Chapter 34.

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Tornammo alle compere, e seguii Zayn che sembrava sapere dove potessi trovare delle belle t-shirt. Claire era con gli altri ad aiutarli a cercare tra i vestiti qualcosa di bello per loro. Dovevo ammettermelo, vederla con loro mi dava una sensazione strana, non gelosia, ma premura. Avevo davvero così paura che qualcuno prendesse il mio posto? Cosa significava per me, allora?

CLAIRE'S POV

Una volta usciti dall'ultimo negozio, verso le 14:30, chiamai Harry per sapere dove fossero. Mi disse che erano tornati a Starbucks, così andammo verso quella direzione.
Una volta davanti all'entrata lo vidi, seduto, stava ridendo, e i suoi ricci seguivano i movimenti della sua risata. Mi faceva sorridere soltanto vederlo felice. Il braccio mi pulsava un po', ed era leggermente caldo, cosa che mi fece ricordare che non avevo più cambiato la benda.
Mi sedetti accanto a lui, deglutendo, e solo in quel momento mi vide.
"Hai fame?" Mi chiese, e io annuii.
"Andiamo a scegliere allora" ridacchiò Lou. Dovetti rialzarmi anche se il braccio cominciava a far male, e mi sentivo stanca.
Posizionata davanti alla vetrina, dubitavo tra un bagel vegano o una focaccia, ma davanti a noi c'era talmente tanta gente, che non mi misi fretta a scegliere.

"Harry?" Chiese una voce che non conoscevo, una ragazza che non conoscevo. Mi girai talmente velocemente che quasi caddi a terra dal movimento rapido. Una donna di qualche anno più di me, vestita di una minigonna e un top, guardava Harry con il sorriso più falso del pianeta. Le guardai il viso e vidi che i capelli biondi erano talmente belli da dover essere finti, come le ciglia. Guardai in basso per smettere di fissarla, anche se aveva occhi solo per Harry, che ancora non aveva parlato, e spalancai gli occhi vedendo dei tacchi più alti della mia testa. Deglutii e il mio cuore batteva così forte da sentirlo nel braccio, caldo.

"Neanche mi saluti?" Disse con una voce così acida dal farmi salire l'ansia. Guardai un po' più in alto e vidi le mani di Harry stringersi in pugno, era teso.
"Ciao, Sheyline" lei ridacchiò al suo saluto nervoso. "Neanche più Shey mi chiami?" Chiese invano, come Harry non rispose. Finii per guardarlo negli occhi e vidi come dei mattoni cadere davanti a lui, il muro che non vedevo da qualche giorno.
"Come stai sennò?" Cercai di guardare altrove, e vidi i ragazzi allontanarsi sempre di più, così mi dissi che dovevano conoscerla. Guardai Niall negli occhi, e quasi giurai di vedere timore, per me però.

"Bene, fino a qualche minuto fa" mi venne da ridere alle sue parole, ma più che altro per la tensione. Cercai di allontanarmi verso i ragazzi, ma lei mi prese dal braccio, quello ferito, per riavvicinarmi. Sentii un dolore talmente forte da aver un suono acuto nelle orecchie per qualche secondo. Non dissi niente, solo la guardai stranamente, non capivo il suo gesto.
"E lei chi è?" Chiese, la sua voce sembrava uno stridio, come un gatto che viene investito.
"Che ti importa?" Ringhiò Haz, che ringraziai mentalmente. Volevo restare fuori da questa storia. "Una tua nuova amichetta di avventure notturne mi sa" rise lei, facendomi perdere dei battiti cardiaci.

"No" sbottò in risposta, come se fosse stato un insulto. Non sapevo se prenderlo bene o male.
"Guardandola meglio, ti credo quasi." Insinuò la ragazza.
"Scusa? Non ti permettere" Si intromise Zayn, spingendomi dietro di lui. Avevo quasi voglia di abbracciarlo.
"Se il tuo amichetto prende la sua difensiva e non tu, credo che le vostre nottate non siano state quelle che volevi Harry, in ogni caso hai sempre il mio numero, se hai bisogno." Sentii, anche se non potevo vederli.

"Se hai finito puoi anche andartene" ruggì Harry, sentivo la sua rabbia ribollire, anche se il gesto di Zayn era stato ancora più rassicurante. "Non credo di aver finito" disse, cercando di spostare Zayn per vedermi, anche se non sembrava funzionare. "Carina, come ti chiami?" Mi chiese. "Claire" Sussurrai, senza forza.
"Claire, cara, non avrei mai pensato che Harry fosse così cattivo da farti credere che tu gli piaccia solo per scopare, ma ora che lo sai, posso sempre prendertelo in prestito per qualche nottata, così sei tranquilla, verginella." Era la prima volta nella mia vita che mi buttai letteralmente du Zayn, per farmi passare. Volevo vederla in faccia, mentre le staccavo a forza di pugni tutti i denti che aveva in bocca. Ma Zayn non sembrava d'accordo.
"In ogni caso, non pensare di aver molta speranza, lui con le donne vuole solo sesso, e a me piace così. Mi dispiace per te, dolcezza" tirai un pugno sulla schiena di Zayn, che non sembrò provar dolore, ma dovevo spaccarle quel viso di merda che aveva.

Don't be afraid. || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora