona, soltanto mi carezzò il palmo con il suo pollice. Cercai di star calma, anche se sentivo tutto girare, e avevo la nausea.

Aprii leggermente gli occhi, e la luce mi accecò, anche se non era così forte. Li richiusi qualche volta prima di vederci, anche se sfuocato. Riconobbi il riccio, al mio fianco, e quasi dimenticai il dolore al braccio. Non riuscii a parlare, come se fossi ubriaca, o fatta, anche se non lo ero mai stata. Sentii voglia di vomitare, così tanta voglia da slacciare la mano da quella di Harry per portarmela alla bocca. Lo vidi alzarsi, anche se avevo la vista appannata, ed aprire la porta, restando sulla soglia.

Stavo per vomitarmi addosso. Tirai via le coperte da me e scesi velocemente dal letto. La testa mi girava così tanto che finii a terra, ma quasi non sentii il dolore alle ginocchia che mi aspettavo. Non mi rialzai, perché sapevo infondo che non sarebbe servito a niente. Così gattonai per qualche passo, velocemente, finché non sentii un rumore dietro di me cadere: le flebo. Non avevo più tempo. Sentii che non riuscivo più a controllarmi così tirai via, con la poca forza che avevo, le flebo dal mio braccio, e feci in modo di non guardare il sangue colare giù per il braccio, mentre arrivavo al wc. Appoggiai le braccia sul gabinetto giusto in tempo prima di vomitare. Sentii il bagno riaprirsi e qualcuno prendermi i capelli in modo da non sporcarmeli. Immaginai che Harry avesse chiamato un infermiere, ma poi mi parlò. "Non pensavo sarebbe stato così, il tuo risveglio." Non risposi, perché stavo ancora vomitando, e non volevo che mi vedesse. Cercai di strattonarlo, ma non avevo forza. Perché? Mi chiesi che cosa c'era, nelle flebo. Caddi a terra, sfinita, dopo aver eliminato tutto ciò che c'era nel mio corpo.

Però lui mi tirò su, prendendomi in braccio, e facendomi ritrovare il mio posto, sul letto dell'ospedale. Non riuscivo a far niente, tutto era confuso, non riuscivo a mettere a fuoco la vista, e nessuna parola usciva dalla mia bocca. Sembravo un vegetale.

Harry se ne andò di nuovo, e non avevo voglia di capire dove fosse, però sentii dell'acqua scorrere, e poi tirare l'acqua del wc.
Mi si riavvicinò, con un bicchiere e una scodella più grande. Mi porse il bicchiere dicendomi di sciacquarmi la bocca, con troppa dolcezza per essere davvero Harry, così pensai che fosse solo la mia mente ad immaginarlo, allorché si trattava solo di un comune infermiere. Afferrai il bicchiere dopo alcuni tentativi, vedendoci doppio. L'acqua sapeva di menta. Sciacquai più volte e sputai nel secchio.

Riposai la testa sul cuscino giusto prima di vedere altre persone entrare nella stanza, due persone, vestite di bianco. Stavano per sposarsi? Risi al pensiero. Erano medici, che sciocca. Mi lasciai andare sul cuscino fino a quasi sentirmi inghiottire da esso.
"Gli avete dato una dose troppo forte" sembrava arrabbiato. Chiusi gli occhi.
"Dopo quello che ci hanno raccontato sul fatto, abbiamo preferito dargliene di più che di meno." Un altro medico. Una delle due siringhe tornò al suo posto nella mia pelle. Grugnai dal fastidio.

Don't be afraid. || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora